Viaggi d’autore è l’appuntamento editoriale, a cura di Anna Maspero e degli autori di guide specializzati nelle diverse destinazioni, che nasce dalla collaborazione di Latitudes con l’editore Polaris, la “stella guida del viaggiatore” dal 1989. Da oltre 20 anni pubblica guide che si leggono come dei veri e propri libri, capaci di raccontare, incuriosire ed emozionare. Polaris è anche narrativa di viaggio e saggistica, con una serie di collane prestigiose per venire incontro a esigenze diverse e specifiche: “Le Stelle”, “Per le Vie del Mondo”, “Percorsi e Culture”, “Libri Fotografici” e “Polaris Romanzi”. Grandi viaggiatori, reporter, giornalisti e scrittori, tutti viaggiatori per vocazione, sono gli autori d’eccezione che vi condurranno su Latitudes alla scoperta di paesi e luoghi straordinari.
Perché visitare la Bretagna di Dario Giardi
Cos’è la Bretagna? Potrei presentarla come la Terra dove vive bene chi ancora si ciba di sogni; dove tutti i colori mostrano le loro varie gradazioni. Ma non so se questo renderebbe davvero lo spirito delle emozioni che è capace di suscitare nell’animo di chiunque l’abbia conosciuta.C’è il verde intenso delle vallate e poi il blu dell’oceano. Si assaporano continuamente le due anime della Bretagna: l’Armorica (il paese del mare) e l’Argot (il paese delle foreste). La Bretagna dell’Oceano e la Bretagna della Terra. Due universi, due civiltà, quella dei marinai e quella dei contadini.
In un Paese ricco di leggende e dove la natura è ancora così forte e presente, è molto facile lasciarsi andare con la fantasia e immaginare di essere un gabbiano che spazia oltre la costa e si libra nel plumbeo cielo. Mi ritrovo, in un attimo, a seguire le correnti d’aria e penetrare nell’interno del territorio… oltre quelle dense nubi nere, verso scogliere scolpite, vallate fiorite, su gente silenziosa e rude ma cordiale e ospitale. Il loro sguardo è sincero. Continuo a volare su quell’oceano immenso. Intorno a me solo un senso di tranquillità resa viva da improvvisi rimbombi lontani di una forte burrasca! Vedo animarsi gli scogli sparsi tra mare e terra; riconosco gli alti fari che tagliano l’orizzonte, le insenature che feriscono le belle vallate; godo delle variopinte casette rallegrate da fiori e della scia spumosa delle navi che taglia l’oceano. Noto il sudore da lavoro dei pescatori, seguo il canto dei raccoglitori di ostriche di Cancale. Quelle note che si espandono nell’aria mi ammaliano e mi costringono a volare seguendo il loro ritmo. Su, sempre più su, in quello spazio infinito vedo le verdi macchie di boschi antichi, le chiese, i villaggi raggruppati. Penetro in ogni casa e ascolto le storie che i vecchi raccontano. Fate, demoni, cavalieri… una storia infinita che è vera come vero è il mio volare, il mio respirare quel mondo che sento vivo. Discendo leggero come piuma e siedo ad ascoltare e palpito per gli amori, i tradimenti, le gesta eroiche dei tempi passati. Sto sognando? Forse, ma è proprio in Bretagna che il Sogno è Vita, parafrasando l’opera teatrale di Calderón De La Barca “La Vita è Sogno”.
La Bretagna mi ha stregato. Ne ho colto la sensazione di libertà e le sarò sempre grato, per avermi fatto comprendere pienamente l’idea del “viaggio”. Un viaggio che non è solo turismo ma un percorso interiore che ci riporta alle cose semplici del vivere quotidiano. Io in Bretagna ci torno, perché sento che mi ha scelto… e come dice un’antica poesia bretone: “a coloro che sceglierà, non basterà visitare la Bretagna. Dovranno lasciarla sognando di viverci, con l’orecchio attaccato al buco di una conchiglia che mormora. E il suo richiamo sarà come quello di un chiostro dal muro aperto verso il largo: il mare, il vento, il cielo, la nuda terra e poi niente. Questa è una provincia dell’anima”.
Allora: “Kenavo!”, ossia arrivederci, in bretone naturalmente!
Sei luoghi da non perdere
1. Costa di granito rosa

