Siamo nell’era della condivisione, o meglio, dello sharing. Car sharing, bike sharing, ride sharing vanno per la maggiore per muoversi dentro e fuori dalle città in economia. E prima o poi sarebbe arrivato anche il suo momento: si inizia a viaggiare con il bus sharing.
Si chiama GoGoBus ed un’idea tutta nuova nata dalle menti di Alessandro Zocca ed Emanuele Gaspari.
Alla base il medesimo concetto del car sharing, condividere per risparmiare. In questo caso però il mezzo non è una macchina, bensì un autobus: il prezzo di viaggio si abbassa all’aumentare del numero di passeggeri, contenendo al contempo i danni ambientali. Una soluzione che lega indissolubilmente sostenibilità e risparmio, in proiezione verso un futuro migliore.
Ma come funziona GoGoBus? Basta cercare sul sito o sull’apposita App la destinazione desiderata o, perché no, proporla e diffonderla sui propri canali social per rendere pubblica la possibilità di risparmiare, condividendo una parte importante del proprio viaggio e contribuendo al contenimento dell’impatto ambientale.
Al momento della prenotazione non si paga nulla, visto che il viaggio diventa effettivo quando si raggiunge il numero minimo di adesioni (19 passeggeri).
Ma questo è solo l’inizio, perché i due giovani torinesi hanno deciso di lanciarsi in un’altra acuta missione: sfruttare i bus semi vuoti già in circolazione riempiendo i sedili vuoti. “Nel nostro Paese circolando quotidianamente centinaia di pullman da turismo con il solo autista a bordo…” dice Alessandro, “autobus che potrebbero girare per l’Italia trasportando, con costi decisamente contenuti, chiunque volesse cogliere la palla al balzo (anche all’ultimo secondo), prenotando online il proprio posto a sedere”.
L’obiettivo, afferma Zocca, è proporre una soluzione alternativa al classico modo di viaggiare, con l’occasione di vivere un’esperienza di pura condivisione.
di Ilaria De Pasqua |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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