Ci sono luoghi che sanno trasformare una semplice vacanza in momenti memorabili, momenti che si ricordano a lungo e che si desidera ritornino. A renderli così speciali non basta un bel posto per quanto esotico o piacevole possa essere. Una vacanza è fatta di attimi e ogni attimo deve essere perfetto, in ogni dettaglio. Certo, la perfezione non è di questo mondo, ma alcuni luoghi ci si avvicinano molto. Uno di questi è la piccola isola di Anguilla.
Fu chiamata così dai primi esploratori europei che la scorsero navigando nel mar dei Caraibi, in quella zona che oggi è nota come arcipelago delle Piccole Antille. La sua forma allungata, priva di alti rilievi e le sue dimensioni contenute ne suggerirono il nome. Solo 15 chilometri di lunghezza per 6 di larghezza. Ma con un gusto per il bello che si traduce in una continua saga di godimento per tutti i sensi. La sua storia è legata alla presenza degli schiavi, come tutte le isole di questa parte di mondo. Furono loro che cominciarono a trasformare Anguilla in un luogo abitabile, contribuendo non poco a realizzare le prime costruzioni. Oggi, l’isola e un territorio inglese con un governatore locale che risponde a un delegato dalla regina. Qualche anno fa gli isolani, gente fiera, amante della propria isola, cercarono l’autonomia e l’indipendenza ma arrivarono le truppe britanniche a ristabilire le cose.
Non avendo materie prime né una posizione strategica invidiabile, onestamente non si capisce la determinazione di tenere vincolato questo lembo di terra ma, tant’è. Ma torniamo ai nostri sensi. Certamente la vista è il primo senso che trae beneficio da Anguilla. Un mare limpido come pochi altri al mondo, spiagge di un bianco accecante che sfumano nel mare con una gamma di colori che passano attraverso un tenue azzurro, un verde smeraldo, un blu intenso. Il tatto, poi, che si sublima accarezzando e camminando su queste spiagge fatte di arena finissima e candida. L’udito si delizia con i suoni e i ritmi della musica afro-caraibica. Tante sono le feste che rallegrano l’isola e queste musiche ne sono una parte essenziale. Ho lasciato per ultimo l’olfatto e il gusto non perché meno importanti, ma perché, al contrario, meritano un posto di particolare rilievo e diventano fondamentali, almeno per noi italiani, nel farci apprezzare la vacanza.
La cucina di Anguilla non teme confronti con altre località, magari più reclamizzate e popolate di chef stellati. Tutto ebbe inizio quando gli inglesi decisero di frequentare l’isola a scopo turistico. Dapprima un po’ timidamente, poi sempre più vogliosi di concedersi il meglio. Sorsero i primi resort di gran classe e con loro i primi ristoranti che reclutarono cuochi provenienti soprattutto da Italia e Francia. Furono loro a rendere prelibata ogni singola portata e a nobilitare i piatti del pesce pescato. Al loro fianco cominciarono ad operare schiere di adepti locali. Questi, una volta appresi tutti i segreti del mestiere, lasciarono i maestri e aprirono propri locali, spesso semplici, tradizionali dove il gusto per la buona tavola è andato impreziosendosi anno dopo anno. Al punto che oggi è arduo stilare una lista dei migliori ristoranti dell’isola. Tutti viaggiano su livelli di eccellenza. Ovviamente restano i grandi resort che oltre alla cucina raffinata hanno confermato la loro vocazione nel coccolare il turista in ogni momento della giornata con servizi e strutture di prim’ordine.
