Dopo oltre 30 anni e alcuni tentennamenti riaprono il 10 settembre le Terme di Triponzo. 4 vasche termali, aree per trattamenti benessere personalizzati, un bar, un ristorante e un’area ipogea che unisce la cultura romana e araba per le terme: la spa prevede così di diventare punto di riferimento del wellness umbro-machigiano.
Nel cuore della Valnerina i Bagni di Triponzo, oggi Cerreto di Spoleto Terme, si sviluppano su un’area di cinque ettari interamente circondati dal bosco umbro. All’interno di questa cornice, raccolte in una lunga vasca, sgorgano 18 sorgenti di acqua termale sulfurea color verde smeraldo. Frigidarium, Tepidarium, Calidarium e l’Hammam vengono reinterpretati in chiave moderna per offrire qualità terapeutiche riconosciute sin dall’epoca romana.
Magica acqua termale
Sin dalla notte dei tempi si usava beneficiare del valore terapeutico delle acque sorgive solfuree. Riconosciuta nel 1927 proprio per le sue qualità terapeutiche, la stessa acqua ha effetti positivi sul sistema neurovegetativo, sull’apparato locomotore, sui meccanismi antiinfiammatori e sulla cute.
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La storia delle Terme di Triponzo
“Spa” dell’epoca romana, i Bagni di Triponzo vantano la menzione di Virgilio, “amnis sulfurea Nar albus acqua”, nel VII libro dell’Eneide, versi 516-517. Legata alla presenza di queste acque è la Scuola Chirurgica Preciana. Sua caratteristica fu quella di essere una scuola empirica, ovvero non sviluppatasi nell’ambito di un’università ma a partire da osservazioni di tipo empirico, mediante esperienze tramandatesi di padre in figlio fino a costituire nel tempo vere e proprie dinastie di “chirurghi”.
Nel 1862 venne eseguita sulle acque termali un’analisi chimica dal prof. Purgotti di Perugia che classificò le acque come “eroico rimedio” per problemi intestinali, urinari, artriti e per tutte le malattie della pelle.
Per sfruttare al meglio le proprietà della risorsa idrotermale, nel 1887 fu costruito un complesso termale caratterizzato da un lungo edificio con portico ma, dopo un periodo di relativo minor uso, i tentativi di rilancio delle terme furono bloccati dalla realizzazione degli impianti idroelettrici della Valnerina.
In occasione della costruzione di un canale di adduzione sotterraneo si intercettò una cavità carsica con acqua sulfurea con l’effetto di ridurre drasticamente la portata delle sorgenti presso i “Bagni”. Ciò nonostante le terme continuarono ad essere frequentate, seppur con minor affluenza, fino all’abbandono definitivo aggravato dal terremoto del 1979.
Sei anni dopo, il Comune di Cerreto di Spoleto avviò un progetto di recupero dei Bagni ma, ancora una volta, un terremoto interruppe i lavori.
Grazie alla riapertura delle Terme di Triponzo avverrà così la rinascita dei Bagni Termali e la valorizzazione di tutta l’area circostante. Gli operatori del settore turistico puntano sullo stabilimento per uno sviluppo socio-economico rilevante per il territorio della Valnerina.
Dopo anni in cui si è più volte accennato al recupero della zona termale l’attesa per la riapertura è alta. Non resta che aspettare.
Per info: Terme di Triponzo
di Ilaria De Pasqua |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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