La cultura ci salverà. A distanza di un anno dai fatti di Tunisi, il Museo del Bardo diventa il luogo emblematico della rinascita e della voglia di continuare a vivere. La bellezza e l’arte sono i semi di un Paese che non si piega e che guarda speranzoso al Mediterraneo.
Il caldo ti avvolge appena sceso all’aeroporto internazionale di Tunisi. Una volta fuori una moderna metropoli ti accoglie. Strade larghe, traffico intenso ma ordinato, palazzoni senza infamia e senza lode. Sembra una città qualsiasi. Ma una volta arrivati nella zona dei palazzi governativi, la capitale della Tunisia svela tutta la sua bellezza. La medina richiama alla mente tutti i luoghi comuni delle città arabe. Uno stretto dedalo di viuzze, con tantissimi negozi che espongono la loro mercanzia all’esterno. Venditori con fez che decantano le loro merci e ti invitano ad acquistare. La medina qui è completamente coperta, e per questo si sta molto freschi. Molti negozi di gioielleria espongono catenine e monili d’argento, tanti negozi di spezie e di essenze e negozi di tappeti, di stoffe e di abiti già pronti. Per chi può spendere ci sono anche i sarti che confezionano abiti su misura. A destare la curiosità di molti, i negozi che vendono articoli legati al matrimonio. Cestini, decorazioni, cuscini finemente decorati e confetti e frutta secca. Il proprietario spiega che ci si sposa solo nel mese dedicato ai matrimoni, in genere maggio, e che per questo è molto indaffarato.
La voce di un muezzin diffusa dagli altoparlanti, ricorda l’obbligo della preghiera islamica e induce a guardare la grande moschea al-Zaytuna e il suo splendido minareto di pianta quadrata. E’ possibile visitare la grande corte interna che è un paradiso di pace nel trambusto esterno. Molti negozi-bazar hanno una scala interna che permette di salire sul tetto, che regala una splendida vista di tutta la città. Si accede in genere attraverso una piccola e tortuosa scalinata, e spesso si calpesta l’asfalto di copertura. Piccoli e decoratissimi bar offrono agli avventori sollievo e riposo.
A pochi minuti di auto, il museo del Bardo si apre in tutta la sua bellezza. Un contenitore moderno,architettonicamente ben realizzato, racchiude una parte realizzato nell’ottocento che è essa stessa un’opera d’arte. Una vasta collezione di mosaici romani di pregevole fattura e ben conservati rapisce il visitatore. Il mosaico è senza ombra di dubbio il simbolo del museo più antico del modo arabo e dell’Africa.
All’esterno un grande mosaico realizzato da una associazione culturale, ricorda i venticinque morti dell’attentato terroristico di due anni fa. All’interno una lapide ufficiale e delle bandiere. Ma oltre ai mosaici c’è una bella collezione di statue, reperti punici e sale arabo islamiche. Basta spostarsi di una ventina di kilometri, e si cambia notevolmente registro. Sidi Bou Said accoglie il turista nella sua splendida veste bianco azzurra che risale agli anni Venti. Città degli artisti, adagiata sul mare, ha visto nel corso degli anni la visita o il soggiorno di pittori del calibro di Paul Klee. In questo villaggio si trovano degli ottimi ristoranti e degli accoglienti caffè all’aperto. Degno di nota il Cafè de Nattes, abbarbicato su di una ripida scalinata ricoperta ai lati da tappeti. Una larga autostrada che sfila attraverso colline, vigneti e uliveti, conduce alla città di Hammamet. Qui un ricco rumeno George Sebastien edificò una villa immersa in un parco con una bella piscina con porticato. Cocteau, Elsa Schiaparelli, Paul Klee, Andre Gide e Cecil Beaton sono alcuni degli artisti che sono passati tra quelle mura. Oggi è la sede di un importante centro culturale. Spiagge incontaminate e mare cristallino sono una caratteristica conosciuta da tutti. La città è una delle mete preferite dal turismo italiano. La bella medina che seduce con il bianco e il blu e i suoi bazar, e il forte che serviva a difendere la città dagli attacchi dei nemici. All’interno giovani ragazze provano in costume una piece teatrale. Sorridono quando ci vedono. Appena fuori una madre con delle belle bambine con il viso truccato da farfalla ci invita a fotografarle. Sorride inorgoglita e ringrazia in francese. Occhi gioiosi e sorrisi, una costante del popolo tunisino, degna cornice di una vacanza da sogno.
Info utili
Info: Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, via Pantano 11 Milano 20122 Milano tel. 02 86453044 – fax 02 822752
info@turismotunisia.it www.tunisiaturismo.it
Come arrivare: con l’aereo www.tunisair.com da Milano Malpensa, Bologna, Venezia, Roma Fiumicino, Napoli e Palermo. Con la nave dai principali porti italiani www.ctn.com.tnwww.gnv.itwww.grimaldi-lines.com
Quando andare: tutte le stagioni. Preferibile primavera estate e autunno
Clima: la Tunisia ha un tipico clima temperato. In estate e nelle zone interne le temperature possono salire di molto, ma con tassi di umidità bassi.
Dove dormire: Tunisi – El Mouradi www.elmouradi.com
Cartagine – Regency Tunis Hotel www.regencytunis.com
Hammamet – Dar Mayet
Dove mangiare: Tunisi – Dar El Jeld www.dareljeld.com
Hammamet – Chez Achour
Sidi Bou Said -Dar Zarrouk – Cafè de Nappes
Fuso orario: uguale a quello italiano. In Tunisia non è adottata l’ora legale.
Documenti: passaporto con validità residua di almeno tre mesi.
Vaccini: nessuno obbligatorio
Lingua: lingua ufficiale arabo, seconda lingua ufficiale francese conosciuta da quasi tutti i tunisini. Nelle zone turistiche si parla anche l’italiano e l’inglese.
Religione: musulmana con piccole minoranze ebraiche e cristiane
Valuta: Dinaro tunisino, di cui ne è vietata l’esportazione. Si raccomanda di rispettare rigorosamente le norme locali in materia valutaria.
Elettricità: 230 v (compatibile con tutti i device italiani) negli alberghi di solito non è necessario l’adattatore.
Telefono: accordi di roaming consentono di utilizzare i cellulari italiani anche con schede prepagate
Abbigliamento: come in Italia. Consigliabile sempre un abbigliamento comodo e una felpa o una giacca a vento all’occorrenza.
Shopping: prodotti di cuoio, rame, ceramiche e tappeti.
Suggerimenti: La gastronomia tunisina è ricca di prelibatezze. Piatto principe è il cous-cous, ma degni di nota anche il brik, l’harissa e la salade tunisienne. Divini i datteri.
Linkutili: Rappresentanza diplomatica italiana a Tunisi www.ambtunisi.esteri.it
Autobus e metro www.sntri.com.tn
Testo e foto di Mimmo Torrese |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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