Un viaggio in Argentina, da Buenos Aires fino a San Rafael, attraversando periferie, spiagge, campagne, toccando laghi e seguendo i corsi dei fiumi fino all’estremo sud, in Patagonia. Un compagno di viaggio del tutto inusuale: una sedia a rotelle, metafora del vivere disabile. Infatti questo non è solo un racconto di viaggio, ma anche un inno alla bellezza e alla diversità della vita. Un affascinante racconto che incoraggia a vivere, ad amare la vita, e quindi anche viaggiare, superando limiti e difficoltà.
Un’esperienza unica e speciale, il viaggio di Andrea è nato dalla necessità di ricordare, rivivere in qualche modo un amore mai consumato. Spinto dall’amore per una vecchia compagna di scuola, rivista dopo diversi anni in sedia a rotelle per via di un incidente, Andrea decide di intraprendere questo viaggio in Argentina, destinazione amata e desiderata dalla ragazza, per sentire sulla sua pelle cosa vuol dire la diversità. Provarla, viverla in modo morbido e naturale, imparando a rapportarsi con essa. Così si mette in viaggio. Lui e Azzurra, il nome della sedia a rotelle che non a caso è anche quello della ragazza amata. Viaggiando in modo lento, conoscendo persone e ascoltando le vite altrui, raccontando storie e facendosele raccontare, trascorrendo ore in pullman lungo le strade dell’Argentina.
Andrea Caschetto, attraverso un turismo dell’anima dove luoghi e persone si identificano gli uni con gli altri, inaugura con questo libro la categoria dei viaggi necessari. Infatti il suo viaggio nasce da diverse necessità: in primo luogo quella di compiere il viaggio tanto desiderato dalla ragazza che ama e che lei non può fare, in secondo luogo la necessità di imparare che la disabilità non è una malattia, non ha bisogno di cure, ma di manutenzione; e infine la necessità di raccontare l’incredibile meraviglia della diversità.
Come se io fossi te, di Andrea Caschetto, ed. Chiarelettere, pagg. 148, € 15
Testo di Chiara Dalla Fontana |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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