Cuba, amata dagli italiani

 

Piazza della rivoluzione L'Avana
Il Monumento a Jose Martì in Plaza de la Revolucion a La Habana

Cuba è diventata gettonatissima da quando il presidente degli USA, Obama ha tolto l’embargo e l’isola, fondamentalmente povera, ha puntato tutte le sue energie sul turismo: sono quasi 500 mila i cubani che hanno ottenuto licenze per aprire piccole attività commerciali. L’effetto immediato è che i prezzi sono raddoppiati perché a Cuba si paga tutto, anche l’uso dei servizi igienici nei bar e nei ristoranti (1Cuc a testa), ma si respira ancora l’atmosfera degli anni 50 e nel cielo si stagliano  case ed edifici coloniali. In un futuro, non troppo lontano, Cuba potrebbe cambiare totalmente il suo aspetto e diventare un’isola piena di cemento e grattacieli. Ecco perché conviene visitarla ora, quando si può andare ancora a ritroso nel tempo, ascoltare la vera musica cubana , ballare il cha-cha-cha, che qui è nato, sentire nelle narici la fragranza dei famosi sigari cubani e parlare con gente vera, cordiale e disponibile.

Raggiungere l’isola dall’Italia non è un problema.  Le compagnie che effettuano voli verso Cuba sono diverse e collegano l’Italia con L’Avana e con le altre più importanti città dell’isola, come Varadero, Santiago, Cayo Largo, Holguin e Camaguey. Da Milano Linate ci sono partenze giornaliere per la capitale cubana con Airfrance; da Milano Malpensa con BlueExpress, da Roma sempre con Airfrance e Iberia. Esiste anche la possibilità di effettuare voli con vettori low cost.

Per quanto riguarda i documenti per entrare a Cuba è necessario  il passaporto con una validità residua di almeno tre mesi al momento dell’arrivo nel Paese, e anche il visto d’ingresso, che di solito è già compreso nel biglietto, se acquistato da un tour operator.  I viaggiatori fai da te devono invece richiederlo agli uffici consolari cubani presenti in Italia. Inoltre tutti i viaggiatori, al momento dell’ingresso nel Paese, devono essere titolari di una polizza assicurativa.

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L’Hotel Nacional che fronteggia il Malecon è uno dei più prestigiosi de La Habana

Una  volta arrivati sull’isola caraibica, è meglio che il turista si prepari a trovare delle comunicazioni altalenanti. Negli hotel a 4 o 5 stelle la connessione Internet si trova, se non in camera, sicuramente nella hall. Però non è mai gratis: occorrono almeno 7 Cuc (circa 7 dollari) all’ora e il collegamento va e viene. Negli altri alberghi, pensioni, camere e nelle caratteristiche “casas particulares”, che sono abitazioni private simili ai B&B il wi-fi è un sogno di là da venire, quindi bisogna rivolgersi a uno dei 35 Internet-Point che esistono all’Havana dove la coda comincia alle 8 del mattino e la tessera Internet per un’ora costa 4.50Cuc.

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Ernest Hemingway e Fidel Castro in una foto degli anni ’50

Per conoscere a fondo Cuba, per capirla, per respirarla coi suoi profumi, in loco si trovano tour operator con licenza che portano gruppi di circa 20 persone su viaggi tematici.  I cinque più famosi e importanti sono: Cuba Educational Travel; Cultural Explorations Cuba; Viaggi di accesso; Insight Cuba; Strada Scholar. Molti viaggiatori italiani trovano interessante il tour sulle orme di Hemingway, dalla sua bella casa, Finca Vigía, dove non si può entrare, ma dalle finestre si possono ammirare le decorazioni e sul muro del bagno si vede ancora segnato il peso dello scrittore, che qui ha vissuto ben 20 anni e ha scritto molti libri fra cui “Il vecchio e il mare”, fino alla spiaggia e al bar dove beveva l’immancabile mojito  (vi costerà 6 Cuc), ma in locali meno rinomati lo trovate anche a 2 -3 Cuc. Fate un salto anche al  bar El Floridita  per bere i suoi ormai famosi daiquiri che tanto piacevano allo scrittore americano. E non dimenticatevi di Italo Calvino, anche lui nato a Cuba.

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Cucina tradizionale cubana

Ma per entrare nello spirito di un Paese bisogna sedersi a tavola e i ristoranti migliori sono i “paladar” trattorie private con ottima cucina locale. La Guarida – set della pellicola “Fragole e cioccolato” – è tra i pochissimi con sito internet (laguarida.com), nascosto in un appartamento al terzo piano di un edificio patrizio un po’ délabré. Forse il più chic e richiesto della città (va prenotato con anticipo), con un menu medio che tocca i 40 Cuc esclusi i vini. La specialità è la cernia alla caimanera. Nei paladar meno rinomati si spende intorno ai 15 Cuc  a testa e si assaggia questa cucina , che rappresenta una perfetta sintesi tra tradizioni africane e spagnole, ha molta  frutta (avocado, banane, mango) e si compone principalmente di piatti unici, sia a base di carne che di pesce. Piatti assolutamente da non perdere della cucina creola, come è definita la buona tavola cubana, sono la echilada de camarones (gamberi in salsa di pomodoro) e il picadillo (a base di carne con spezie) , un preparato con carne di manzo a pezzetti rosolata insieme ad alcune spezie, alla quale poi vengono aggiunte banane tagliate a rondelle. Il piatto nazionale cubano è però l’ ajiaco , una minestra con patate, mais, banane, carne di pollo e carne di manzo.

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Un’auto degli anni 50 a Cuba

Il centro storico dell’Avana si visita  assolutamente a piedi, ma per girare si può affittare per 50 Cuc all’ora un’auto d’epoca con autista scegliendo fra Lincoln Capri (1953),  Cadillac Eldorado cabriolet (1953),  o Dodge Coronet (1957).  Oppure i taxi con cui bisogna trattare la corsa perché i tassametri sono un optional. Divertenti i  “Cocotaxi”, rotondi a forma di pallamotorizzati con due posti nella parte posteriore. Sono completamente aperti così si può ammirare il paesaggio. Il prezzo si aggira sugli 8 Cuc a tratta.

Per gli amanti del pedale, qui si racconta che la Cina negli Anni ‘90 regalò a Cuba un milione di bici. Gli appassionati, sul sito  www.dueruotenelvento.com possono prenotare il tour ‘Sulle vie del Tabacco’, 8 giorni/7 da L’Avana, con tappe a Pinar del Rio, Cayo Jutias, Sierra de Los Organos, Jagua Vieja, Sierra del Rosario.

Ma quali sono i periodi migliori per visitare Cuba? Direi che ogni periodo dell’anno è buono per una vacanza a Cuba, godendo l’isola di un clima tropicale. Inoltre nell’isola nessuno fa caso all’abbigliamento, per cui in valigia bastano pantaloncini e magliette.

Non contate invece sul bancomat e neppure sulle carte di credito, ben poco diffuse. Meglio portarsi il contante e cambiarlo al CADECA (casa de cambio) oppure in aeroporto quando atterrate o negli alberghi di un certo tono.

di Graziella Leporati | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

 

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