Lezioni di fotografia: la fotocamera ideale

 

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Spendere cifre considerevoli per i viaggi e poi economizzare sulle fotografie, che sono l’unica cosa che ne rimane. E’ questo uno degli atteggiamenti che sta prendendo sempre più piede tra gli appassionati di turismo. Eppure la visione delle immagini scattate, aiuta a rivivere i bei momenti passati in luoghi a lungo sognati. In genere si ricorre al cellulare, ma è chiaro che questo da solo non basta, soprattutto se si vogliono avere delle immagini utili alla stampa. Oggi sul mercato c’è una offerta variegata di fotocamere. Si parte da cifre di poco al di sopra dei cinquanta euro fino ad arrivare a migliaia di euro. Inutile dire che bisogna sfatare la convinzione che una macchina costosa faccia sicuramente delle belle foto. Per la scelta bisogna considerare alcuni fattori. Uno di questi è la conoscenza o la propensione alla conoscenza delle tecniche di ripresa. Nel caso che non si voglia approfondire la tecnica, la macchina ideale è sicuramente la compatta. Di piccole dimensioni ( a volte troppo piccola per  tenerla correttamente in mano) e di costo contenuto riesce ad accontentare una buona fascia di persone. In genere completamente automatica, con un discreto zoom ottico e un visore lcd molto luminoso ha avuto negli ultimi anni una contrazione nelle vendite derivata dal successo degli smartphone dotati di fotocamera di ultima generazione. Ultimamente però è stata riscoperta dagli utilizzatori, stanchi di trasferimenti bluetooth che saltano e di files non sempre all’altezza. Uno dei consigli è quello di non considerare soltanto i megapixel di risoluzione come discriminante, soprattutto perché dopo una stagione di rincorsa ai valori più alti, sembra che si sia invertito il trend. Chiedete al negoziante di poter provarla in mano. Preferite quella che vi “calza” meglio e diffidate da quelle troppo piccole. Risultano poi difficoltose da utilizzare per delle mani normali e possono dare vita a fenomeni di foto mosse. A tal proposito, spesso in alcuni modelli viene offerto un dispositivo che consente di “stabilizzare” l’ottica. Ogni marca ha una sua denominazione, se possibile preferite quello ottico a quello elettronico. Assicuratevi che abbia la possibilità di qualche piccolo intervento in fase di ripresa. Utile è per esempio la possibilità di scegliere il numero degli Iso della sensibilità.

di Mimmo Torrese Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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