Un tempo buen retiro degli inglesi alla ricerca di ottimo tè e di fresco collinare, oggi meta turistica per l’ambiente naturale e per chi cerca l’avventura. Viaggio nel nord dell’India da Darjeeling a Siliguri passando dalle valli ai piedi dell’Himalaya.

Sospeso fra la sua ricca storia e l’Himalaya, il Bengala è uno stato dell’India del nord dai molteplici volti. Dalle verde piantagioni del tè nelle colline del Darjeeling dove si coltiva il tè più famoso al mondo alle avventurose escursioni con gli elefanti nel parco di Jaldapara. Si visita la città di Kalimpong coi suoi campi da golf e le alture di Delo dove lanciarsi nel vuoto col paragliding, per finire nella pianura di Siliguri dove cultura e religiosità si fondono nelle colorate feste induiste del Durga Puja.

Ai piedi dell’Himalaya si coltiva uno dei tè più nobili al mondo. Darjeeling è sinonimo di tè nero di alta qualità, con ben 87 giardini che producono varietà differenti. La prima raccolta dell’anno si compie in marzo, quando le foglie offrono il massimo dell’aroma e della delicatezza, ma anche i raccolti di maggio e giugno non sono da meno. Le foglie di qualità migliore sono quelle dei germogli più alti, definiti orange pekoe.

Le cime innevate incorniciano verdi colline a perdita d’occhio. Darjeeling, a circa 2.150 m, è una colorata e vivace località di villeggiatura fondata dagli inglesi e terra d’origine dell’ottimo tè nero omonimo. Da qui, se la giornata è serena, è magnifica la vista sul Kanchenjunga, la terza vetta più alta della terra.

Completata nel 1881, questa ferrovia a scartamento ridotto era l’ultima estensione della North Bengal State Railway, che s’inerpicava per 88 tortuosi chilometri fino a Darjeeling. Nel 1999 è stata designata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Se il clima è favorevole il panorama che man mano si apre alla vista è magnifico. Nel punto più alto, a 2.438 m, si svela improvvisamente la catena del Kanchenjunga.

Un tempo era un importante centro del commercio trans-himalayano tra India e Tibet. Kalimpong, a 1200 metri d’altezza, è una cittadina tranquilla, dove la vita scorre lenta ai piedi dell’Himalaya. La città è famosa per il mercato di fiori e le orchidee e per essere anche un importante centro religioso del buddismo: il monastero buddista Zang Dhok Palri Phodang (Durpin Gumpa) conserva infatti una serie di rare scritture buddiste tibetane.

Il Jaldapara è un parco nazionale situato ai piedi dell’Himalaya orientale che si sviluppa su una superficie 216.51 kmq dove il paesaggio si alterna tra prateria e foresta pluviale. Area protetta dal 1941 per la grande varietà di flora e fauna che conserva, oggi è l’habitat della più grande popolazione di rinoceronti indiani dello stato, una specie in via di estinzione. Il modo migliore per visitare il parco è sul dorso di un elefante, un esperienza indimenticabile.

Durga Puja è la festa più grande del West Bengala: 5 giorni di celebrazioni in onore della dea Durga, la Madre Divina secondo il culto induista. I pellegrini accorrono da ogni parte per renderle omaggio, portandole doni e indossando l’abito della festa da sfoggiare la sera alla visita dei pandal. Ogni zona ricrea un tempio dedicato alla dea e si scatena una sorta di gara per realizzare il più grande e fastoso.

Testo e foto di Eugenio Bersani | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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