di Valerio Barbieri e Beatrice Caldovino
Non aspettatevi corride, nacchere e flamenco: Barcellona è il capoluogo della Catalogna, pertanto ben lontana dalle tradizioni folcloristiche gelosamente custodite nel resto della Spagna. Città natale di Picasso e Mirò, è un centro culturale dove proliferano gallerie d’arte, musei e mostre internazionali, anche se la principale attrazione è l’architettura, grazie soprattutto ai capolavori di Antoni Gaudì che trascorse a Barcellona gran parte della vita occupandosi della creazione di alcuni degli edifici più innovativi e caratteristici del XX secolo.
Per cogliere l’essenza di questo artista, la prima cosa da fare è visitare il simbolo della città, l’imponente Sagrada Famìlia, caratterizzata da un perenne cantiere. La sua costruzione, infatti, cominciata nel lontano 1882 grazie a finanziamenti esclusivamente privati, non è ancora terminata, e i “lavori in corso” dureranno ancora per chissà quanti anni. Per quanto l’aspetto esterno possa essere affascinante, con le guglie svettanti fino a 160 metri e le facciate riccamente scolpite, non ci si può limitare a vederla solo da fuori: per rendersi conto della sua magnificenza bisogna assolutamente entrare, armandosi di santa pazienza per la notevole fila alla biglietteria. Al contrario di tutte le altre cattedrali, e nonostante il suo aspetto vagamente cupo, l’interno risulta straordinariamente luminoso grazie alle immense vetrate da cui filtra una luce multicolore che si spande attraverso una intricata foresta di colonne arboriformi. Per avere una panoramica delle opere di questo celebre artista basta poi fare una passeggiata per il Passeig de Gràcia, dove si trovano diversi edifici in stile Modernista.
Casa Batllò
Grazie ai significativi lavori di ristrutturazione di Gaudì, eseguiti nei primi del ‘900, la casa assume oggi un aspetto eccentrico rispetto all’architettura ordinaria dei palazzi circostanti. Le forme ondulate della facciata multicolore, le ringhiere dei balconcini ed il particolare tetto a “squame”, simile ad un drago della Walt Disney, gli conferisce indubbiamente un aspetto fantastico e sovrannaturale. Anche gli interni corrispondono allo stile della facciata: sembra di essere catapultati in un mondo immaginario ricco di animali e mostri dei più noti racconti fantasy.
Casa Milà (La Pedrera)
La casa che oggi ospita un negozio ed un centro culturale si presenta grigia e austera ma, pur essendo sempre stata un’opera molto discussa dell’artista, grazie alla sua facciata ondulata dov’è impossibile trovare una linea retta, è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Palazzo Güell
Casa del celebre Eusebi Güell, magnate di numerose opere di Gaudì, si presenta non molto appariscente e incastonato tra diversi palazzi, non molto distante dalle Ramblas, ancora oggi centro della vita notturna e della mondanità. Soprattutto vale la pena visitare il tetto con i numerosi comignoli variopinti.
“Last but not least” tra i capolavori di Antoni Gaudì troviamo il Parc Güell, ubicato su una collina da cui si domina tutta la città: un’esplosione di maioliche multicolori, mastodontiche colonne, giochi d’acqua e statue mitologiche che dà l’impressione di essere entrati in una sorta di Paese delle meraviglie. All’interno di questa oasi cittadina è possibile visitare anche la Casa Museo Gaudì, dove il grande architetto abitò, circondato da mobili in stile art déco da lui stesso disegnati, per quasi vent’anni: si tratta della casa campione di un progetto urbanistico che prevedeva un quartiere residenziale, poi abbandonato (fortunatamente) in favore di un parco che sarebbe stato a disposizione di tutti, e non solo di pochi ricchi. ? vb ? bc
Link utili: Turismo Spagnolo
Foto Valerio Barbieri e Beatrice Caldovino | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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