Marocco, Atlante in bici

Otto giorni sui pedali, sette ciclisti, una guida locale, 500 km e 9.000 metri di dislivello di pura mountain bike, all’insegna di un Marocco fuori dagli schemi. 

Un noto geografo italiano, parafrasando un’idea alla base della cosmogonia greca, sostiene che la conoscenza della Terra è una mera illusione, in quanto si basa semplicemente su un’immagine che di essa abbiamo creato: ovvero la carta geografica.

La traversata in bicicletta dell’Alto Atlante marocchino è iniziata esattamente con un fraintendimento logico di questo tipo: decidere su una mappa cosa fare, dove dirigersi, quanto pedalare, per poi accorgersi, durante il viaggio, di quanto questo tentativo di rendere “finito” lo spazio non avesse alcuna attinenza con la realtà delle cose. E in sella si passa dalla carta geografica alla realtà del Marocco.

Piccoli villaggi fatti di polvere e fango spuntano alla base delle prime montagne dell’Alto Atlante.Si pedala attraverso il Cirque du Jaffar: un’area nella parte est dell’Alto Atlante caratterizzata da gole scavate nella roccia. Il paesaggio diventa in un attimo magico, ed il primo single track in discesa è già carico di tutte le aspettative che ognuno di noi ha riversato in questo viaggio: questa è forse la Terra vista dalla Luna?  Ma subito dopo il paesaggio cambia drasticamente: una fitta vegetazione fatta di boschi si alterna a verdi distese di prati. La varietà e l’eclettismo del paesaggio marocchino è una delle scoperte più inattese ed al contempo coinvolgenti del viaggio.

Si continua a pedalare verso sud-ovest: passato il villaggio di Bouadel, il tragitto si trasforma in una continua alternanza di salite e discese fino alle gole dell’Assif Melloul che sono uno spettacolo per gli occhi per raggiungere poi la valle dell’ Assif Dunachale in un bike tour fatico e avventuroso, ma carico di fascino. Le emozioni non mancano mentre si sale al passo Tizi N’Ait che ricorda vagamente il paesaggio alpino italiano, immenso e grandioso. La popolazione locale è molto ospitale e una tappa porta il gruppo dei ciclisti in un piccolo villaggio berbero sotto lo sguardo sempre sorpreso e mai banale di un gruppo di bambini.

L’incontro con i locali berberi ha forte impatto esistenziale e tra i numerosi villaggi attraversati, la bici diventa uno strumento magico per un confronto fra popoli. La due ruote ha probabilmente il potere di democratizzare gli sguardi, rendendo i ciclisti più umani. Intanto il bike tour prevede una lenta risalita al passo El Fugani (quota 3000 metri). Le salite si fanno a tratti tecniche e le montagne circostanti si colorano di toni blu/celesti . Il caldo e la fatica pesano sulle gambe dei ciclisti, ma il viaggio continua verso le gole del Dade , dove  la luce del tramonto dipinge e delinea ritratti di roccia. Sembra di essere su un altro pianeta. Il percorso continua fra un tratto di pianura e la salita massacrante al passo N’Tazazert a quota 2300 metri, mentre il paesaggio, prima quasi desertico, di un rosso vivo, si trasforma in una distesa di roccia nera.

Ci si sente goffi ed inermi al cospetto della montagna, mentre si stagliano in lontananza le porte di Bab N’Ali,  creste di roccia rossa disegnate dal vento. Molto emozionante e coinvolgente il successivo tratto che porta al villaggio di Ichazzoun N’Imlas che prelude alla meta finale lungo un sentiero in costa a strapiombo sul nulla  se non qualche capretta guardata a vista da giovani e aitanti berberi.

Testo e foto di Gianluca Bronzoni| Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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Info utili

Informazioni utili per il viaggio sul sito dell’Ufficio Nazionale Marocchino del Turismo

Come arrivare

Voli low cost da vari aeroporti italiani per le principali località turistiche: Easyjet www.easyjet.it, Ryanair www.ryanair.it.

Quando andare

Il Marocco ha una superficie di 458.730 kmq, un’ampia varietà di paesaggi e differenti ambienti climatici. Il periodo migliore per un bike tour sull’Atlante è in primavera o autunno.

Dove dormire

In Marocco il numero e il livello delle strutture turistiche migliora ogni anno ed è sempre più difficile consigliare questa o quella sistemazione. Per assurdo, l’unico posto dove un consiglio può essere utile è Marrakech, dove i riad sono numerosi quasi quanto le trappole per turisti. In ogni caso chi preferisce organizzarsi il viaggio in completa autonomia, non incontrerà grandi difficoltà. Le strade sono buone, per i trasferimenti è facile affittare un auto o accordarsi con un’autista di Grand Taxi e su un sito come www.booking.com si possono prenotare alberghi per tutti i gusti.

Fuso orario

-1h rispetto all’Italia, -2h quando in Italia vige l’ora legale.

Documenti

E’ sempre obbligatorio il passaporto in corso di validità. Eccezionalmente, in caso di viaggi di gruppo organizzati (almeno 8 persone) è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio.

Salute

Nessuna vaccinazione necessaria. La situazione sanitaria è nel complesso buona. Preferibile bere soltanto acqua in bottiglia.

Lingua

La lingua ufficiale è l’arabo, mentre il berbero (di cui esistono diversi dialetti) è parlato soprattutto nelle zone di montagna, nel nord (dove è diffuso anche lo spagnolo) e sulle coste. Molto diffuso il francese, discreta conoscenza dell’italiano, poco diffuso l’inglese.

Religione

La maggioranza della popolazione è musulmana, con piccole minoranze ebraiche. Nelle principali città ci sono chiese cattoliche. Nel 2014 il Ramadan – il mese del digiuno sacro, principale festività dell’Islam – comincia il 28 giugno e termina il 27

Valuta

Dirham marocchino (vietata l’esportazione).

Elettricità

Nella maggior parte del paese la corrente è a 220 v e le spine sono di tipo europeo (a 2, senza messa a terra).

Telefono (prefisso e copertura mobile)

Prefisso internazionale 00212+ il prefisso della località senza lo zero. La copertura della rete cellulare è buona. Consigliabile portare un secondo cellulare e acquistare una sim marocchina da utilizzare per le chiamate locali (fatevi fare tutti i settaggi dal venditore), con una piccola ricarica risulta più economico anche per chiamare in Europa. In quasi tutte le sistemazioni, nei ristoranti e nei caffè il collegamento internet wifi è gratuito per i clienti.

 

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