2. Saint Malò

3. Cap Fréhel e Fort La Latte

4. Huelgoat

5. Pont Aven

6. Locronan

4 Itinerari
Per non perdersi nulla tra malinconiche nebbie e boschi misteriosi o accecati dalla luce quasi irreale in cui è immersa la costa battuta dai venti, propongo 4 itinerari di 4 giorni ciascuno. Tra corsari, pirati e antichi esploratori, in un piacevole vagabondare tra Armorica e Argot, nel paese del mare e quello delle foreste. Il mare che offre miraggi nella foschia, voci dalle sue profondità, sentieri solitari e coste che hanno visto scomparire barche e vascelli; perdersi nella landa pervasa da fate e gnomi, tutto questo in uno scenario incomparabile con menhir e dolmen disseminati ovunque a indicare il cammino; città inghiottite dalle onde, coste di granito che dal rosa passano al grigio e un mare sempre incerto tra il blu tempestoso e il verde luminoso.
1. Itinerario naturalistico alla “fine della terra”: Isole, penisole e promontori
Nessun altro luogo, come quello della Bretagna, presenta così tanti “capi”, “punte” e promontori che guardano al largo, misurando le maree come se fossero attenti al livello e all’umore delle acque. Spiagge di sabbia, scogliere, baie interrate, rocce isolate, isole battute dai venti e ovunque le luci sul mare dei fari.

2. Itinerario leggendario: sulle tracce di Mago Merlino e Re Artù
L’Argoat è il paese delle foreste e dei fiumi. Un modo particolare per visitare e conoscere la Bretagna dell’interno è quello di mettersi sulle orme di re Artù e mago Merlino, di Viviana e Lancillotto, lasciandosi avviluppare dalle numerose leggende legate a questa terra, tra stagni fatati, villaggi fuori dal tempo, castelli e misteriosi cerchi di pietra.

3. Itinerario romantico: lungo i canali, sulle tracce degli impressionisti
La scoperta dell’interno della Bretagna è un poema già di per sé. Tra mare e terra la sua vasta rete di fiumi e canali navigabili vi offre un ampio ventaglio di itinerari. È proprio navigando lungo questi canali che la Bretagna offre alcuni tra i suoi panorami migliori, sia per i percorsi disseminati di castelli incomparabili sia per l’emozione che l’attraversamento della prima chiusa può provocare.

4. Itinerario lungo l’Armorica: il paese del mare e delle tradizioni marinare
L’Armorica, il paese del mare, con la sua identità così particolare, le sue risorse specifiche e le sue vecchie tradizioni marinare. Il percorso lungo l’Armorica potrebbe essere accompagnato parallelamente dalla strada dei fari.

Quando andare
Il periodo migliore per visitare la Regione è in primavera, quando le scogliere sono in fiore e subito prima o subito dopo la stagione turistica estiva: giugno e settembre i mesi ideali. A fine settembre, in particolare, le lunghe maree autunnali creano paesaggi di una bellezza sconvolgente.
Le impressioni di un viaggio in Bretagna di Federico Formignani, Columnist di Latitudes
Bibliografia
Rak Forde– Megan delle scogliere, Longanesi.
Lorraine Fouchet– Il battello del mattino, Garzanti
Jack Kerouac– Satori a Parigi, Mondatori.
Pierre Loti– Pescatori d’Islanda, Salani.
Bernard Simiot– Saga dei signori di Saint Malò, Rusconi.
Mary Wesley– Una vita sensata, Longanesi.
Marion Zimmer Bradley– Le nebbie di Avalon, Tea.
Dario Giardi– La ragazza del faro, Leone editore.
Filmografia
Le vacanze di Monsieur Hulotdi Jacques Tati
Tess di Roman Polanski
La cérémonie di Claude Chabrol
Il colore della menzogna di Claude Chabrol
Ufficio turismo
Sul sito http://www.bretagna-vacanze.com/ sono presenti gli indirizzi e i recapiti di tutti gli uffici del turismo della Regione, suddivisi per città.
Dario Giardi, scrittore, fotografo e musicista, è laureato con lode presso l’Università Luiss di Roma. Si è specializzato in Economia e Management Ambientale conseguendo un master presso l’Università Bocconi di Milano ed un Dottorato di ricerca sui cambiamenti climatici presso l’Università di Lugano. Studioso dell’arte celtica, etrusca e romana ed appassionato di mitologia ed archeologia misteriosa, collabora con riviste ed associazioni di settore.Per Polaris ha pubblicato le guide turistiche Bretagna: natura, arte, poesia e mistero tra oceano e cielo e Roma misteri e itinerari insoliti, quest’ultimo scritto con Francesca Brocchetta.
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