Arriva, anzi torna il grande Blues lungo il fiume Po. E lo fa in grande stile con l’undicesima edizione del Rootsway – Roots ‘n’ Blues & Food Festival, l’evento eno-gastronomico musicale capace, unico in Italia, di aggiudicarsi nel 2008 il prestigioso Keepin’ The Blues Alive Award, premio ritirato a Memphis durante le celebrazioni della Blues Foundation come miglior blues festival al di fuori degli USA. La prerogativa di questo festival, ideato e organizzato dall’associazione Rootsway di Parma – col supporto della Regione Emila-Romagna e Provincia di Parma – è quello di promuovere la musica afro-americana e la sua cultura, quindi principalmente quella degli Stati del Sud degli USA, e il territorio emiliano lungo il corso del fiume Po, in un perfetto parallelismo tra la Bassa parmigiano-reggiana e il Mississippi, terra che ha dato i natali al blues e a tutta la musica moderna. Blues vuol dire sudore, fatica, dolore, ma anche gioia e amore, il tutto inserito in un territorio aspro e duro, così come la Bassa, terra tutt’altro che facile.
Durezza che non vedi, ma la senti nelle ossa d’autunno e in inverno con le sue nebbie, e ti picchia la testa come fosse un maglio di sole l’estate, nelle sue “terre alte” create magistralmente per imbrigliare le acque in opere di bonifica agraria ed idrica. E poi sterminati campi coltivati, con le case coloniche che sembra possano affogarvici durante i mesi estivi. Una “fettaccia di terra”, come chiamava la sua Bassa Giovannino Guareschi che è il perfetto scenario per questo festival che ha saputo raccontare un pezzo di storia di due Nazioni così lontane, ma sorprendentemente vicine. Il Festival 2015, da sempre itinerante, si terrà a Novellara (RE), nella bella Piazza dell’Unità d’Italia il 26 e 27 giugno e, nei giorni 10 e 11 luglio, nell’incantevole scenario del Podere La Bertazza (già possedimento del Principe Diofebo Meli Lupi di Soragna) in quel di Diolo di Soragna (PR) a due passi da quel Boscaccio che ha dato i natali a personaggi come Peppone e Don Camillo. Quella che gli avventori potranno trovare sarà una grande festa paesana, che conserva quelle tradizioni contadine legate al buon mangiare e alla buona musica, fattori fondamentali per creare quella socializzazione fra le persone necessaria e vitale per mantenere un degno tenore di vita e che, da sempre, caratterizza la popolazione dell’Emilia.
Novellara si presenterà per questa sua prima volta al Rootsway, grazie all’Amministrazione Comunale e alla grande mole di lavoro della Pro-Loco locale, con una piazza imbandita come nei giorni più belli, con la presenza dei commercianti e di un mercatino a tema con il blues, l’America e le nostre tradizioni. Due serate dove si potranno gustare piatti della cucina emiliana e americana in un perfetto mix di culture e sapori, mentre la musica dal palco – oppure lungo i lunghi e antichi portici – prenderà le sembianze di un pifferaio magico guidando le tante persone in un percorso piacevole e tutto da gustare. Saranno ben 12 i concerti ai quali il pubblico potrà assistere, rigorosamente tutti gratuiti, in una celebrazione della musica americana nei suoi vari aspetti, dall’acustico pre-bellico delle origini fino al rock blues di matrice inglese. Ci saranno lungo i portici gli One Man Band come Max Prandi e Fabrizio Canale oppure Pierluigi Petricca e i Poor Boys e il loro blues delle origini. Ci imbatteremo nelle contaminazioni irlandesi con i Pulin And Little Mice e l’infuocata armonica del Reverendo Giannoni col suo Sindacato del Mojo. Sul palco principale saliranno a farvi battere il piede la Dave Moretti Blues Revue, che ha recentemente rappresentato l’Italia a Bruxelles nella finale dell’European Blues Challenge, che ci proporrà il suo set di Chicago Blues con sonorità swing d’altri tempi ad anticipare il rock blues, molto Allman Brothers style della Fabio Marza Band. Chiuderanno la prima serata gli One Man 100% Bluez col loro torrenziale blues delle Hills del Mississippi contaminato e sporcato col miglior punk blues. Il sabato vedrà susseguirsi sul palco The Reverend, The Lady & The Undertakers e la loro rivisitazione della musica “pre-war” statunitense. A seguire il rock blues con contaminazioni springsteeniane di Daniele Tenca & The Blues For The Working Class Band che anticipa il blues di matrice britannica anni ’70 di Riki Massini & Bonus Track Band, considerato il miglior erede del grandissimo ed indimenticato Rory Gallagher con la famiglia del quale Riki ha un grande rapporto di amicizia.
E se per Novellara è la prima volta al Rootsway la seconda tappa sarà, invece, una classica con il ritrovo nel bellissimo Podere La Bertazza a Diolo di Soragna, indubbiamente una delle più belle location del festival e dove, grazie al grandissimo lavoro degli Amici della Bertazza, la cucina sa ogni anno superarsi. Per questa edizione sarà l’Asado, piatto tipico argentino – oltre alla rinomata gastronomia locale, a fare da contorno alla musica dei vari artisti che si alterneranno sul palco. Un nutrito schieramento di artisti del calibro di Johnny La Rosa e i suoi fidi KGB pronti ad infuocare la serata di venerdì quando ancora il tramonto colorerà di rosso il cielo sopra La Bertazza. Toccherà poi a Piero De Luca e i Big Fat Mama portarci tra le sonorità di Chicago e New Orleans la famosa città della Louisiana dalla quale proviene Grayson Capps (un gradito ritorno per il biondo americano, anche per la gioia del pubblico femminile) che si esibirà con J. Sintoni nel concerto di chiusura della prima serata. Il sabato vedrà l’apertura con uno delle più belle sorprese dello scorso fine anno: BB Chris & His One Man Band in un repertorio di Mississippi blues particolarmente caro al pubblico del Rootsway. Dalle colline mississippiane ci trasferiremo alla città ventosa, Chicago, con Matteo Sansonetto e la sua Blues Revue, che presenterà il suo bellissimo disco registrato proprio nella capitale dell’Illinois in compagnia di alcuni dei mostri sacri del Blues stelle e strisce, come Lurrie Bell e Chris Foreman. Chiuderà il Rootsway Lady Linda Valori, una delle più belle voci del panorama musicale italiano, finalmente una donna dopo tantissimo tempo sul palco del Rootsway. Linda ha alle spalle una carriera strepitosa con partecipazioni ad eventi importantissimi, tra le quali il Festival di San Remo dove si classificò al terzo posto nel 2004. Un festival, quindi, che farà dimenticare anche l’afa e le zanzare che – pure loro – si fermeranno ad ascoltare il grande Blues al Rootsway.
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