John Fitzgerald Kennedy, 100 anni dalla nascita

L'interno della JFK Library and Museum ©Lucio Rossi
L’interno della JFK Library and Museum ©Lucio Rossi

Perdona i nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.  Dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona.  Più grande è l’impresa più grande è l’errore. Io sono un idealista senza illusioni.  Il massimo della stupidità si raggiunge non tanto ingannando gli altri ma se stessi, sapendolo. Siamo legati all’oceano. E quando torniamo al mare, sia per navigarci che per guardarlo, torniamo da dove siamo venuti. E last but non least,  Non chiedete cosa l’America possa fare per voi: chiedetevi cosa potete fare voi per l’America

Sono solo alcune delle migliaia di frasi pronunciate da John Fitzgerald Kennedy, un mito, un’icona a stelle e a strisce di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. E per chi l’ha amato, l’ha apprezzato, l’ha seguito nel suo mandato presidenziale e ha pianto quando è stato assassinato, non c’è niente di meglio che un viaggio in Massachusetts sulle tracce del 35esimo Presidente degli Stati Uniti. La tappa principe è Boston, anche se poi non potrà mancare un salto a Cape Cod. 

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Ma quando il turista,  che non si è perso un film o un documentario sui Kennedy, atterra nell’”Atene d’America” da dove comincia il suo tour sulle orme di Kennedy? Sicuramente dal John F. Kennedy National Historic Site (83 Beals Street Brookline ), casa natale del 35° Presidente. Lo storico edificio è una tipica abitazione in legno del 1909, color azzurro polvere, di due piani più la mansarda e nove camere, costruita nel 1909, dove Joseph P. e Rose Fitzgerald Kennedy andarono ad abitare subito dopo il loro matrimonio nel 1914. Qui sono nati  i primi tre figli, compreso il secondogenito John F. Kennedy alle 3 del pomeriggio del 29 maggio 1917. Nel 1967 la madre del presidente ha poi restaurato la struttura (oggi visitabile) includendo il letto nel quale era nato JFK, la sua culla di vimini ed il pianoforte dove da bambino aveva preso le prime lezioni di musica.  Nella cameretta ci sono ancora Teddy l’orsetto di peluche, la seggiolina a dondolo e i libri che i tre fratellini sfogliavano.

Da qui si cammina fino alla Kennedy Family Home 51 Abbottsford Road, oggi casa privata non aperta al pubblico: Joseph e Rose Fitzgerald Kennedy traslocarono con la famiglia  in questa casa più spaziosa, accanto all’angolo nord orientale delle Abbottsford e Naples Road nel 1920.  Gli altri figli, Eunice, Patricia e Robert nacquero in questa casa che risale al 1897.  Il walking bostoniano porta poi il turista alla St. Aidan’s Church 201 Freeman Street, dove il primo presidente cattolico irlandese degli Stati Uniti fu battezzato il 19 Giungo 1917 nella Saint Aidan’s Roman Catholic Church, situata a soli pochi passi dalle due case dove la famiglia  Kennedy visse. Casa, chiesa, ma la scuola dove il presidente in erba ha imparato a leggere e a scrivere? Basta arrivare alla Edward Devotion School 345 Harvard Street.  JFK, infatti, ha frequentato la Edward Devotion Elementary School, una scuola pubblica di Brookline; dall’asilo nel 1921 fino alla terza elementare. La porzione centrale della scuola è l’unica rimasta dall’epoca di John F. Kennedy.

