Tra Nizza e Cannes, blasonati palcoscenici internazionali della Côte, la vera sorpresa è Cagnes Sur Mer. Perchè dietro alla patina di località ormai consacrata al turismo c’è tutto un mondo di storia, arte, curiosità e tradizioni. E soprattutto ci sono i cagnoises a mantenere vive abitudini e a inventare ingegnosi espedienti per tener salda la comunità e fare della cittadina un luogo da esplorare e conoscere con calma. Per questo e altri motivi il periodo ideale per andarci è la primavera, o verso la fine dell’estate, quando il traffico litoraneo si riduce, e i profumi di piante e fiori, la brezza marina, il sole non troppo ardente, sono un invito a passeggiare.
Una delle attrattive principali di Cagnes è senza dubbio l’antico villaggio di origine medioevale posto su una delle colline circostanti, il quartiere di Haut-de-Cagnes. Le strette strade si inerpicano fra balconi fioriti, tetti in coppo e qualche bottega, mentre l’occhio cattura spicchi di mare a sud e scorci dell’imponente massiccio del Mercantour a ovest. L’atmosfera raccolta e intima del borgo con i colori cangianti delle vetrate, le luci e le ombre pennellate sulle piccole piazze, le scale di pietra, il castello svettante, ha fatto breccia nel cuore di tanti artisti nel corso del tempo. Soprattutto pittori, come Renoir, Soutine, Modigliani, Ziem, Klein, ma anche scrittori. Simenon era un habitué. Proprio di fronte all’ex ristorante Le Peintre – nome per nulla casuale – che il grande giallista spesso frequentava, c’è un appartamento lillipuziano; quasi una casa di bambole. Simenon lo volle regalare alla seconda moglie Denyse Ouimet dopo il divorzio, come indennizzo simbolico e beffardo per la mole impressionante di tradimenti da lei subiti durante il matrimonio.
Le viuzze convergono nella panoramica Place Grimaldi. Una delle poche superfici piane del borgo non poteva che essere munita di campo per la pétanque, naturalmente. Ma come vedremo questo esiguo spazio, insufficiente per i troppi appassionati del posto, non ha certo appagato gli intraprendenti cagnoises.
Costruita intorno al 1300 da Ranier Grimaldi, signore di Cagnes, la fortezza fu teatro di assedi e assalti prima di essere trasformata intorno al 1620 in residenza signorile magistralmente affrescata, dal discendente barone Jean-Henri Grimaldi. Nel 1937 venne acquistata dalla città, e oggi ospita stabilmente il Museo dell’Olivo e la donazione Solidor, riservando spazi temporanei per mostre di arte contemporanea e numerosi concerti. Suzy Solidor fu modella, scrittrice, attrice e cantante di successo nella Francia tra le due guerre.
Donna dalla personalità esplosiva, proprietaria di famosi locali notturni, emanava un fascino magnetico catturando l’ammirazione di molti pittori che vollero immortalarla. La donazione raccoglie 40 splendidi ritratti della Solidor di maestri del calibro di Foujita, Picabia,Van Dongen e Tamara De Lempicka, che fu anche sua amante. La donazione è un omaggio al piccolo borgo che la accolse negli ultimi anni fino alla morte, nel 1983. Sempre nella Place Grimaldì un atelier intitolato alla grande Suzy, L’Espace Solidor, propone mostre dedicate alla gioielleria. Pochi metri e nella Place du Château La Casa degli Artisti è un edificio comunale gestito dall’associazione dei “Pittori di Cagnes” con mostre collettive di artisti locali ma anche nazionali e stranieri. Gironzolando immersi nel profumo di cipresso e caprifoglio da visitare la Chiesa di San Pietro e Paolo e la cappella di Nostra Signora della Protezione.
Et voilà, les boules carrées
Poi ad un incrocio strategico non può sfuggire la sede del Circle des amis. E’ il punto di riferimento e aggregazione per gli abitanti di Haut-de-Cagnes, e soprattutto l’organizzazione che dal 1980 dà vita all’incredibile campionato del mondo di boules carrées, le bocce quadrate. Una trovata geniale per sopperire alla mancanza di campi in piano, così da poter giocare anche sulle ripide vie del borgo. Ormai il campionato è diventato famoso e arrivano tanti appassionati anche dall’estero, dove lo sport si è inaspettatamente diffuso. E’ un piacere sentir raccontare dai dirigenti del circle, simpaticissime vecchie volpi, quanto il divertimento, lo spirito di amicizia, la condivisione siano l’unico scopo del campionato. Infatti niente premi in denaro, niente alcolici in vendita durante il periodo delle gare, solo modesti trofei e un piccolo pegno da pagare per chi rimane a zero punti: baciare le poderose terga della Lisette, donnone in ceramica, opera di un’artista giocatore che come tanti altri ha voluto lasciare al circolo degli amici un segno della propria stima. Il campionato del mondo si tiene ogni anno nell’ultimo weekend di agosto. L’iscrizione è libera, al costo di 21 euro, bambini esclusi.
Renoir e Le Colette
L’arte che qui si respira un po’ ovunque trova l’apice appena fuori dal borgo, sopra un’altra bassa collina dove sorge Le Collette, l’ultima dimora di Pierre-Auguste Renoir. La casa del grande maestro dell’impressionismo si trova in una magnifica proprietà coltivata a ulivi e agrumi, da dove si coglie un panorama superbo che si estende fino al Cap d’Antibes. Ora ne è stato ricavato un museo, completamente rinnovato nel 2013, con dipinti originali, documenti privati, e 17 sculture in gesso realizzate dall’allievo Richard Guino sotto la guida di Renoir, bloccato dalla terribile artrite che non gli impediva di dipingere ma ne limitava la manualità.
