Vinitaly & dintorni

di Elisa Bosco

È sempre più chiaro che il settore sia in crescita costante. Piaccia o no, l’Italia è ormai il primo produttore di vini biologici in europa e la superficie vitata dedicata rappresenta l’11% del totale nazionale. Biologico, biodinamico, naturale..orientarsi tra le varie diciture può alle volte rischiare di essere un po’ difficile. Nei prossimi giorni tra Verona e provincia andranno in scena alcune tra le manifestazioni più importanti dedicate all’argomento e al vino in generale, e per chi volesse capire qualcosa di più c’è solo l’imbarazzo della scelta..

Si inizia con ViniVeri 2015 – Vini secondo Natura,  dodicesima edizione del salone di degustazione di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali, organizzata dal Consorzio Viniveri che si svolgerà dal 20 al 22 marzo nella cornice dell’area expo “La Fabbrica”, nel cuore della cittadina di Cerea, a pochi chilometri da Verona. Il tema di quest’anno è Verso unetichetta trasparente, argomento attuale e molto sentito dai consumatori. Da anni il Consorzio ViniVeri mira ad un’etichetta in cui venga riportato l’elenco degli ingredienti presenti nella bottiglia di vino, mentre ad oggi il vino è invece l’unico prodotto alimentare in cui questo non accade. La manifestazione ha lo scopo di mostrare il lavoro di vignaioli provenienti da ogni angolo d’Italia e da altri paesi europei uniti da una filosofia e una metodologia produttiva comune che va oltre la certificazione biologica europea: quella di generare vino senza luso della chimica di sintesi in vigna e senza luso di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Vini che non contengono l’aggiunta di sostanze estranee alla frutta d’origine e al terroir da cui provengono.

Sommelier

Saranno presenti, oltre ai produttori del Consorzio ViniVeri, un centinaio di “artigiani del vino” indipendenti, sia italiani che esteri: si va da Pantelleria alla Slovenia, all’ Austria, Germania, Francia e Spagna, e dopo un anno di assenza tornano anche i produttori della Georgia con i vini vinificati secondo la tradizione millenaria nel Qvevri (le anfore di terracotta interrate). Oltre ai vini, anche produzioni agroalimentari artigianali con una decina di produttori di eccellenze tipiche, e poi eventi speciali, tavole rotonde, degustazioni guidate, proiezione di film e cene dedicate. Presso lo Spazio Enoteca VV2015 sarà anche possibile acquistare molte delle rare ed esclusive etichette presenti in degustazione a prezzo di cantina. Il ticket giornaliero di ViniVeri 2015, è di 20 € ed include il calice ed il libretto di degustazione.

Dal 21 al 23 marzo a Villa Favorita (Monticello di Fara, vicino a Sarego, Vicenza) apre invece i battenti la dodicesima edizione di VinNatur, l’annuale salone dei produttori che lavorano senza l’utilizzo di sostanze chimiche di tutta Europa e momento di incontro per tutti i consumatori e gli appassionati dei vini ottenuti dalla viticoltura naturale. Già, ma esattamente che cosa significa naturale? Si tratta di una viticoltura che ha come obiettivo primario una produzione sostenibile e rispettosa del suolo, ma anche della specificità e del microcosmo che vive attorno a ciascun vigneto, oltre che della salute di chi lo coltiva e di chi ne consuma i frutti. Alcuni dei temi che verranno affrontati durante la manifestazione e che sono tra i più attuali: l’importanza del conoscere i diversi terreni per poter agire e rapportarsi ad essi nel modo migliore, la gestione della cantina nella vinificazione naturale, e la ricerca di nuove soluzioni in vigna per la riduzione dell’utilizzo di rame e zolfo.

A questo riguardo, negli ultimi anni VinNatur ha avviato una collaborazione con il Centro sperimentale per la Viticoltura Sostenibile di Panzano in Chianti mirata alla sperimentazione di alcune molecole naturali ad azione corroborante (cioè rinforzante) che oltre a ridurre l’impatto sull’ambiente, mirano a diminuire il numero complessivo dei trattamenti con ulteriori vantaggi economici e di minor impatto sul suolo. In pratica mediante questi induttori di resistenza la pianta è più difesa passivamente ma viene sollecitata a difendersi in modo attivo. Oltretutto, la splendida cornice della seicentesca Villa Favorita che svetta elegante sulla cima della collina di Monticello di Fara vale quasi da sola la visita. Presenti banchi di assaggio di circa 150 produttori soci di VinNatur in arrivo da 17 regioni italiane e da 6 nazioni europee: Francia, Spagna, Austria, Slovenia, Portogallo e Repubblica Ceca. Aperta dalle 10 alle 18 per tutte le tre giornate, il costo del biglietto di ingresso è 20 euro e include catalogo e calice per le degustazioni. I vini saranno inoltre non solo in assaggio ma anche in vendita, direttamente dai tavoli dei produttori. A Verona Vinitaly (21-25 marzo) dedica due padiglioni al vino artigianale e al biologico- biodinamico.

Il primo, Vivit (Vigne, Vignaioli Terroir) è ormai da anni realtà consolidata e sinonimo del vino artigianale che esprime il sapore della terra in cui nasce. Organizzato in collaborazione con Vi.te, è dedicato a quei viticoltori strettamente legati al territorio in cui vivono e nella cui unicità si riconoscono. Vivit riunisce produttori di tutto il mondo che vogliono esprimersi nella trasparenza, nell’autenticità e nell’individualità. Oltre 120 le cantine presenti e provenienti da ogni parte d’Italia ma anche da Gran Bretagna, Francia, Austria e Germania. In collaborazione con FederBio va invece in scena per il secondo anno Vinitalybio, Salone dedicato alla produzione nazionale e internazionale di vino biologico e biodinamico certificato. Ai banchi circa 70 aziende (tra cui alcune francesi), e l’Enoteca bio, che mette in degustazione tutti i vini biologici presenti a Vinitaly (di più di 200 cantine), così da coinvolgere anche le aziende espositrici presenti in altri padiglioni che, oltre ai vini prodotti con metodi convenzionali, propongono anche una linea biologica certificata. ? eb

Link utili: ViniVeri Vinnatur Vinitaly

Foto Elisa Bosco | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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