Oltre il Taj Mahal e le infinite icone che ne fanno il luogo più magico del pianeta, l’India offre attività raffinate ed esclusive. Dai viaggi sugli sfarzosi treni, serviti come maharaj, alle partite di polo, di golf e alle gare automobilistiche sullo sfondo di antichi palazzi e fortezze. Esclusive, perché solo in India hanno questo sapore.

Esiste una modalità di viaggio molto particolare per attraversare l’India godendo dell’atmosfera millenaria che promana da ogni angolo di questo Paese, un Paese immerso in una spiritualità intrinseca, nella ricchezza di colori e stili che ancora oggi mescolano paesaggi indimenticabili a capolavori dell’arte e dell’architettura. Il treno. In India sulle rotaie che collegano Calcutta e New Delhi corrono vagoni abitati da Le mille e una notte, capaci di vivere il tempo del viaggio nello spirito di una fiaba che incanta il viaggiatore non meno dei panorami intensamente brillanti che troverete sul vostro percorso. Il treno di lusso Maharajas Express è stato lanciato nel gennaio 2010: 5 stelle e circa 800 dollari a notte, suites con bagno privato, collegamento internet tramite WiFi e televisori al plasma; un massimo di 88 passeggeri su 43 carrozze, a scelta fra cabine di lusso e suites. Sul treno sono presenti due ristoranti in cui è possibile assaggiare i saporiti piatti della tradizione indiana, ma anche cucina internazionale ammirando l’intricata e coloratissima natura indiana. E per chi abbia voglia di togliersi uno sfizio decisamente piccante non resta che sperimentare il comfort incantevole della suite presidenziale, che occupa un intero vagone fra broccati, specchi e poltrone in cui rilassarsi mentre il binario corre verso il suo destino.
Se desiderate tuffarvi alla scoperta dell’India in treno, potrete scegliere fra differenti tratte, che in quattro o otto giorni vi condurranno da Delhi a Mumbai attraverso Agra, Jaipur, Bikaner, Jodhpur, Udaipur e Balasinor, toccando luoghi magici quali Varanasi e Lucknow. Durante il viaggio si appaleseranno gioielli della cultura indiana, come il brillante candore del Taj Mahal: situato nell’India settentrionale nello stato di Uttar Pradesh e inserito nel 2007 tra le sette meraviglie del mondo moderno, il superbo mausoleo è simbolo dell’amore dell’imperatore moghul Shah Jahan per la moglie, la principessa persiana Arjumand Banu Begum, morta dando alla luce il quattordicesimo figlio del sovrano. Il Taj Mahal venne costruire nel 1632 ed è parte del patrimonio dell’umanità Unesco dal 9 dicembre 1983: non sono mai stati del tutto sfatati i dubbi riguardo all’architetto che si occupò della progettazione di questo immenso edificio, tuttavia si pensa che alla base della sua sfavillante bellezza vi sia Ustad Ahmad Lahauri, nonostante per alcuni il nome dell’autentico autore rimanga avvolto dal mistero. Definito dal Rabindranath Tagore “una lacrima di marmo sulla guancia del tempo”, per la sua costruzione furono utilizzati marmo bianco proveniente dal Rajasthan, diaspro del Punjab, turchesi del Tibet e giada cinese, usati per le decorazioni insieme agli zaffiri dello Sri Lanka e la corniola importata dall’Arabia: per il trasporto dei materiali, 12mila tonnellate di pietra, vennero impiegati oltre mille elefanti e 20mila operai con un costo pari a circa 32 milioni di rupie.
Circondati da questo suggestivo contesto, gli appassionati di sport potranno gustare attimi preziosi da dedicare all’attività preferita. Negli ultimi anni infatti, oltre ad attività dal celebre passato come il polo, l’India emerge come nuova destinazione golf: il Paese possiede oltre 200 campi da golf, situati in location di rara bellezza. L’emozione del golf è stimolata dall’estrema diversità del green, che qui può prendere forme e colori estremamente differenti a seconda dell’ambiente paesaggistico circostante, dove potrete avvistare un’esuberante fauna selvatica e sperimentare attività altrettanto millenarie come lo yoga e il sontuoso rito ayurveda nelle prestigiose spa dei golf club. Negli ultimi cinque anni, i campi da golf si sono moltiplicati: oltre alla splendida visione del Taj Mahal dal campo a nove buche del Golf Club di Agra, presso il Delhi Golf Club, nato nel 1931, potrete sperimentare un green a 18 buche dove giocare ammirando l’arenaria rossa di edifici storici quale Lal Bangla, immersi in un parco composto da oltre 200 tipi di piante e 300 diverse specie di uccelli. Alcuni green costituiscono pagine di una storia antica, come il Gulmarg Golf Club, un 6.760 metri, par 72, 18 buche fondato da Sir Neville Chamberlain nel 1891, mentre altri green sono stati progettati da celebri designer di fama internazionale fra gli anni Ottanta e i Novanta, quanto un’altra passione ha intriso la secolare calma indiana di un nuovo mito: la sfolgorante velocità dell’India Grand Prix. Il Gran Premio dell’India di Formula 1 si disputa al Buddh International Circuit in India: la prima edizione si è tenuta il 30 ottobre 2011 e al momento la Force India F1 rappresenta la sfida al futuro, atteso al varco dal 26 al 28 ottobre prossimo.
Nostalgici del passato? Sperimentate il gioco del polo: il primo club venne fondato dal generale Robert Stewart nel 1859. Considerata a buon diritto la patria del polo moderno, l’India è la perfetta location per praticare questo sport spesso sconosciuto. Chaugan era la parola con cui i persiani indicavano mazza e bastone, mentre con pulu ci si riferiva al legno col quale si fabbricavano le palle da gioco: se il fondatore della dinastia Mughal Babar contribuì alla fama di questo sport, una volta che la dinastia Mughal andò in declino il polo rischiò quasi di scomparire, ma sopravvisse in alcuni luoghi al di fuori delle città, quale Manipur, insieme a Gilgit, Chitral e Ladak, salvo poi riapparire, proprio in queste regioni, oggi centro nevralgico alla base della fortuna di questa antica disciplina.
E quando il sole tramonta si coglie al volo il nuovo passaggio di un treno: da Delhi a Bombay, Calcutta e Madras, attraverso la polvere che si solleva dal deserto fino a Shimla e ancora più in là, verso il confine dove si erge l’Himalaya orientale, alla scoperta di nuovi territori come il Rajasthan, percorso da un altro treno di lusso: il Palace on Wheels, che insieme al Royal Orient, vi riporteranno indietro nel tempo, pronti ad innamorarvi di un’India ben difficile da lasciare.
Testo di Maddalena De Bernardi
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