Cros de Cagnes, il borgo marinaro e la Poutine

Raggiungendo la costa si arriva alla famosa promenade di Cagnes sur Mer, anch’essa dedicata all’arte, con pregevoli opere disseminate lungo l’ampia striscia pedonale che circonda i 3,5 Km di spiaggia, quasi tutta libera e perfettamente mantenuta. L’arenile è di ciottoli, ma lisci e per nulla fastidiosi; una particolarità che spiega il blu intenso e anche la temperatura sempre mite del mare, dove è possibile fare il bagno tutto l’anno. Cros de Cagnes è per tutti il quartiere marinaro, anche se le deliziose casette tradizionali dei pescatori vanno cercate un poco all’interno. Il porticciolo protegge le barche da pesca che ogni mattina approdano con il loro freschissimo bottino da vendere nella Halle aux Poissons. Se parliamo di pesce gli intenditori non si lasciano sfuggire in stagione una rarità reperibile solo in una zona ristretta tra Liguria e Costa Azzurra. La poutine, costituita dai piccoli di pesce azzurro poco più che allo stato larvale; la pesca, antico privilegio concesso addirittura dal re di Sardegna, è consentita soltanto per pochi giorni (45 giorni all’anno). Ma, si dice, la lunga attesa sarà ampiamente ripagata. Durante tutto l’anno la Promenade de la Plage è il teatro ideale per molti eventi. Così, la Domenica Malins in primavera, la Festa di San Pietro e il mare o gli appuntamenti del Festival Promenade in estate, attirano migliaia di persone sul lungomare.
L’ippodromo, il secondo di Francia, e il Polygone Riviera
Altro polo d’attrazione di grande notorietà è l’Hippodrome de la Côte d’Azur, il secondo ippodromo di Francia e sicuramente ai primi posti per fruibilità e godibilità. Piace molto anche solo per passare un pomeriggio divertente con i bambini che subito s’appassionano ai cavalli e a fantini e driver dalle casacche multicolori. Ampi spazi, tre piste, snack, bar, caffetteria e ristoranti, asilo nido, e la possibilità di tentare la fortuna con giocate a soli 2 euro. Sempre nella zona bassa della cittadina dall’apertura nel 2015 sta avendo notevole successo di pubblico il Polygone Riviera, nuova concezione di parco commerciale, con cinema multisala, casinò, 28 tra ristoranti, punti vendita alimentari, bar e lounge, e 98 boutiques nazionali e internazionali. L’arte anche qui è il marchio distintivo, con opere di autori contemporanei come César, Wang Du, Tim Noble & Sue Webster distribuite scenograficamente in diversi punti.
L’artigianato di pregio si distingue in particolare nella ceramica. La bottega della famiglia Versace interpreta al meglio la tradizione locale e provenzale con un tocco artistico, modestia a parte, tutto italico. Nessuna parentela con i famosi stilisti ma lo stesso gusto, la stessa sapienza, la stessa creatività.
Cagnes sur Mer offre molte possibilità di soggiorno e un buon numero di ristoranti dove gustare la cucina della Côte o piatti creativi.
Per dormire:
tra le alternative se si amano quiete e relax, charme e atmosfera d’altri tempi, senza dubbio Le Château le Cagnard nel cuore di Haut de Cagnes: eleganti camere e suites, ottimo ristorante, nella bella stagione sulla terrazza panoramica.
Oppure, protetta da un parco poco distante dal Museo Renoir, Les Jardin Fragonard è una villa dei primi 900 in un rigoglioso giardino mediterraneo. B&B, camere e studio (con cucina), piscina con barbecue a disposizione, grande simpatia e cortesia, ottime colazioni con marmellate home made.
In posizione strategica tra l’ippodromo e il lungomare l’hotel Chantilly ha poche stanze, semplici ma confortevoli, di diverse tipologie (anche fino a 4 persone). La colazione è a parte, ma con 10 euro si può fare un’ottima e abbondante petit dejeuner.
Dove Mangiare:
Nel capitolo ristoranti un indirizzo sicuro è Á l’Ombre du Pin, sul lungomare. In un ambiente raffinato e raccolto, con un vero pino centenario all’interno della sala, cucina regionale con qualche piacevole guizzo di fantasia, generosa e ben curata da uno chef di solida formazione.
Buoni piatti della tradizione locale e provenzale da Chez David, simpatico e informale a prezzi più che corretti.
Da asporto, per assaggiare specialità nizzarde e della Costa: da Viva Socca, in centro. La versione francese della nostra farinata di ceci (la socca), pan bagnat, pissaladière, poutine, raviolis.
L’ufficio del turismo di Cagnes sur Mer è molto attivo e disponibile. Oltre a informazioni su tutto quello che c’è da fare e vedere, sulle strutture e gli eventi, organizza visite guidate ai siti più interessanti, volendo anche personalizzate. E percorsi di degustazione delle specialità locali con soste nelle migliori boulangerie e charchuterie.
Bienvenue à Cagnes-sur-Mer
Testo Teresa Scacchi, foto Gianfranco Podestà e Ufficio del turismo Cagnes sur mer |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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