E’ il momento di puntare la bussola verso la Norvegia dove, nella lunga Notte Polare, nei mesi in cui il sole scompare totalmente oltre l’orizzonte, siamo nel pieno della stagione delle aurore boreali, l’ottava meraviglia del pianeta secondo Ada Grilli, ricercatrice di Scienze Polari all’università di Siena. L’aurora boreale, la Diva come la chiamano i norvegesi, la signora della luce danzante tocca le corde del cuore e i neuroni del cervello, provoca stupore, sovreccitazione incredulità e senso di fusione con l’universo. Gli astronomi spiegano il fenomeno come tempeste magnetiche solari che sospingono nel cosmo folate di particelle energetiche tingendo di verde, rosso e viola le notti artiche. Nei fatti, si delineano all’improvviso come spirali, fasci di luce, trecce e giostre danzanti. Un fenomeno che in tutta la Scandinavia alimenta leggende (per gli inuit è la danza dei bambini morti, mentre i finlandesi raccontano la leggenda di una volpe che emana scintille con la coda) e safari fotografici.
Tromsø, nel nord della Norvegia, è il posto ideale per osservare il maestoso fenomeno dell’aurora boreale. A Tromsø, la visione di un’aurora, è quasi garantita. Merito dell’aria purissima, della mancanza di inquinamento luminoso e dell’aria secca, la più secca del Paese. Con 160 euro Aurora Adventure Tour (www. creativevacations.no/aurora-adventure-tour/) organizza delle serate speciali alla ricerca dell’aurora boreale fra i boschi che si adagiano sui fiordi -Grotfjordvafen ad esempio è un’ottima postazione molto suggestiva – e fornisce anche il supporto di un fotografo professionista per l’uso della macchina fotografica in modo che tutti siano in grado di catturare quei fragili raggi colorati che danzano nel cielo. L’escursione comincia intorno alle 18 e dura anche otto ore: vengono forniti indumenti termici e cibo caldo per trascorre la notte sulla neve in attesa della Diva della luce.
Se non volete farvi mancar niente prenotate anche un dog sledding. Vivrete una grande avventura: un’escursione con la slitta trainata dai cani, Partenza dal centro di Tromsø e trasferimento a Camp Tamok. Dopo esservi “imbaccuccati” per bene con l’abbigliamento fornito, lasciatevi trainare dagli energici husky durante un tour di un’ora che regala viste impressionanti sulle montagne circostanti ed il mare. Non dimenticatevi di guardare il cielo, se non ci sono nuvole, l’Aurora Boreale potrebbe apparire da un momento all’altro.Al termine dell’escursione , cena a base di zuppa di salmone e dolce in una tenda Sami. Infine non si può andare in Norvegia senza partecipare a un Whalesafari per vedere orche assassine, megattere e delfini che giocano fra le onde all’ora del pranzo mentre si nutrono di aringhe (www.whalesafari.no/?page id=4492&lang=en)
Ma tutte queste escursioni non precludono una visita a Tromsø, una città moderna nella regione artica dove natura e cultura vanno di pari passo. Qui si può anche visitare un acquario, e diversi musei, oltre al giardino botanico più a nord del mondo. Tromsø si trova a 350 kilometri a nord del Circolo Polare Artico ed è la più grande città della Norvegia del nord. E’ sicuramente una destinazione molto popolare per coloro che vogliono vedere l’aurora boreale, nella stagione che va da settembre a marzo. Tra le altre cose, Tromsø ospita il Festival Internazionale del Cinema e il Festival Northern Light, due manifestazioni che attirano visitatori da tutto il mondo. E il primo appuntamento da segnare sull’agenda è il 6 febbraio, giorno nazionale del popolo Sami: in pieno centro, lungo l’arteria principale, la Reinkapploring, una folcloristica corsa delle renne coi Sami sugli sci che si fanno trainare, è un’occasione di festa per tutti. La città , definita “La Parigi del Nord” dai romantici viaggiatori dell’800,è nota per la vivace vita notturna e la scelta di ristoranti specializzati negli ingredienti freschi della regione artica: carpaccio di balena, gamberetti freschissimi, il king crac, l’inossidabile salmone e il merluzzo sono i protagonisti delle ricette locali. La storia ci insegna che Tromsø fu fondata nel 1794 con 80 abitanti, tutti pescatori, ma i primi insediamenti umani in questa zona risalgono a migliaia di anni fa. Tromsø divenne ben presto il centro per i finimenti nella regione artica, e agli inizi del 1900 fu il punto di partenza per le spedizioni verso l’Artico. Da qui il suo soprannome: “Porta sull’Artico”. E per tutta la storia delle spedizioni artiche, il Museo Polare è un’incredibile fonte di informazioni e curiosità. Due edifici da non perdere: la biblioteca pubblica con un design particolare e la cattedrale artica costruita nel 1965 su progetto dell’architetto Jang Inge Honu. E se volete una chicca andare sulla via centrale nel pub Stazione. Il treno qui non c’è ma la stazione sì e il personale indossa abiti da ferroviere. Ci sono anche gli annunci: il treno è in ritardo per renne sui binari. La birra artigianale Mack va giù che è una delizia. www.visisttromso.no; www.nordnorge.com; www,visitnorway.it
Testo di Graziella Leporati |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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