Louisiana Blues

New Orleans, Louisiana,
Il Mississippi River a New Orleans, Louisiana, foto di Lucio Rossi

Terra fradicia di paludi, foreste e bayou su cui è attecchito il blues e il jazz, la Louisiana è l’anima profonda degli States. La voce della resistenza culturale si snoda tra plantations, città meticce e campi di battaglia della Guerra civile americana seguendo il filo del Grande Missisippi. La capitale? Baton Rouge, ma è l’eclettica New Orleans il piatto più ricco del banchetto.

È la città in cui ogni musicista vorrebbe suonare. Almeno una volta nella vita. New Orleans è, innanzitutto la Musica, con tutti gli stereotipi di città dannata e fumosa che si porta dietro. Il jazz e il blues sono la sua quintessenza. Aleggiano per le strade, attirano, divertono i curiosi e commuovono gli appassionati. Sugli spartiti è scritta la sua storia, quella della schiavitù, della ribellione, la piaga malinconica dell’alcolismo, la rivalsa e la joie de vivre di una città che è attraversata da quel flusso conturbante di cultura creola, americana ed europea che la rende unica. Fondata dai francesi, ricostruita dagli spagnoli, vissuta come prigione dagli schiavi africani, colorata dagli ispanici del vicino Sudamerica e infine abitata dai caucasici statunitensi, ha un centro antico permeato dallo stile spagnolo e un circondario naturale spettacolare costituito dalle terre della cultura cajun, condensato di origine franco-africana. Dall’animismo africano della religione voodoo, cui è stato dedicato l’Historic Voodoo Museum, alle sfrenate tradizioni del Mardi Gras e del Carnevale di derivazione caraibica, New Orleans offre una molteplicità di manifestazioni folcloristiche tra le più affascinanti dell’intero nord America. Ma l’aria carnascialesca si avverte tutto l’anno a Bourbon Street, arteria principale del quartiere francese, nota per i jazz club e i locali dove ascoltare musica. E dato che fare una selezioni dei migliori spot può essere un esercizio complicato, basta partire da un dato concreto: il Preservation Hall è il posto migliore della città, dal 1961 questa associazione culturale ha la missione di preservare il jazz tradizionale di New Orleans e senza dubbio è il posto dove vedere in azione le migliori band di Big Easy (uno dei tanti nomignoli con cui viene definita New Orleans). 

Louisiana, United States of America
LSU Museum of Arts a Baton Rouge, Louisiana, foto di Lucio Rossi

 

Bar e locali spuntano come funghi nel Vieux Carrè, il Quartiere francese, preso d’assalto da quel serpentone di turisti che si riversano speranzosi nella City That Care Forgot, ingozzandosi di gumbo e sorseggiando un’America languida. D‘altra parte, questo è uno dei pochi posti del civile Nuovo Continente dove è permesso bivaccare in strada consumando alcolici e lasciandosi persino andare ad altre perdizioni. E se la musica detta la melodia, il cibo stabilisce il ritmo. Il tempo nella Crescent City non si misura in ore e giorni, ma con i pasti. Mangiare a New Orleans, è un’esperienza culinaria che abbraccia un’ampia gamma di cucine. Dalla cajun e creola alla soul a quella più contemporanea di ispirazione francese. Lo street food è il piatto pop, come una performance improvvisata per strada o nella centrale Jakson Square, ma l’alta cucina, con chef stellati che imbandiscono ineguagliabili sinfonie di sapori, tocca note inarrivabili.

New Orleans, Louisiana
Un tram in Canal Street a New Orleans, Louisiana, foto di Lucio Rossi

Merita la sosta l’antico Cafè du Monde non fosse altro per testare la veridicità attorno alla bontà dei leggendari beignet  fritti, addentati alzando polveroni di zucchero a velo. Buoni, buonissimi.

E gli hipster? Si aggirano nella zona portuale di The Warehouse conosciuta come Arts District, un quartiere eclettico noto per essere anche la SoHo del sud, mentre in Magazine Street gallerie d’arte, ristoranti stellati, negozi chic fanno capolino tra le ville vittoriane.

A far capire che questa è una città di passaggio, un porto da cui si arriva o si parte, ci sono la Natchez e la American Queen, i classici battelli a pale che solcano il Mississippi. Un dejavu, penseranno in molti, ma la crociera a bordo di uno di questi classici è un modo per entrare in contatto con la vera natura della città e del grande fiume e scoprire quanto le loro sorti siano intrecciate.

