Impressioni normanne

Testo di Beatrice Caldovino e Valerio Barbieri

Come in un quadro impressionista, per l’Alta Normandia la bellezza dei singoli luoghi non si può stabilire facilmente, perché il fascino di questa regione non è nelle singole città, ma nell’atmosfera d’insieme che la pervade.

Non esiste stagione preferita per visitare i pittoreschi paesini che la costellano, fermandosi ogni tanto in un bistrot per sorseggiare un calice di buon vino e  assaporare i pregiati formaggi dall’inconfondibile odore, intravedendo qua e là placide mucche pezzate sparse nella vasta campagna francese.

Costa Etretat

La prima tappa da non perdere è senza dubbio la città di Rouen, capitale della Normandia, che mantiene intatte le deliziose stradine medioevali dove le vecchie  case a graticcio contrastano con l’architettura contemporanea, come la chiesa di Santa Giovanna D’Arco, recentemente costruita proprio sul luogo dove fu arsa viva nel 1431. Difficile non soffermarsi davanti alla chiesa di Notre Dame, la cui torre centrale, alta ben 152 metri, è il più alto campanile di Francia. Nell’imponente facciata Flaumboyant, si trova la curiosa Tour de Bourre del XV secolo, in stile gotico fiorito: la leggenda narra che la sua costruzione fu possibile grazie al ricavato di una tassa pagata dai benestanti che volevano avere il privilegio di mangiare burro durante il periodo della Quaresima – e vedendo il risultato dovevano avere il colesterolo a mille!

Cattedrale di Rouen

Una meta imprescindibile è il villaggio di pescatori di Honfleur, situato dove la Senna incontra il mare: basta un’occhiata al porticciolo circondato dalle tipiche casette di legno multicolori, che ci si sente catapultati nell’ottocento… Per questo viene considerata il rifugio preferito di pittori, scultori e scrittori che in questo luogo senza tempo vengono ancora alla ricerca dell’ispirazione artistica.

Un vera perla della costa che si affaccia sul Canale della Manica è Etretat, le cui imponenti pareti rocciose, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval, alte un centinaio di metri, e l’incantevole paesino, di cui il mondo parigino cominciò ad innamorarsi verso la fine del XIX secolo, ne fanno un angolo di paradiso, scelto non solo da Monet e Courbet come soggetto per famosi dipinti, ma anche da scrittori come Leblanc, Flaubert e De Maupassant per l’ambientazione di alcune loro opere.

Per vivere un’esperienza in puro stile hollywoodiano, non si può non visitare la  cittadina di Deauville, oggi rinomata a livello internazionale soprattutto per il festival cinematografico che vi si svolge annualmente, con numerosi hotel 5 stelle, eleganti ville e, per chi ama il rischio delle scommesse, il lussuoso casinò e il mondano ippodromo. Tutta questa eleganza, insieme alla lunga spiaggia dalla sabbia finissima, hanno reso questo luogo ambìto dall’alta società sin dai primi del Novecento.

Al termine di questo viaggio, una splendida idea è fermarsi nel Pays d’Auge, zona dal  clima mite ed umido e dal terreno fertile, perfetta per la coltivazione delle mele dalla cui distillazione, dopo un’accurata lavorazione e un lungo invecchiamento in botti di quercia, si ottiene il famoso Calvados.  Prima di ripartire non c’è niente di meglio che starsene in dolce compagnia avvolti dal calore di un focolare a sorseggiare questo prelibato nettare dolciastro…

Foto di  Beatrice Caldovino e Valerio Barbieri | RIPRODUZIONE RISERVATA © LATITUDESLIFE

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