Il Rose Kennedy Greenway a Boston
Il Rose Kennedy Greenway a Boston

Boston parla dei Kennedy e di John in particolare, quasi in ogni angolo. Una sosta nel tour attraverso gli edifici storici porta, manco a dirlo ancora ai Kennedy, e precisamente alla Rose Fitzgerald Kennedy Greenway un parco lineare urbano che ingloba numerosi quartieri a Boston. E’ formata da giardini, passeggiate, piazze, fontane, arte ed un sistema speciale d’illuminazione che si snoda per 2,4 km  in uno spazio di  61.000 mq. da Chinatown al quartiere italiano di North End e Financial District, nonché le comunità affacciate sul fronte del porto. E’ stata inaugurata nell’ottobre 2008 dopo la demolizione della superstrada elevata John F. Fitzgerald Expressway con il progetto urbano del Big Dig. La Rose Fitzgerald Kennedy Greenway prende il nome dalla matriarca della famiglia Kennedy, nata nel quartiere North End. Il figlio, Senatore Edward M.Kennedy  ha avuto un ruolo molto importante nell’istituire la Greenway. Il tour sulle tracce di uno dei presidenti più amati dagli americani contempla anche una visita alla John F. Fitzgerald Presidential Library & Museum disposta su oltre 4 ettari di parco affacciato sul mare nel quartiere di Dorchester a Columbia Point dove fino al maggio del 2018, per un anno intero, si svolge la Centennal Exhibition intitolata“JFK at 100: Milestones and Mementos” che presenta una selezione di oggetti della collezione della JFK Library e segue la cronaca storica delle tappe della carriera e dell’amministrazione del Presidente, unitamente agli eventi della sua vita personale e famigliare. Tra i reperti anche oggetti personali dell’infanzia e dell’adolescenza di JFK, la bandiera del PT 109 della Guerra Mondiale comandato da JFK; la poltrona di gabinetto di JFK, gli appunti del discorso alla nazione sui Diritti Civili. Molti di questi reperti non sono mai stati esposti e tra questi numerosi oggetti personali: gli occhiali da sole, le cravatte, i regali dei suoi figli. Le storie svelate da questi oggetti completano quelle delle esposizioni permanenti presentate nel museo. Inoltre questa mostra speciale riflette tutta la vita del Presidente Kennedy con le sfide, i limiti e le opportunità, così come la storia del secolo scorso.

Union Oyster House il ristorante preferito di JFK
Union Oyster House il ristorante preferito di JFK

Ma per vivere un uomo ha bisogno di nutrirsi. E allora andiamo a cercare i ristoranti preferiti di JFK, quelli che frequentava abitualmente. La clam chowder, la zuppa di vongole di cui era goloso il Presidente, ha un indirizzo sicuro, l’Union Oyster House nel cuore storico della città. E’ uno dei più antichi ed è sicuramente l’unico ristorante d’America ancora ininterrottamente in attività dal 1826. Il titolare, Joseph Milano vi accompagna volentieri al secondo piano dove una targa e una bandiera indicano il tavolo a cui sedeva sempre JFK che terminava il pranzo gustando la celebre Boston Cream Pie, simbolo dolciario di Boston, creata nel 1856 dal pasticcere dell’Omni Parker House Hotel. Ed è proprio qui che, se siete degli inguaribili romantici, non potete non entrare perché al tavolo 40, JFK chiese a Jaqueline di diventare sua moglie donandole un anello con uno smeraldo circondato da una corona di diamanti In questo antico ed elegante hotel tipicamente bostononiano, frequentato dalle celebrità di ogni epoca, da Ulysses Grant a Bill Clinton, da Charles Dickens a Jacques Offenbach, il presidente scorrazzava fin da piccolo. Si racconta che all’età di 6 anni, in piedi su una sedia, pronunciò il suo primo discorso in onore del nonno Fitzgerald. E queste stanze videro l’indimenticabile presidente festeggiare il dottorato ad Harward prima, e poi annunciare la sua candidatura al Congresso.

A Boston ci sono altri edifici da visitare per completare la biografia di una figura ancora amata in tutto il mondo e ci si può affidare al Kennedy Tour  con guida che copre alcuni dei maggiori luoghi a Boston per circa 2 km  a piedi nel cuore della città. Parte dalla Massachusetts State House sulla Beacon Street e dura circa 90 minuti.

Ma non dimenticate una puntata in traghetto a Cape Cod, precisamente a Hyannis, dove tutti i Kennedy si rifugiavano per le vacanze: il JFK Museum e il JFK Trail, rispettivamente un museo ed un percorso, permettono di toccare tutti i luoghi che richiamano alla mente JFK e la sua famiglia. In zona, c’è poi il John F. Kennedy Memorial, il Cape Cod Maritime Museum e si può prendere parte alla crociera Hyannis Harbor Cruise, che richiama la sua passione per la nautica. E per finire, il Cape Cod National Seashore che garantisce un’esperienza unica. Si tratta di un parco nazionale sulle dune di sabbia creato nel 1961 grazie ad una legge varata da JFK. In questo modo la costa è stata protetta e i visitatori possono vivere in contatto diretto con la natura.

Per informazione su un viaggio a Boston e in Massachusetts 

Testo di Graziella Leporati Foto di Lucio Rossi e Vittorio Sciosia|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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