Più che un arazzo vero e proprio si tratta di un tessuto ricamato – delle pezze cucite assieme – noto come Arazzo della Regina Matilde (Reine Mathilde) moglie questa di Guglielmo il Conquistatore (William the Conqueror). La regina, con le sue dame di compagnia, avrebbe confezionato in Francia questo composito tessuto, noto infatti come Telle du Conquest (Tela della Conquista). La conquista raccontata è quella normanna dell’Inghilterra, avvenuta nell’anno 1066 con la battaglia di Hastings. L’Arazzo è stato realizzato in Normandia o in Inghilterra nella seconda metà dell’XI secolo. Una seconda attribuzione, infatti, suffragata da un’analisi scientifica effettuata nel XX secolo, racconta come la tela, commissionata dal fratellastro di Guglielmo il Conquistatore, vescovo Oddone (Odo) sia stata eseguita in Inghilterra. L’arazzo descrive per immagini gli avvenimenti salienti della conquista, anche se molti dei fatti riportati sono precedenti l’invasione e gli scontri bellici veri e propri. La sala che accoglie l’arazzo, nel Musée de la Tapisserie de Bayeux, in Normandia, si presenta buia sulle pareti che accolgono questa vera e propria opera d’arte, illuminata sapientemente da luci che focalizzano gli avvenimenti illustrati, dando loro un rilievo assoluto e quindi pienamente godibile dai visitatori. Si tratta di un ‘panno’ continuo e ricamato, lungo complessivamente 70 metri e alto 50 centimetri. Il ‘racconto su tela’ di Bayeux è vecchio di quasi mille anni e questo appare come miracoloso per le misure inusuali che presenta, per la squisita fattura, per la freschezza dei colori impiegati. In altre parole: un capolavoro assoluto. Sono una cinquantina le scene che lo compongono; la base è un tessuto di lino grezzo e i ‘disegni’ sono stati ottenuti, sicuramente da mani esperte, con filati di lana colorati.
La scena più importante si sviluppa verso la fine del primo terzo dell’arazzo: Aroldo (Harold) il favorito della frazione anglosassone, presta solenne giuramento davanti a Guglielmo garantendo di riconoscerlo come re legittimo dopo la morte di Edoardo. Aroldo pone la sua mano destra su un reliquiario e la sinistra sull’altare. Guglielmo siede in trono con la spada in posa da signore e riceve l’investitura. Sopra la scena si può leggere l’iscrizione: ‘Harold sacramentum fecit Willelmo duci’. Al di sopra della scena solenne, appare il re degli animali, il leone, come a indicare il futuro regno di Guglielmo. Poco dopo Aroldo si fa incoronare re degli anglosassoni. Alcuni astrologi annunciano l’apparizione di una cometa (la cometa di Halley, osservata nell’aprile 1066) evidente segno di sventura. Ecco allora che la flotta di Guglielmo attraversa il canale della Manica e sbarca sulla costa inglese. Il Conquistatore ha già indossato la sua vistosa armatura da cavaliere, con maglia di ferro, elmo e stivali con speroni. Ritto sul cavallo corre al combattimento. I nemici ruzzolano con le membra e le teste spezzate nei bordi inferiori del disegno. La battaglia è vinta e Aroldo viene colpito da una freccia fra gli occhi. Un cavaliere normanno accorre e lo finisce con la spada. Le rappresentazioni dell’arazzo sono di inestimabile valore per la conoscenza della vita dell’epoca.
Vi figurano scene di costruzione di castelli e navi; mostrano come vestissero i militari: con una tunica rinforzata da anelli metallici e non una cotta di maglia come si è a lungo ritenuto. Il combattimento avveniva a mani nude mentre le fonti scritte del tempo parlavano di soldati quasi sempre muniti di guanti. Ancora; l’acconciatura dei capelli: gli inglesi portavano capelli corti su tutto il capo, mentre i normanni avevano la nuca e la base del cranio rasati. L’arazzo mostra anche le principali armi offensive: una spada abbastanza lunga; una lancia utilizzata per lo più come giavellotto; una grande scure tenuta a due mani, peculiare questa dell’esercito inglese; un piccolo arco riservato ai fanti normanni; una pesante sella fortemente cinghiata in grado di tenere solidamente chi cavalca il destriero e anche l’uso generalizzato degli speroni che conferiscono ai cavalieri normanni una notevole stabilità, mentre gli Inglesi combattono a piedi.
Le cariche della cavalleria pesante, ben raffigurate nell’arazzo, sono state uno degli elementi decisivi della vittoria normanna. Quanto alle armi di difesa, vengono raffigurati l’elmo conico con nasale metallico, lo scudo allungato a forma di mandorla e una sorta di corazza indossata da fanti e cavalieri. Non solo armi e scene di guerra. La tela di Bayeux riporta molte scene di vita quotidiana: cene, ricevimenti principeschi, un’incoronazione inglese, una scena di sepoltura, il carico di una flotta con armi e approvvigionamenti, scene di viaggio e perfino la caccia col falcone, sport molto apprezzato da Aroldo (Harold); lo sconfitto.
del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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