New Orleans, Louisiana
Lungo il Mississippi River, New Orleans, Louisiana, foto di Lucio Rossi

E se New Orleans è la capitale morale della Louisiana, anche Baton Rouge, la capitale amministrativa, vale una visita. Votata come una delle South’s Best Foodie Cities offre occasioni imperdibili per conoscere la cultura e la storia dello stato. Tappa obbligata il Louisiana State University Museum of Art, lo Shaw Center for the Arts e il Louisiana Arts and Science Museum. Per finire sul rooftop del museo da dove lo sguardo spazia sul placido scorrere del Mississippi. La Great River Road tra New Orleans e Baton Rouge un tempo era costellata di plantation e di chilometri di fattorie a perdita d’occhio. Opulente magioni regnavano sui territori, circondate da capanne per gli schiavi neri ed altri edifici. Solo poche di queste plantation esistono ancora, e molte sono aperte al pubblico, come la Magnolia Mound Plantation, risalente al 1791.

Louisiana,
River Road African Museum a Donaldsonville, Louisiana, foto di Lucio Rossi

Quasi a metà strada, Donaldsonville ai più suonerà sconosciuta. In realtà merita una sosta perché nel 1830 fu capitale della Louisiana e ancora conserva edifici storici di un certo pregio, ma  soprattutto per il River Road African American Museum, un piccolo museo molto suggestivo in cui si concentra la tragica storia dei neri americani durante la schiavitù. Poi c’è quella struggente Highway 61 a portarti fuori la città, tra piantagioni, paludi, fango, serpenti e zanzare, in un trip musicale che accompagna il sound del grande fiume, a cui il Nobel Bob Dylan, in tempi non sospetti, dedicò un album riconosciuto come pietra miliare della storia della musica. Infine, nella contea di Terrebonne, nei pressi di Houma, ci si imbarca per il più classico degli swamp tour e si galleggia nelle acque scure accompagnati dagli alti cipressi vestiti dal muschio spagnolo che pende dai rami come lunghe barbe (in realtà si tratta di una pianta della famiglia delle Bromeliacee, la Tillandsia Usnoides). Si serpeggia lentamente tra i bayou del grande Delta, attraversando canali e isole abitate da alligatori e aquile di mare. E a boccate di armonica blues si ristorano le fauci affamate e gli spiriti in cerca di pace.

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Testo e foto di Lucio Rossi |Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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INFO UTILI

 

Informazioni

troverete tutte le informazioni utili sui siti ufficiali di  www.LouisianaTravel.com; www.neworleanscvb.comwww.travelsouthusa.com
Per materiale e informazioni in italiano consultare il sito di Visit USA Association Italy

Come arrivare

Il principale aeroporto della Louisiana è il Luis Armstrong International Airport di New Orleans, servito da tutte le più importanti rotte continentali e collegato anche ad alcune capitali europee, in particolare Amsterdam. Sono numerosissime le autostrade interstatali, che consentono di raggiungere tutti gli stati confinanti in brevissimo tempo, ma molto efficiente è anche il trasporto ferroviario. Gli spostamenti fluviali lungo il corso del Mississippi costituiscono un sistema di trasporto molto attivo

Quando andare

Il clima di New Orleans è influenzato dalla sua latitudine subtropicale e dalla sua vicinanza al Golfo del Messico, quindi per quasi tutto l’anno è caldo e umido. Il momento migliore per visitare la città è da febbraio ad aprile, quando il tempo più favorevole coincide con i due eventi più spettacolari di New Orleans, il Mardi Gras e la Jazz Fest.

Documenti

Passaporto elettronico e autorizzazione ESTA da richiedere via internet al sito dedicato. L’autorizzazione costa 14 dollari e va ottenuta prima di partire e portata con sé al momento del check-in in aeroporto. Dal 1 aprile 2016 non è più possibile viaggiare con il Visa Waiver Program senza essere muniti di passaporto elettronico, anche se già in possesso dell’autorizzazione ESTA.
E’ necessario pertanto richiedere un passaporto elettronico nuovo e una nuova autorizzazione ESTA o richiedere il visto non immigrante.

Lingua

Americano, che è un inglese modificato da molti termini in slang. In generale meno formale dell’inglese.

Religione

28% cattolici, 51,4% protestanti, 3% altri riti cristiani, 4,5%  altre religioni. In Louisiana vengono ancora praticati riti voodoo

Valuta

Dollaro americano.

Elettricità 110V. Necessario un adattatore.

Abbigliamento

Nel periodo estivo, è consigliabile portare dei vestiti leggeri e qualcosa per proteggervi dal sole. Portate un maglione per le serate più fresche. In ogni stagione è utile un impermeabile.

Telefono

Alcuni operatori telefonici italiani permettono di chiamare dagli Usa con sim italiana a una tariffa flat giornaliera con inclusi minuti, sms e traffico internet. Si consiglia di contattare il proprio operatore mobile.

Suggerimenti: Per ripercorrere la storia della schiavitù lungo il Mississippi visitate il River Road African-American Museum a Donaldsonville.
Se siete da queste parti un giro tra le paludi è un’esperienza da non perdere, potete dirigervi a Gibson, nel Black Bayou, e mettervi nelle mani del Capitano Billy Gaston.

 

 

 

 

 

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