del ‘Columnist’ Federico Formignani
Magari, solare e simpatico com’è, Cristian potrebbe anche offendersi per il titolo dato a queste poche righe di ‘omaggio’ a un grande cuoco. Ma non credo che arrivi a offendersi; anzi. L’Orso Grigio del titolo, infatti, altro non è che il nome dato all’hotel di charme che dal 2008 affianca l’ormai celebre ristorante della Val di Non (entrambi di proprietà della famiglia Berton); un po’ di Francia, parlando di gastronomia, non guasta mai; ed ecco che nel 2006, Cristian è arrivato a meritarsi l’assegnazione di una stella Michelin. Tornando al titolo, va comunque sottolineato che l’orso grigio del Trentino non è lui ma quello in pelo e notevole stazza che vive felice tra le sue montagne, amico degli abitanti del luogo e molto più ‘giocherellone’ del grizzly americano, per fare un esempio. L’unico rischio che corre (l’orso col pelo) è di sconfinare nella vicina Svizzera, dove molto probabilmente lo farebbero fuori in un amen.
Quindi, il Cristian Bertol da Cles (Trento) ma residente a Ronzone (sempre Trento) che non cucina orsi ma altri animali si, affronta i fornelli con spirito sereno e genuina voglia di stupire, dato che per lui ‘…ogni piatto, anche quello apparentemente più semplice, va affrontato con originalità e valorizzato con entusiasmo, esaltandone le caratteristiche’. Vero. Trattandosi di una ‘vocazione’ di famiglia, i Bertol si sono organizzati: Cristian ai fornelli, il fratello gemello Renzo ad annusare vini, mamma e papà ad aiutare i rampolli in cucina e in sala ristorante. Cristian e Renzo sono spesso in ‘missione’ assieme. E’ così che li ho conosciuti al Four Seasons di Milano: a proporre manicaretti deliziosi e a suggerire vini eccellenti della loro terra. Poi è arrivato il libro in omaggio (La prova del Cuore) con il quale Cristian Bertol ha condensato i suoi notevoli saperi culinari. D’altra parte, quella dello chef trentino è una passione che data dalla più giovane età. Gli inizi con papà Lino, primo maestro, al quale altri sono seguiti a completare la sua formazione; tra questi, Gualtiero Marchesi, Marc Menau e Alain Ducasse in Francia e altri sparsi un po’ dappertutto nei vari continenti.
Infatti il cuoco trentino che ama – non so in quale ordine – la famiglia, la sua terra, i prodotti della sua terra, le donne, la convivialità, il suo lavoro, le estrose interpretazioni in cucina, a questo punto un profondo respiro, non si è fermato ‘solo’ a raccoglier mele e funghi in Regione, prima di cucinarli, ma ha affrontato impegnative esperienze di lavoro in tutto il mondo: Francia, Stati Uniti, Brasile, Turchia, Austria, Montecarlo e Svezia, dove ha estasiato coi suoi piatti la Famiglia Reale.
La notorietà gli è arrivata dall’assidua presenza nella trasmissione di RAI-1 ‘La Prova del Cuoco’ (dall’ottobre 2006) condotta da Antonella Clerici. Cristian Bertol, in definitiva, cura il suo ristorante, frequenta gli amici, partecipa volentieri ad ‘eventi’ di alta gastronomia e promuove il suo ‘motto’: ‘…ama la cucina e lei ti amerà in eterno; i piatti realizzati con il cuore danno profonde e indimenticabili emozioni’. Alle emozioni, Cristian aggiunge quattro ricette per un pranzetto sfizioso. Per le dosi e i tempi di cottura, occorre consultare il libro che ha scritto o il suo sito.
Antipasto
Insalatina di porcino e mela Golden (funghi porcini freschi, mele Golden, olio, limone, senape, sale, prezzemolo riccio per guarnire)
Primo Piatto
Ravioli di borragine con formaggio di capra (farina tipo 00, tuorli d’uovo, olio extravergine, borragine lessata e tritata, ricotta, formaggio grana, formaggio di capra, sale, fiori di borragine per guarnire)
Secondo Piatto
Tagliata di cervo al mirtillo rosso (tagliata di cervo, farina gialla, polenta, di Storo, acqua, pere Williams, marmellata di mirtilli rossi, zucchero, burro, olio extravergine, zafferano in polvere, sale)
Dolce
Rosa di mela Renetta al cucchiaio (mele Renette Canada, cannella o zucchero a velo, a scelta)
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