Holi. Festival di primavera e colore

Holi Festival

Avrete sicuramente sentito parlare dell’Holi Dance Festival, evento itinerante per l’Italia durante il quale si balla, si salta, si corre a ritmo di musica e ci si diverte sotto una pioggia di polveri colorate.

È proprio delle origini di questo evento tanto mainstream che vogliamo raccontare, teletrasportandoci nelle terre dove ancora oggi viene celebrato con passione.

Famoso in tutto il mondo, l’Holi Festival è una delle più antiche e tradizionali feste indù: ogni anno milioni e milioni di indiani si riuniscono per festeggiare così l’arrivo della tanto attesa primavera. Canti, balli, falò ma soprattutto colori invadono le strade delle città dell’India centro-settentrionale e del Nepal, avvolgendo le popolazioni in un mare di accese sfumature. Non per niente l’evento è anche conosciuto come Festa dei colori.

Chiunque può partecipare: basta acquistare le polveri di colore ai vari mercatini, o, in alternativa, crearsele autonomamente prelevandole dai fiori o dalle spezie. Uffici e negozi rimangono tassativamente chiusi per l’evento principale: il lancio dei colori.

Esplosioni di colore e strade gremite di gente trasformano le varie città in arcobaleni viventi dove gioia, amore e uguaglianza assumono il loro vero significato.

Le origini del festival fanno capo alla mitologia induista. Per la precisione la leggenda narra che Krishna, il dio supremo, invidiando tanto il candore della pelle dell’amata Radha, un giorno le dipinse il volto di mille colori. Da qui l’usanza tra innamorati, durante la festa, di dipingersi a vicenda il viso con colori sgargianti a simboleggiare la forza del proprio sentimento.

Ogni anno l’arrivo della primavera significa speranza, amore, gioia e uguaglianza per tutti coloro che partecipano all’Holi. Abbattere gli status sociali non è masi stato così facile, happy Holi a tutti!

di Ilaria De Pasqua |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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