L’estate volge al termine, ma per molti vacanzieri dell’ultima ora – almeno per i fortunati che hanno la possibilità di scegliere quando partire per le ferie – è proprio settembre il mese più atteso per lasciarsi la routine alle spalle e mettersi in viaggio lungo percorsi stradali alla scoperta dell’Italia o dei paesi confinanti.
File ridotte e prezzi concorrenziali, oltre ad un clima più mite rispetto ai torridi solleoni di agosto, sono tra le principali motivazioni che spingono ad optare per vacanze in controtendenza; vale sempre la pena, tuttavia, di conoscere alcune particolarità previste dai codici stradali di alcuni dei nostri vicini europei, per evitare di incorrere in spiacevoli situazioni che potrebbero mettere a rischio il proposito di godersi qualche giorno di assoluto relax a bordo della nostra quattroruote, scorrazzando per le strade del vecchio continente.
Attenzione innanzitutto alle dotazioni obbligatorie del vostro mezzo: se doveste essere fermati dalla polizia stradale in Francia, ad esempio, ricordate che tra gli oggetti da possedere a bordo c’è anche un alcool test usa e getta, e vi potrebbe essere chiesto di esibirlo. Regola tutto sommato banale, almeno se pensiamo all’Estonia, dove tutti gli automobilisti devono avere a bordo due zeppe, da usare per mettere in sicurezza le ruote del mezzo quando parcheggiato. E voi che vi lamentavate della necessità di avere a bordo il giubbotto fluorescente ad alta visibilità, o i famosi estintori omologati (obbligatori in Belgio, in Polonia o nel Regno Unito)…
Sempre in materia di tassi alcolemici, tra i vari consigli che possiamo dare, ‘conoscere i propri limiti’ è davvero una questione fondamentale, e sarebbe utile disporre di un piccolo etilometro per mettersi in viaggio in assoluta tranquillità, giacché nei diversi paesi esistono diverse soglie di punibilità; mentre in Italia infatti siete in regola fino a una quantità dello 0,5g/L di alcool nel vostro sangue, tenete a mente che solo Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo e Malta sono di manica leggermente più larga rispetto a noi, adottando una soglia minima di 0,8. Non alzate il gomito se decidete di viaggiare in uno dei paesi dove vige il principio della tolleranza zero, specie nell’Europa dell’est – Croazia, Romania e Repubblica Ceca, tra gli altri – dove le infrazioni anche minime vengono severamente punite con multe salate e in alcuni casi addirittura con l’arresto.
Agli inguaribili fanatici del telefonino va inoltre ricordato che il suo uso alla guida è proibito in tutta Europa, e in alcuni casi si rischia di incorrere in pesanti sanzioni, specialmente sulle strade di Irlanda e Norvegia, dove per gli automobilisti colti in flagrante mentre parlano alla guida, sono previste multe fino a 1000 euro.
Infine, se vi chiedete dove sono finiti i caselli, vi informiamo che la famigerata ‘vignetta’ autostradale da attaccare al parabrezza non è il sistema di pedaggio adottato solo in Svizzera, ma anche in Austria, Bulgaria, Lituania, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia e Ungheria. Poi non lamentatevi di non aver capito i cartelli…