Torna il Dadaismo a Zurigo

Il Dadaismo nasce come tendenza culturale nel 1916 nel cuore di Zurigo nel corso della Prima Guerra mondiale. Dal 1919 la corrente artistica fu avvolta dal silenzio e molti suoi aderenti passarono al Surrealismo. La filosofia del movimento, che influenzò soprattutto le arti visive, la letteratura, la grafica e il teatro, era la sua politica antibellica attraverso la ribellione agli standard artistici e la negazione  della ragione e della logica. Ne è la dimostrazione il nome Dada che non ha nessun significato. Il Dadaismo ha confutato e sovvertito le convenzioni dell’epoca, dall’estetica artistica alle idee politiche chiudendo con l’Espressionismo e diventando precursore del Surrealismo. Un movimento di protesta dunque contro i valori quali patria, morale e onore che hanno innescato la Prima Guerra Mondiale.

Leggendari, caotici e folli sono gli aggettivi a cui, ancora oggi, vengono associati gli artisti del movimento Dada, a lungo disconosciuti, sono stati spesso associati a umorismo e ironia, caos e follia. Durante la Prima Guerra Mondiale, nella neutrale Zurigo, la corrente propaga disordine e confusione, gettando la città nello scompiglio. Con comunicazioni false e bugie mirate, attiravano l’attenzione, raccontando per esempio di un duello alla pistola sull’altura zurighese Rehalp mai avvenuto. Entravano nei locali del centro storico gridando a gran voce “dada!” spaventando gli ospiti. Suonavano e parlavano con un tono di voce inaudito per la borghesia della città.
I più conosciuti esponenti del dadaismo dell’epoca furono Hugo Ball (Germania), Emmy Hennings (Germania), Marcel Janco (Romania), Tristan Tzara (Romania), Richard Huelsenbeck (Germania), scrisse il manifesto dadaista), Hans Arp (Francia), Sophie Taeuber-Arp (Svizzera).

Non ben visto dagli svizzeri perbene di allora, il movimento artistico si diffonde rapidamente in tutta Europa, specialmente a Parigi, Berlino e Hannover e a New York e diventa una corrente internazionale. Fu un emigrato politico, Hugo Ball, drammaturgo tedesco, e sua moglie Emmy Hennings a fondare il 5 febbraio 1916 nel centro storico di Zurigo (Spiegelgasse 1) il Cabaret Voltaire, un caffè letterario polemicamente intitolato al filosofo illuminista, per mettere in ridicolo la razionalità del suo pensiero. Divenne ben presto il ritrovo di artisti in esilio e ospitò rappresentazioni di arti performative e sperimentazioni artistiche. Oggi accoglie un caffè, un palco teatrale e uno spazio espositivo.

In occasione del suo 100° anniversario torna il Dadaismo a Zurigo, partendo proprio dal mitico Cabaret Voltaire, per invadere nel 2016 tutta la città che ospiterà inoltre, durante l’estate per 100 giorni, la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea MANIFESTA 11, mostra europea itinerante che sostiene la produzione artistica della città ospite.

Il calendario degli eventi 2016 è stato presentato alla Triennale di Milano da Claudia Premoli di Zurigo Turismo, Nora Hauswirth di Manifesta 11, Adrian Notz Direttore del Cabaret Voltaire alla presenza di Elisa Canton, console svizzero.

 

di Lanfranco Bonisolli | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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