Due cuori a Cividale, città longobarda

Italia Friuli Venezia-Giulia Cividale del Friuli Il Ponte del Diavolo sul fiume Natisone

San Valentino ormai è alle porte e l’atmosfera longobarda di Cividale del Friuli abbraccia gli innamorati con la sua storia che affonda le radici in epoche lontane, in vie strette ed acciottolate e tesori artistici che l’hanno consacrata nel 2011 a sito UNESCO. Un percorso poco noto, nell’estrema parte orientale del Friuli Venezia Giulia, dove si fonde arte e amore e magari ritrovare assieme il fascino dei tempi lenti e del silenzio, dei baci e della riservatezza. Quindi 6 tappe da non perdere in questa piccola cittadina, bella e romantica, all’inizio del percorso longobardo in Italia perché è tra quelle che meglio testimonia quei due secoli durante i quali il Regno dei Longobardi (568 d.C. – 774 d.C.) insediò una nuova dominazione politica sulle macerie dell’Italia romana, finché non fu sconfitto e spodestato dai Franchi di Carlo Magno.

Tempietto Longobardo. Dalla centrale piazza del Duomo, con una breve passeggiata si giunge al Monastero di Santa Maria in Valle, monumento di grande prestigio in virtù dell’eccezionalità delle opere d’arte in esso custodite, al cui interno si trova il Tempietto Longobardo, impropriamente così chiamato giacché l’appellativo «longobardo» va riferito all’epoca della sua costruzione, non all’appartenenza dei suoi artefici a quel mondo artistico. Ancora fitto è il mistero che circonda il piccolo edificio. Ne sono ignote sia l’originaria destinazione, che la struttura primitiva e le maestranze che vi operarono (www.tempiettolongobardo.it)

Italia Friuli Venezia-Giulia Cividale del Friuli Il Ponte del Diavolo sul fiume Natisone

Ponte del Diavolo A pochi metri si attraversa il ponte del Diavolo, uno dei simboli della città, ideale per un bacio davanti ad uno scenario davvero suggestivo. Guardando giù colpisce l’acqua cristallina, dalle mille sfumature tra il verde foglia e l’azzurro acquamarina. Arditamente sospeso sul fiume Natisone ed avvolto nella leggenda che tramandano i cividalesi che ancora oggi lascia un’ombra di timore ad attraversarlo (www.cividale.com/citta/ponte)

Casa Medievale. È la costruzione più antica di Cividale, perfettamente conservata, sita in Borgo Brossana, che risale alla rivolta popolare del 1378, abitata fino agli anni ’60 del Novecento e successivamente utilizzata da un orafo cividalese per vendere gioielli medievali;

Strucchi e gubana. Camminando nel centro storico ci si imbatte facilmente in pasticcerie che offrono delicatezze ricche di molta tradizione, realizzate spesso in piccoli laboratori. Angoli di dolcezza, ripieni di profumi, che una volta assaggiati fanno impazzire chiunque. Gli strucchi sono dei dolci alla forma di fagottini realizzati con lo stesso ripieno della gubana e originari della zona delle Valli del Natisone. La ‘gubanca’, così chiamata nel dialetto sloveno della zona, è una specie di focaccia a base di pasta dolce lievitata, con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone, dalla forma a chiocciola, del diametro di circa 20 cm, cotta al forno. (www.pasticceriaducale.it)

Caffé Longobardo, passeggiando nel centro storico, passando davanti al bellissimo Duomo dedicato a Santa Maria Assunta (www.duomocividale.it) si giunge a uno dei due locali storici per eccellenza della città ducale, tappa pressoché obbligata poiché si affaccia sulla graziosa e porticata piazza Paolo Diacono. Imperdibile un calice di vino del Collio DOC, la zona geografica che ricomprende la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia, famosa per i suoi vitigni a bacca bianca. Che sia Ribolla, Sauvignon, Chardonnay, Malvasia, Picolit, Refosco dal Peduncolo Rosso o una delle tante varietà tipiche, questi vini dagli aromi importanti e intensi regalano una piacevole pausa enoica di pregiato livello.

Laboratorio Orafo La Torre di Margherita Cozzi (www.facebook.com/orafolaboratoriotorre). Infine, una sorpresa romantica, d’amore per lui e per lei è donarsi un ricordo autentico e originale e per lasciare un segno al proprio partner. Regalare un gioiello fatto in esclusiva in un laboratorio artigianale che sintetizza passione per l’arte e un grande viaggio attraverso gli stili formali dell’arte longobarda. Oro, argento, perle, pietre dure vengono lavorati interamente a mano, a creare dei veri pezzi unici.

Così la città ducale, ai tempi dei romani, chiamata Forum Iulii, a cui tutta la regione deve il nome, riapre i cuori ai sognatori e lo fa in modo semplice e discreto, in ogni angolo e in ogni momento, così come si addice ad un vero Amore. In modo autentico, incondizionato, disinteressato, senza limiti, sempre presente, sincero. Il suo fascino è riconducibile a quello di una grande civiltà ma il suo essere è quello di un luogo che ha la capacità di rinnovarsi e presentarsi in modo contemporaneo rinnovando la propria capacità creativa e la ricerca di nuovi linguaggi commerciali ed espressivi.

Testo di Stefania Bacchini foto di Roberto Nardini e Lucio Rossi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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