In questo mese di maggio sono 375 le candeline da mettere sulla torta della metropoli québécoise, e le iniziative per festeggiare degnamente l’evento sono già partite. Fino a dicembre ci sarà un ricco programma di eventi, ma è con i primi caldi dopo il freddo inverno che i monrealesi preferiscono dar sfogo a tutta la loro proverbiale voglia di vivere e divertirsi. Quindi le strade, le piazze, i docks e i ponti sul San Lorenzo diventano lo stage più gettonato per fare festa e manifestare tutto l’amore per la città.
La città è orgogliosa di essere stata il luogo in cui venne firmato il primo trattato di pace con le popolazioni autoctone del continente americano. Il 3 giugno si tiene la cerimonia Sagabone, e per celebrare il patto fra coloni e 40 tribù del Canada Orientale siglato nel 1701 viene esposto l’originale calumet della grande pace con la partecipazione di rappresentanti di molte nazioni indiane, dignitari, religiosi, popolo in festa. Sagabone simboleggia il risveglio del castoro dopo il lungo inverno; un momento dedicato alla terra madre, di riconciliazione, per vivere insieme, con gioia e in armonia per almeno altri 375 anni. Presso il giardino botanico, a cura dell’associazione Kina8at.
Con inizio il 17 maggio e fino al 2 settembre, nel vecchio porto della città presso il Quai King Edward, Montréal Avudo è un fantasioso omaggio al San Lorenzo. Enormi proiezioni si integrano con musica e giochi d’acqua sfruttando lo sfondo di edifici, installazioni e il letto del fiume. Una poetica performance multimediale ispirata alla storia di Montréal, pescando in immagini d’archivio, documenti originali e utilizzando figure e animazioni 3D. L’idea nasce dalla fervida immaginazione della Compagnia Finzi Pasca, maestri di arte circense, teatro, scenografia.
Sempre suoni e luci costituiscono il tessuto dell’installazione visiva AURA, aperta il 21 marzo e replicata fino al 30 settembre nella Basilica di Notre-Dame. La grande cattedrale si anima di movimenti con articolate proiezioni luminose che invitano ad entrare nel cuore più profondo dell’edificio seguendo un percorso mistico molto suggestivo, impreziosito da una colonna sonora originale.
Per chi non lo sapesse la storia del Québec è anche legata al Country. Nel ripercorrere gli oltre tre secoli di vita di Montréal era doveroso un tributo al genere musicale attuale dalle radici più antiche, partendo dalla colonizzazione ai giorni nostri. Così dal 28 febbraio al 28 luglio ogni venerdì sera al Bistro Le Ste-Cath vanno in scena concerti secondo un fil rouge evocativo che esalta l’importanza del Country nel quartiere popolare di Hochelaga-Maisonneuve. Solo un preludio al festival che si terrà il 4, 5 e 7 agosto.
Il clou degli eventi celebrativi open air si avrà però in luglio, quando per l’intero mese 60 fra i migliori gruppi di teatro di strada del mondo trasformeranno il cuore della città in un palcoscenico semovente. Centinaia di artisti provenienti da Francia, Spagna, Australia, Inghilterra, Olanda, Canada, si esibiranno in oltre 800 show. Attori, clown, giocolieri si daranno il cambio per uno spettacolo grandioso senza paragoni in Nord America. Che cosa attendersi di meno dalla culla del Cirque du Soleil?
Testo di Gianfranco Podestà | Riproduzione riservata Latitudeslife.com
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