Week end a Oporto, Portogallo misterioso

La cattedrale si innalza sulla collina più alta di Porto

Weekend nella seconda città del Portogallo, famosa  per il suo vino, il Porto, conquista il turista con i suoi azulejo, le sue chiese barocche e il baccalà cucinato in 365 modi diversi. Le case di Porto sono allegramente colorate anche se i muri sono pieni di rughe e si sbriciolano a vista. Le strade e i vicoli , ripidi e silenziosi si aggrovigliano con le scalinate e si dipanano sul colle che, dall’oceano da una parte e dal fiume Douro dall’altra fino alla cima della collina,  accoglie questa città che aspetta solo di essere conquistata dal turista. Porto è la città del vino omonimo famoso in tutto il mondo: c’è un intero quartiere affacciato sul fiume, pieno di cantine in cui la degustazione di questo nettare è un modo piacevole per passare un pomeriggio (con 5 euro si assaggiano sei qualità di annate diverse).


Di là dal fiume le cantine, di qua , attraversando il ponte Dom Luis, il quartiere più pittoresco e divertente, la Ribeira (patrimonio Unesco) con le sue case alte e strette dipinte di rosso, giallo, verde, azzurro. Decadenti ma piene di fascino anche con i panni stesi alle finestre. Sulla banchina,  localetti e bar in cui si mangia il baccalà cucinato in una delle 365 ricette di cui si vantano i Portoghesi (dicono di averne una per ogni giorno dell’anno), si visitano le botteghe in cui si possono acquistare ceste e vasi di ceramica. La sera si anima per la movida in cui ognuno si esprime in libertà: chi suona, chi dipinge, chi sta coi piedi a mollo nel fiume, chi vende bigiotteria e braccialetti portafortuna.

Ma Porto è anche, e soprattutto arte e storia. Per le vie del centro storico si possono ammirare i capolavori del Barocco portoghese. Magnifica la chiesa do Carmo, in pietra scura, con un lato esterno completamente ricoperto di azulejo. A poche centinaia di metri, la libreria centenaria Lello & Irmao ricorda le grandi biblioteche dei monasteri medievali con un sontuoso scalone, scaffali gotici di legno e file di libri, molti a tiratura limitata.  Un ambiente unico in cui sono state girate alcune scene del film di Harry Potter. Risale ai primi del Novecento anche l’azulejo che ricopre interamente la Capela das Almas, in rua Santa Catherina, mentre sono molto più antiche le maioliche che decorano la facciata principale della chiesa de Santo Ildefonso (XVIII secolo). La Cattedrale si innalza sulla collina più alta di Porto come un’antica fortezza, e si affaccia su una piazza circondata da splendidi palazzi e con al centro l’inquietante gogna in stile manuelino dove venivano compiute le temute esecuzioni.

L’interno della Cattedrale, ingresso gratuito, custodisce pregevoli capolavori come i  pannelli decorati e lo splendido rosone, ma è soprattutto il chiostro, ad attirare l’attenzione, con numerosi riquadri di azulejos  decisamente belli e molto artistici. In fatto di azulejos non si possono perdere neppure quelli che ornano  la stazione di Sao Bento: uno spettacolo  unico nel suo genere. Da visitare anche il Palácio da Bolsa, edificato in stile neoclassico nel XIX secolo per ospitare la sede dell’associazione commerciale cittadina, e in Rua Ferreira Borges, nel cuore del centro storico di Porto.

Il palazzo fu costruito rioccupando i locali del chiostro del convento di San Francesco, realizzato nel XIII secolo e distrutto da un incendio nell’estate del 1832, nel periodo più buio della guerra civile portoghese. Su concessione della regina Maria II, i lavori per trasformare le rovine nel Palazzo della Borsa iniziarono nel 1842 e si conclusero nel 1850. Le decorazioni interne, realizzate da artisti di diversa formazione, furono invece rifinite nel 1910. Fra i simboli principali della città di Porto c’è anche la Torre dos Clérigos, una torre di pietra in stile barocco, costruita dall’architetto italiano Niccoló Nasoni tra il 1754 e il 1763. La torre è alta 76 metri ed è percosa da una scalinata a chiocciola di 225 gradini; salendo in cima si gode di un panorama strepitoso sul centro storico.

Trovandosi a Porto, vale veramente la pena di salire sul treno, percorrere una cinquantina di chilometri e arrivare fino  Guimarães, la roccaforte dei Bragança, considerata la città d’origine dell’Impero portoghese perchè qui vi nacque il primo re, Dom Alfonso Henríquez. Fantastici sia  il castello che l’adiacente palazzo dei duchi di Bragança, costruito attorno al Mille, con la chiesa di São Miguel. Un piccolo gioiellino architettonico molto ben tenuto in cui il tempo sembra essersi fermato ai secoli scorsi.

A Porto si arriva con TAP Portugal che ha  voli diretti da Roma, Milano , a partire da 110 euro circa, tariffa a/r tutto compreso. Tutte le tariffe includono pasto a bordo, bagaglio in stiva max 23 kg + max 8 kg a mano. Check-in online e mobile check-in da 48 ore fino a 90 minuti prima della partenza del volo, con carta d’imbarco da stampare o mostrare da dispositivo mobile.

Testo e foto di Graziella Leporati | RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.