Nella parte meridionale della Toscana si trova un piccolo gioiello incastonato tra le province di Siena e Grosseto, protetto a nord dal Monte Amiata ed attraversato dallo scorrere lento del fiume Orcia. Una valle ampia, in cui i profili delle colline coronate da alti cipressi si alternano a borghi antichi, custodi di una storia millenaria. I numerosi turisti in arrivo da tutto il mondo che animano la città del famoso Palio lasciano il posto al silenzio della natura, protagonista incontrastata di questi luoghi che dal 2004 l’Unesco ha deciso di inserire nella World Heritage List. Un territorio intatto dove la vita è scandita dal ritmo degli elementi naturali, dall’alternarsi delle stagioni che trasformano paesaggi sempre uguali ed al contempo sempre diversi in cui non arrivano autostrade e smarrirsi nel saliscendi dei dolci declivi può rappresentare un piacevole imprevisto.
Profumi e colori
Un regno di profumi e colori in cui, lontano dallo stress e dalla frenesia, lo sguardo è libero di perdersi in infiniti orizzonti e soffermarsi nella contemplazione dei doni di Madre Natura. Scenari sempre meravigliosi, capaci di dare il meglio di sé durante la bella stagione, quando le farfalle invadono i prati, i caprioli brucano l’erba, branchi di cinghiali percorrono le radure alla ricerca di cibo; mentre il grano dorato si piega ai soffi del vento, gli ulivi argentei con centenaria maestria adornano le cime dei colli e i cipressi incorniciano i sentieri polverosi.
Acqua benefica
Un paesaggio tanto vario e tanto ricco vanta un numero consistente di protagonisti ma tra tutti l’acqua è stata capace di imporsi ed influenzare la vita degli abitanti prima e dei turisti poi. Lungo i corsi d’acqua furono costruiti mulini, ferriere, cantieri e intorno agli anni ’20 una centrale elettrica. Le sorgenti termali rappresentano oggi un richiamo di forte attrazione per chi sente la necessità e il desiderio di riposarsi e rigenerarsi. Accanto ai lussuosi centri benessere dotati di ogni comfort ci sono piscine naturali immerse nella vegetazione capaci di regalare attimi di vera magia. I Bagni San Filippo, ad esempio, sono un insieme di cascatelle, vasche di acqua calda, formazioni calcaree singolari in cui, nella quiete del bosco, si può godere dei benefici effetti dello zolfo, del calcio e del magnesio le cui proprietà erano già note a Lorenzo il Magnifico.
Gli antichi borghi
L’acqua è ancora protagonista a Bagno Vignoni, piccolo borgo caratterizzato dalla presenza di un’ ampia vasca rettangolare che contiene una sorgente fumante proveniente da una falda sotterranea di origine vulcanica. A San Quirico d’Orcia, nello spazio esiguo del suo abitato, si intrecciano i fili di una storia antica scandita dal passaggio degli Etruschi, dei pellegrini medioevali diretti alla Città Eterna, della famiglia nobiliare dei Medici prima e dei Chigi poi. Pienza lega la sua fama ad Enea Silvio Piccolomini, salito al soglio pontificio con il nome di Pio II che conferì al suo centro storico la bellezza rinascimentale che ancora oggi è vanto del borgo. Montalcino dall’alto dei suoi colli sovrasta le rinomate coltivazioni di vite da cui deriva il suo prestigio, protetta dalla trecentesca fortezza. A Radicofani, nella parte più meridionale della valle, riecheggiano le gesta del leggendario Ghino di Tacco, brigante-gentiluomo, menzionato nel Purgatorio dantesco, che fece della Rocca la base delle sue imprese.
I frutti della terra
La benevolenza della natura non poteva che tradursi in una produzione enogastronomica di tutto rispetto. Una volta soddisfatto il senso della vista con gli scenari di questi luoghi non sarà difficile trovare occasione di deliziare anche il gusto. Uno dei prodotti più famosi è senza dubbio il pecorino di Pienza, dal sapore inconfondibile, legato alle erbe presenti nei pascoli. L’olio extra vergine, prodotto in abbondanza grazie agli uliveti della zona, noto per il suo gusto fruttato e leggermente piccante che gli ha permesso di ottenere la Denominazione di Origine Protetta. Lo zafferano veniva coltivato in Val d’Orcia fin dal Medioevo e dopo un periodo di oblio è tornato ad essere una delle coltivazioni di punta. Su tutti s’impone il vino Brunello, vanto italiano agli occhi del mondo, che potrete assaporare e conoscere visitando le numerose cantine presenti sul territorio. Che si tratti di una veloce merenda o di una cena luculliana, i sapori della Val d’Orcia lasceranno a lungo la propria traccia nei ricordi del visitatore.
Info utili:
Dove dormire
Agriturismo la Selvella-Radicofani
Dove mangiare
Trattoria le Ginestre –Via Odoardo Lucchini 18- Radicofani-tel. 0578 55918
Osteria La Porta-Via del Piano 1-Monticchiello-Pienza- tel. 0578 755163
La Bottega di Cacio-Piazza del Moretto,31-Bagno Vignoni- tel. 0577 887477
Da portare a casa
Fattoria Pianporcino –Degustazione e Vendita di Pecorino-loc.Pianporcino 109
53026 Pienza-tel. 0578 754012 www.fattoriapianporcino.it
Innocenti Vini- Produzione di vino Brunello-loc. Citille di Sotto-53038-Torrenieri –
Montalcino-tel. 0577 834227 www.innocentivini.com
Link utili:
Testi e foto di Serena Borghesi | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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