In tutto il Piemonte c’è fermento e sfrigolio. Dal 24 al 26 novembre il profumo di acciughe e aglio si diffonderà nell’aria. È un appuntamento apparentemente solo gastronomico e invece simbolicamente importante, perché affonda le sue radici nella storia. Sulla Via del Sale che collega la Liguria a Piemonte sono arrivati secoli fa i primi pesci di mare, le acciughe conservate sotto sale, e l’olio di oliva. La famosa salsa che accompagna un trionfo di verdure è nata da lì, attraverso gli stessi passi montani e appenninici percorsi da trovatori e camminanti: acciughe, aglio, burro e olio, nella ricetta più originale. Con le tante variazioni, fino a quella “faussa” cioè falsa, senza aglio, dedicata agli intolleranti. Le verdure sono tutte del territorio: ideali i peperoni di Carmagnola, i porri di Cervere, il cardo gobbo di Nizza Monferrato, e poi cipolle, topinanbur, patate, cavoli verza, finocchi, rapanelli; per chi gradisce ci sta bene anche la carne ma per concludere … l’uovo crudo spaccato nella ciotola calda a raccogliere gli ultimi golosi residui della salsa. Tanto tradizionale quanto apprezzata dagli stranieri che ne vanno letteralmente pazzi, come ci racconta Silvia Grosso, patron del ristorante Cambiocavallo di Asti, annesso all’hotel Castello.
Il ristorante è molto frequentato dagli astigiani, però richiama una clientela internazionale attirata dall’accoglienza e dall’eleganza delle strutture, e soprattutto dalla cucina tipica e i piatti meno consueti e di pesce dello chef Pier Mario Monzeglio.
Le 11 camere confortevoli dell’ hotel e una suite con balconcino privato, sono arredate con gusto e ricavate in una casa dei primi del’900 che sembra un piccolo castello. L’ideale per godersi tranquillamente la cena e approfittarne il giorno dopo per un giro fra borghi, vigneti e cantine. Del resto siamo nella terra dei Barolo e del Barbera.
Una gestione attenta che porta ventate di novità e sinergie inaspettate, cene a tema, appuntamenti enogastronomici, e iniziative con chef stellati come Italo Bassi, che ha proposto due cene sublimi dedicate al tartufo bianco di Asti nel weekend scorso. Durante le serate ai piatti passionali di Italo Bassi si sono alternate piacevoli conversazioni in tema, dominate dal vulcanico e autorevole professor Giorgio Calabrese. Domenica 19 alla cerimonia di chiusura della Fiera Regionale del Tartufo di Asti, lo chef per tanti anni al tristellato Enoteca Pinchiorri, e oggi protagonista di una nuova avventura nei propri ristoranti Con Fusion di Verona e Porto Cervo, ha ricevuto dal sindaco di Asti il premio del Tartufo Bianco. Un riconoscimento prestigioso per una carriera brillante in continua evoluzione, verso nuovi traguardi ai vertici della cucina italiana.
Il prossimo appuntamento al Cambio Cavallo sarà di nuovo nel solco della tradizione, un Bagna Cauda Day dal 24 al 26 novembre celebrato nel modo più classico, all’insegna consueta di stile e simpatia, per un’esperienza da non mancare.
Una curiosità: Silvia Grosso, eclettica imprenditrice, é anche attivissima Console Italiana di São Tomé e Príncipe.
Per prenotazioni e informazioni: Cambiocavallo
Testo di Teresa Scacchi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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