di Elena Brunello
Bruges bomboniera medievale, un vero gioiello che sembra ricamato in pizzi e merletti sull’acqua. Esteticamente e culturalmente a Bruges non manca proprio nulla. E come se non bastasse questa piccola e deliziosa cittadina fiamminga ha la più alta concentrazione di ristoranti con stelle Michelin al mondo. Se mettiamo insieme Bruges con Knokke-Heist, a soli diciassette chilometri di distanza, si arriva a ben ventisei stelle Michelin: un numero che fa girare la testa e venire l’acquolina in bocca. Solo nella cittadina ci sono due ristoranti che si sono guadagnati le leggendarie tre stelle. Ma per parlare di Bruges città gourmet è bene chiarire di cosa si parla quando si citano queste famose stelle. La Guida Michelin è il punto di riferimento mondiale per quanto riguarda la scelta gastronomica delle destinazioni trattate. I severissimi giudici di questo piccolo libretto rosso conferiscono, anzi “distillano”, da una a tre stelle ai ristoranti in questione, a seconda della qualità del piatti serviti. Se una stella segnala un ‘ottima cucina nella sua categoria, le tre stelle Michelin indicano un ristorante che vale da solo il viaggio.

All’interno del ristorante De Karmeliet sembra di essere in un salotto di una casa privata. Lo slogan recita “La cuisine, c’est simple comme la bonheur”: la cucina, è semplice come la felicità. E di felicità si può ben parlare quando si assaggiano i raffinatissimi piatti dello chef premiato con le ambite tre stelle, come i teneri asparagi bianchi di Mechelen con dadolata di granchio reale, tartufo nero di Richerenches, zabaione e prezzemolo; soprattutto se si sono iniziate le danze con il salmone affumicato con porri, olio di oliva e basilico che viene servito come antipasto. A due passi dal Groeningenmuseum, immerso nel cuore del centro storico di Bruges, si trova un’altra eccellenza del panorama gastronomico delle Fiandre: il ristorante Den Gouden Harynck, questa volta “una sola” stella Michelin. Un elegante edificio di pietra grigia del XVI secolo un tempo usato come mercato del pesce e oggi incorniciato da un’ edera verde brillante che si arrampica su tutta la facciata. Al suo interno lo chef Philippe Serruys lavora ai fornelli come un vero artigiano, mescolando l’amore per i sapori della tradizione con la curiosità per l’innovazione. Nella sua formula lunch, al Den Gouden Harynck, dal martedì al venerdì, potrete scegliere tre portate di stagione per soli quarantacinque euro. E poi ci sono ancora La Suite Sans Cravate e Petite Anete, altre due stelle Michelin che brillano nella notte fiamminga. Per gli amanti della buona cucina, per i veri e propri gourmet, Bruges è una destinazione d’obbligo. ? eb
Link utili: VISITFLANDERS – Ente del Turismo delle Fiandre
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