Alla scoperta delle meraviglie di Praga

La città di Praga sorge sulle rive della Moldava che, passando sotto ben 16 ponti, la attraversa da una parte all’altra. La sua storia ebbe inizio prima dell’Anno Mille, con la costruzione del Castello, che comprende numerosi palazzi, chiese e strade che costituiscono tutte insieme uno dei più bei centri storici del mondo, dichiarato Patrimonio dell’ Umanità UNESCO. Gli edifici sono costruiti in differenti stili, che vanno dal rinascimentale all’art nouveau, che ospitano ristoranti, musei, gallerie d arte, negozi, caffè alla moda e locali notturni. Il nucleo del centro storico è la Piazza della Città Vecchia (Staromstské námstí) che offre al visitatore un caleidoscopio di caratteristiche bancarelle e artisti di strada, sparsi tutt’intorno alla splendida Torre del Municipio, col suo strabiliante orologio astronomico, capolavoro della meccanica costruito all’inizio del XV secolo.

Quest’ultimo rappresenta il vero fulcro della città: il quadrante a forma di astrolabio (che indica, oltre all’ora, le orbite del Sole e della Luna intorno alla Terra, nonché i loro percorsi nei segni zodiacali) è fiancheggiato da quattro figure – Morte, Lussuria, Vanità e Avarizia – le quali si muovono allo scoccare di ogni ora. Da due finestrelle si affacciano a turno i dodici apostoli che si inchinano alla immancabile folla, mentre il gallo dorato che le sormonta canta scandendo l’ora indicata. La leggenda narra che, all’orologiaio Hanus, artefice del perfetto meccanismo, furono bruciati gli occhi dalle autorità, timorose che potesse progettare un orologio simile per altre città.

Quando il maestro riuscì a riprendersi, avendo scoperto il motivo per cui era stato accecato, si fece portare all’orologio e lo danneggiò a tal punto che, per molti anni nessuno riuscì ad aggiustarlo. A qualche centinaio di metri dalla piazza, un’altra meta immancabile è il Ponte Carlo, un ponte di pietra lungo mezzo chilometro in stile gotico con un continuo viavai di adolescenti al loro primo viaggio senza genitori, di coppiette in luna di miele e di scapoli impenitenti in cerca di avventure, tutti intenti a farsi fotografare accanto ad una delle sue 30 statue, che rappresenta anche la miglior vetrina a cielo aperto per tutti gli artisti di strada che hanno ottenuto il permesso di esibirsi nelle loro performance o di mettere in mostra le loro opere su questo magico palcoscenico.

Al tramonto poi, lo spettacolo si moltiplica, quando il magnifico Castello sullo sfondo si illumina di mille luci colorate, che diventano sempre più suggestive man mano che il cielo infuocato si spegne nell’oscurità. Alcuni piloni del ponte poggiano sulla deliziosa isoletta di Kampa, un piccolo gioiello dove il tempo sembra essersi fermato, con le sue casette colorate e gli antichi mulini, e in cui è possibile concedersi dei momenti di relax sdraiandosi su uno dei numerosi prati che la ricoprono o passeggiando tra i pittoreschi viali che l attraversano. Alle pendici del Castello è sorto, a metà del XIII secolo, il Piccolo Quartiere (Mala Strana), ricco di sontuosi palazzi barocchi – contraddistinti da splendide insegne che rappresentavano le origini dei proprietari o l attività che vi si svolgeva – affacciati su pittoresche piazzette e vicoli i quali, grazie al fatto che a partire dall’ Ottocento non furono più costruiti nuovi edifici, riescono ancora a dare il senso dell’ atmosfera originaria, allo stesso tempo romantica e misteriosa. Insomma, una città che incanta con il suo fascino, sospeso tra storia, arte e leggenda, e che resta nel cuore di chi l’ha visitata, lasciando il desiderio di tornarci.

Testo e foto di Valerio Barbieri e Beatrice Caldovino | RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM

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