…segue da Nella Terra degli Dei / 1
Se hai deciso di intraprendere un viaggio in India le opzioni sono due: o sai benissimo a cosa stai andando incontro e accetti rischio e avventura o sei un totale sprovveduto e scappi dopo un paio di giorni. L’India è così, è una donna forte che si impone, una donna misteriosa che non ti dà subito fiducia, te la devi conquistare giorno dopo giorno, di conseguenza o la ami o la odi. Noi siamo partiti il 23 luglio 2014 con un bagaglio leggero e nessuna aspettativa ed è stata senza dubbio la scelta migliore: “Aspettati l’inaspettato e non avrai sorprese”.
Ad accoglierci a Bombay un’afa incredibile dovuta al periodo dei monsoni e un’orda di tassisti che muoiono dalla voglia di portarci all’hotel. Siamo qui da appena mezz’ora e siamo già inguaiati. In tasca ci sono rimasti cinque euro, gli altri venti li abbiamo spesi in aeroporto per comprare due taccuini stratosferici per gli appunti del viaggio (pessima idea e taccuini decisamente troppo cari!). Le nostre carte di credito cariche di euro e dollari australiani non funzionano. Bloccati in aeroporto con decine di tassisti che cercano di accaparrarsi l’attenzione del turista, cerchiamo disperatamente una soluzione. La stanchezza poi non ci aiuta ad essere lucidi. Non potendo prelevare proviamo l’ultima spiaggia: l’ufficio di cambio ci salva; con gli ultimi spicci cambiati in trecento rupie, contrattiamo il prezzo finché qualcuno non accetta di portarci in albergo per quella cifra. Allora non avevamo la minima idea di quanto valessero trecento rupie.

Ora sappiamo che sono tante, tante lì. Comunque, cercate di farvene subito una ragione, turista qui è sinonimo di soldoni quindi saranno sempre tutti pronti ad aiutarvi con una gentilezza che potremmo definire quasi aggressiva, a tratti. Diciamo che il primo impatto ti mette da subito in chiaro le cose: traffico, caldo, gente dappertutto, animali dappertutto, clacson perenni, nessuna precedenza e stop inesistenti, moto, cani e mucche in mezzo alle strade. Ho le allucinazioni o sta succedendo veramente? Poco importa ora, siamo arrivati, siamo in India.
Continua lunedì 3 novembre 2014…
Testo di Arianna Giannini | Foto di Vittorio Sciosia RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE.COM
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