Nella terra degli Dei /1

Se hai deciso di intraprendere un viaggio in India le opzioni sono due: o sai benissimo a cosa stai andando incontro e accetti rischio e avventura o sei un totale sprovveduto e scappi dopo un paio di giorni. L’India è così, è una donna forte che si impone, una donna misteriosa che non ti dà subito fiducia, te la devi conquistare giorno dopo giorno, di conseguenza o la ami o la odi. Noi siamo partiti il 23  luglio 2014 con un bagaglio leggero e nessuna aspettativa ed è stata senza dubbio la scelta migliore: “Aspettati l’inaspettato e non avrai sorprese”.

Verso Levante /1.

Milano Malpensa, ore 22: dobbiamo aspettare ancora un’ora prima di imbarcarci, siamo senza soldi (cosa che si rivelerà una pessima idea), senza sonno, senza batteria e senza pace. Attesa, noia, impazienza. Abbiamo appena scoperto di aver buttato ottanta euro di marche da bollo per passaporto comprate il mese scorso, non servono più. Il governo italiano ha finalmente deciso di abolire questa tassa inutile (appena dopo avercele fatte comprare, ovviamente). Piccole come sono non vanno bene nemmeno come carta igienica, tanto per far capire il poco valore che hanno adesso. Incrociamo le dita che almeno ci facciano partire, il tempo è pessimo.

In partenza

Ma poi finalmente si parte, verso l’ignoto. Dopo otto ore di volo trascorse al fianco di un uomo indiano che ha pensato bene di bere un numero non precisato di rhum e cola per poi addormentarsi sulla mia spalla in continuazione, otto ore con gli occhi spalancati e le gambe addormentate e il fratello totalmente in coma (ma com’è che riesce a dormire dappertutto?), finalmente atterriamo. L’aeroporto di Delhi è enorme (almeno per quello che abbiamo potuto vedere). Da subito si nota un forte odore, forse di spezie, appena messo piede fuori dal reparto “ritiro bagagli”. Odore che ci segue fino al gate del volo per Mumbay. Volo cancellato (solo il nostro, ovviamente) ripieghiamo su un altro che parte un pochino prima, no problem.

Continua giovedì 30 ottobre 2014…

Testo  di Arianna Giannini | Foto di Vittorio Sciosia RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM

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