Un viaggio in Perù ha come inevitabile tappa fondamentale Lima, la capitale, fondata da Francisco Pizarro nel 1535, città piena di fascino coloniale con i suoi palazzi d’epoca e le eleganti cattedrali spagnole, ma anche scrigno di storia antica.I numerosi city tour portano alla scoperta del centro storico, dei quartieri caratteristici come il Miraflores Barranco, della vivace vita notturna. Ma il turista veramente curioso – durante il viaggio in Perù (www.vuela.it)– non deve lasciarsi sfuggire la Galleria Erotica del Museo del Larco, un museo erotico tra le attrazioni più popolari di tutto il Sud America. Le antiche culture peruviane rappresentavano la loro vita quotidiana in ceramica e questa galleria ospita la più grande collezione al mondo di ceramiche erotiche di arte precolombiana. I vasi nelle vetrine mostrano chiaramente l’ampia varietà di pratiche sessuali in Perù, durante il II secolo d.C. Tra questi, i pezzi più interessanti sono quelli prodotti dai Moche. I Moche si svilupparono principalmente lungo la costa settentrionale dell’odierno Perù, tra il 100 a.C. e il 750 d.C. La società era rigida e gerarchizzata ed era retta da sacerdoti-guerrieri che avevano l’assoluto controllo della popolazione. Artisti raffinati, i Moche eccellevano nella ceramica e nella metallurgia. Quasi tutti i reperti scoperti finora provengono da tombe. La civiltà Moche praticamente ha rappresentato, per mezzo della ceramica, ogni aspetto della vita umana, ma soprattutto il sesso.
Peni in erezione, vulve aperte pronte ad accogliere l’organo maschile, masturbazioni di gruppo, coiti e quant’altro. Le più belle ceramiche avevano funzione cerimoniale ed erano dipinte di rosso e bianco, con varie sfumature, prima della cottura nei forni. Gli artigiani moche creavano recipienti con manici a staffa, fioriere, statuine antropomorfe e zoomorfe raffiguranti divinità o riproducenti le sembianze del principe di turno e tutta una vasta gamma di terracotte erotiche in connessione con il culto dei morti. Infatti questi pornomanufatti sono presenti nella quasi totalità dei sarcofagi, anche in quelli di adolescenti e fanciulli. L’elemento dominante di tutti gli oggetti di ceramica, comunque, è di natura religiosa. Le due principali divinità Moche sono il dio giaguaro, Aia Paec, simbolo della terra, e il rospo, rappresentazione dell’acqua. Il loro accoppiamento è rappresentato di frequente; dall’unione divina nasce un essere dalle sembianze di rospo con le orecchie di giaguaro: il dio delle attività agricole.
Museo Larco, Av. Bolivar 1515, Pueblo Libre. Lima 21, Perú – Biglietto di ingresso, 8 euro . www.museolarco.org .
Per Info: “Vuela con noi” tel.02.26.80.91.17, info@vuela.it, www.vuela.it www.facebook.com/pages/Vuelait/
Testo e foto di Graziella Leporati | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.