Tra tutti, probabilmente il più completo ed elegante è il CuisinArt. Spa, quattro ristoranti, una spiaggia tra le più belle a disposizione, impianti sportivi e ricreativi con un servizio a cinque stelle. Particolarità che rende ragione delle mille attenzioni che attendono l’ospite, poi, una serra di culture idroponiche, dove quotidianamente si raccolgono le verdure e gli ortaggi che i ristoranti propongono a contorno o come base dei loro piatti. Se tutto questo non basta, un campo da golf a 18 buche, disegnato da Greg Norman, completa l’offerta. Un campo che sa divertire e intrigare i giocatori di ogni livello, a patto che non vengano troppo distratti dagli scorci sul vicino mare e dalla vista, un po’ più in là, di St. Marteen. Chi volesse poi rinunciare al lusso e preferire una sistemazione più adatta alla vacanza con la famiglia o un gruppo di amici, potrà optare per il Carimar, complesso di gradevoli appartamenti indipendenti dove già molti italiani trascorrono il soggiorno sull’isola.
Per il resto, le giornate non dedicate al mare e le attività sportive sia terrestri che acquatiche, possono essere impiegate per scoprire l’isola e i suoi costumi. Piccoli atelier di artisti propongono quadri e sculture che a loro modo richiamano tratti e suggestioni tipiche di Anguilla. Una visita speciale la merita un piccolo ma affollato museo di cimeli, foto e ricordi che testimoniano i vari passaggi che hanno finora segnato la storia di Anguilla. Tu tutta l’isola aleggia un senso di convinta e orgogliosa ragione di appartenenza da parte degli isolani che ben volentieri accolgono il turista e lo fanno sentire gradito. Cosa questa che in altre isole della zona non si trova certamente. Sarà forse anche per questo che Corto Maltese, il pirata protagonista di tante storie uscite dalla fervida immaginazione di Hugo Pratt, veniva qui a riposare tra un’avventura e l’altra!
Testo di Pietro Busconi RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM
Informazioni: http://ivisitanguilla.com/
Come arrivare: Voli Air France da Milano a St. Marteen via Parigi o voli KLM via Amsterdam. In alternativa, sempre con destinazione St. Marteen passando per gli USA. Una volta a St. Marteen, 30 minuti di navigazione con traghetto fino ad Anguilla o 10 minuti di volo con piccoli aerei.
Quando andare – Clima: Clima asciutto con venti Alisei tutto l’anno. Da evitare il periodo da ottobre a novembre per la possibilità di uragani.
Dove dormire: Molti i resort stellati sull’isola. Tra i migliori certamente il Cuisinart www.cuisinartresort.com. per una vacanza tra amici o con la famiglia si può scegliere il Carimar Beach Club www.carimar.com
Dove mangiare: Il resort Cuisinart offre quattro ristoranti di notevole interesse per ogni tipo di gusto. L’isola pullula di piccoli e graziosi ristoranti che propongono un’ottima cucina a base di pesce e crostacei. Tra questi Tasty’s www.tastysrestaurant.com, Da Vida www.davidaanguilla.com, Smokeys www.smokeysatthecove.com e Dolce Vita www.dolcevitasandyground.com.
Fuso orario: 6 ore in meno rispetto all’Italia
Documenti: Passaporto in corso di validità
Vaccini: nessuno
Lingua: Inglese
Religione: la maggior parte della popolazione è cristiana con ampie percentuali di anglicani e metodisti
Valuta: ufficialmente è in uso il Dollaro dei Caraibi Orientali (1€=3,7EC$). Vista l’abbondanza di americani, il dollaro statunitense è la moneta più usata.
Elettricità: 110 volt
Telefono: +1-264. La copertura cellulare è assicurata così come il servizio Wifi (ovunque gratuito) anche sulle spiagge.
Abbigliamento: Adatto a giornate calde e serate fresche. Cappello, occhiali da sole, creme abbronzanti e protettive specie per le carnagioni più chiare e le pelli sensibili.
Shopping: Artigianato locale, opere d’arte di artisti locali (Pittura e scultura). Vista la vicinanza con St. Marteen che galvanizza le attività di shopping con i suoi mall e centri commerciali, Anguilla non ha ancora sviluppato una propria politica orientata agli shoppers. Chi va qui lo fa per altri motivi.
Eventi: Moonsplah Festival (marzo), festa reggae sulla spiaggia. Festival del Mar (sabato e domenica di Pasqua). Anguilla Day (30 maggio). Anguilla Summer Festival (agosto)
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