Percorrere una delle sette strade del vino di Cipro è il modo migliore per entrare in contatto con una delle più antiche e radicate tradizioni dell’isola. Recenti scavi archeologici infatti hanno confermato che la cultura della vite risale almeno a cinque mila anni fa quando coloni provenienti dal continente giunsero a Cipro con i loro vitigni per garantirsi una produzione del divino nettare ininterrotta. Letterati del passato lodano sovente nelle proprie opere la bontà dell’arte vinicola cipriota e nei mosaici vengono spesso riprodotte scene aventi come protagonisti Dioniso, il dio del vino appunto, o Icarios il primo mortale a cui venne insegnato dalla divinità come produrlo, come è possibile ancora oggi ammirare all’interno dell’area archeologica diPaphos.
Lasciandosi alle spalle la bellissima costa ed iniziando ad inerpicarsi tra le stradine tortuose della campagna cipriota ci si ritrova nel bel mezzo del regno delle coltivazioni di vite curate con costanza in ogni periodo dell’anno secondo tecniche di lavorazione rimaste invariate nei secoli. Vigneti allevolte di dimensioni esigue appartenenti a piccoli produttori locali che portano avanti questa antica tradizione con l’ausilio di asini e buoi. Percorsi autentici che permettono di entrare in contatto con la gente del luogo e di scoprire villaggi montani e monasteri pieni di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato come nei paesi di Kathikas,Pano Panagia,Vouni eStratos, compresi all’interno del distretto di Paphos, in cui sostare per una piacevole degustazione all’interno di una delle tante cantine locali per poi proseguire alla scoperta di Chrysorrogiatissa, monastero bizantino di straordinaria bellezza nelle cui vicinanze è conservato il più vecchio impianto di vinificazione della regione.
Un secondo imperdibile itinerario conduce all’interno del territorio bucolico dei Monti Trodos, lontano dalle folle e dalla frenesia. Omodos è il villaggi principale e più caratteristico dei dintorni, attraversato da piccole strade in pietra e composto da abitazioni tradizionali. L’antica pressa per il vino ed il monastero di Santa Croce sono i punti di maggior interesse, oltre naturalmente alle numerose enoteche e taverne in cui far sosta per un corroborante sorso di vino.
Oggi Cipro è famosa per la produzione di vini bianchi, rossi ed anche rosati ricavati dai vitigni autoctoni di Mavroe Xynisterima la sua storia è indissolubilmente legata alla Commandaria, il vino dei Crociati, dolce e passito. Da un’esigenza puramente pratica legata alla facilità di conservazione e quindi alla minor deperibilità si arrivò intorno all’XI secolo ad identificare tutti i vini dolci ciprioti sotto questa etichetta.Ancora oggi la Commandaria è il vino più famoso dell’isola e quello a denominazione d’origine più antico del mondo, prodotto da uve lasciate essiccare al sole e vendemmiato tardivamente per accrescere il contenuto di zucchero. Una sola regione di Cipro ha le caratteristiche idonee alla produzione di questo nettare: si tratta dei villaggi sui pendii meridionali dei Monti Trodos. Avvicinandosi nuovamente alla costa, attraverso un percorso che si snoda tra i novecento ed i cinquecento metri sul livello del mare, si incontrano in rapida successione quattordici piccoli centri urbani attorniati da una lussureggiante vegetazione e da vitigni che non vengono irrigati per conferire al famoso passito un aroma ed un sapore unici. Il castello di Kolossi racchiude tra le sue possenti mura le antiche storie dei Crociati ed è tra i monumenti più significativi della zona insieme al Museo del Vino di Erimiin cui è possibile aggirarsi tra antiche giare e calici medioevali per ripercorrere- anche grazie a moderni supporti audiovisivi- la lunga storia del vino di Cipro.
Ogni stagione è buona per andare alla scoperta di questa bellissima isola, culla della tradizione enologica del Mediterraneo, e in ogni momento dell’anno, attraverso il vino, è possibile godere appieno dell’autentico sapore di Cipro.
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Testo di Serena Borghesi-www.viaggi-nel-tempo.com Foto di Serena Borghesi e Franco Cappellari |Riproduzione riservata © LatidudesLife
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