Calabria – A Pizzo sul mare

 

Calabria (foto di Gisella Motta)

Un fraseggio di spiagge basse, scogliere a picco, grotte e baie si sussegue lungo quella che è conosciuta come la Costa degli Dei. Pizzo Calabro, Tropea, Capo Vaticano sorvegliano il Tirreno e proteggono una teoria di borghi ben conservati nell’entroterra.

Una vampata di aria calda ci avvolge appena scesi dall’aereo. Che favola! Domenico, la guida di “Aurea” ci preleva dall’aeroporto di Lamezia Terme per condurci a pochi chilometri dal capoluogo nella spiaggia di Gizzeria. Il rumore delle onde del mare si sente lungo tutta la spiaggia di sei chilometri. Una giovane coppia cammina sul bagnasciuga avvolta da questa pace inconsueta e dal “fruscio” delle onde che va via via scemando con l’arrivo della sera. Intanto al bar della spiaggia viene servito l’aperitivo con i prodotti tipici del luogo. Di fronte all’immensità dell’acqua ci si offre uno spettacolo mozzafiato: la palla del sole arancione si cala lentamente in questo dolce mar calabrese.

 

E’ un anno davvero speciale per la cittadina di Paola a una manciata di chilometri da Lamezia Terme. Nel 2016 infatti ricorrono i seicento anni della nascita del celeberrimo S. Francesco di Paola, fondatore dell’ordine dei Minimi. Il Santuario dedicato a lui, sorge a pochi chilometri dalla città ai piedi dell’Appennino calabro e si è sviluppato attorno alla prima cappella fondata dal Santo patrono della Calabria e degli uomini di mare nel 1435 e dedicata al frate di Assisi.

Qui affreschi, statue, grotte e reliquie ricordano il celeberrimo Santo venerato in tutto il mondo.

In un eventuale itinerario in zona non si può non arrampicarsi fino a Fiumefreddo Bruzio che domina la costa tirrenica da una rocca di 220 mt. sul livello del mare e abbraccia la vista da Capo Palinuro a Capo Vaticano. Questa bella località di tremila anime nel 2005 è entrata a far parte dei borghi più belli d’Italia. Tra il Castello della Valle, i palazzi nobiliari e  le caratteristiche viuzze da non perdere è la Chiesa di S. Rocco con gli affreschi di Salvatore Fiume.

 

Ma la “perla del Tirreno” è Tropea che sorge su un terrazzo a 70 metri sul livello del mare. E’ sicuramente la località turistica più famosa della Calabria non solo per le sue cipolle ma soprattutto per la bellezza dei suoi vicoli, il Duomo con il museo diocesano e il suggestivo santuario di Santa Maria dell’Isola abbarbicato su una minuscola isoletta che si raggiunge attraverso la salita di una una bella scalinata a prova di trekker. Noto per essere stato un santuario benedettino di origine tardo medioevale, trasformato in basilica a tre navate in epoca rinascimentale, con la facciata ricostruita dopo il terremoto del 1905. Il dolce tipico di queste zone è il tartufo di Pizzo Calabro altro paese arroccato su una rupe a picco sul mare, lungo quel tratto del litorale tirrenico battezzato “Costa degli Dei”. Di notevole interesse è il Castello eretto da Ferdinando d’Aragona nel 1486 e restaurato di recente, dove si può visitare la cella in cui fu racchiuso Gioacchino Murat prima della fucilazione. Con le due torri cilindriche il Castello sovrasta la sottostante marina. Qui la cooperativa Kairos (fatta da un gruppo di ragazzi che a turno tengono aperti il castello e la chiesetta di Piedigrotta) ha triplicato l’arrivo dei turisti grazie all’allungamento dell’orario di visita di questi due luoghi di notevole importanza storica. I giovani laureati fanno da cicerone anche  nell’originale Chiesetta di Piedigrotta, scavata nella roccia con l’acqua che stilla dalle pareti; una serie di arcate e pilastri naturali separano le diverse cappelle e grotte che ospitano immagini sacre e scene bibliche come “la pesca miracolosa” e la “Madonna di Lourdes”.

Ma qui in Calabria non c’è solo il mare. Per gli amanti della “montagna” nella zona centro settentrionale l’altopiano della Sila si estende per 150.000 ettari attraverso le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro. E’ il più vecchio parco della Calabria ed è tra i primi 5 nati in Italia. Si divide da nord a sud in Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola. Il più antico, vasto e popolato centro abitato della zona è S.Giovanni in Fiore a pochi chilometri dall’alta val di Neto. E’ il più popolato tra i 282 comuni italiani sopra i 1.000 metri ed è il comune più esteso della Calabria. Fiore all’occhiello del paese è l’Abbazia Floerense le cui origini risalgono al XII secolo. Il comune trae il suo nome da quello dell’abate Gioacchino da Fiore, che visse in questi luoghi nel periodo medioevale. Il monaco fu ricordato da Dante nel Paradiso e fondò il monastero di S.Giovanni in Fiore e la Congregazione florense. La suggestiva strada della Sila tenuta benissimo attraversa montagne e boschi con alberi secolari fino a scendere per una quarantina di chilometri a S.Severina in provincia di Crotone. Disperso in mezzo al nulla questo piccolo comune è situato sulla cima di una collina attorniata da ulivi. La bella piazza con la cattedrale e il castello sono tra le cose più importanti da visitare insieme all’interno della fortezza con il museo archeologico e le curiose porte e sale affrescate.

Testo e foto di Gisella Motta |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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In aereo l’aeroporto più vicino per l’itinerario proposto è quello di Lamezia Terme, collegato dalle compagnie low cost e non ai principali aeroporti italiani.

In treno

Direttrice Tirrenica che collega Napoli al Sud Italia

In auto

Autostrada A3 Salerno reggio Calabria

Dove Mangiare

Hale-Bopp Ristorante “La Cometa”

S.S. 522-89812 – Pizzo VV- Tel. 0963532259-339.2734786- www.ristorantehalebopp.com

Agriturismo Tenuta di Torre Garga- Bivio Garga Km 83,400 Ss 107- San Giovanni in Fiore CS- tel. 0984992879 – info@tenutaditorregarga.it– www.tenutaditorregarga.it
Dove dormire

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