Fra le risaie di Sillavengo c’è un castello incantato

Hidden address. A Sillavengo nella bassa novarese fra risaie, aironi, ibis, in una villa padronale del ‘500 con interventi architettonici successivi c’è il Tenimento al Castello.

Appena superato il pesante portone si entra come d’incanto in un mondo differente e inaspettato. I due torrioni che giustificano il nome all’edificio non rendono giustizia all’atmosfera accogliente e raffinata dell’interno.

La tenuta, già di proprietà della nota famiglia Caccia Dominioni, è stata acquistata una ventina di anni fa dal padre dell’attuale proprietaria, Sabrina Vittore. Insieme al marito Antonio Pappalardo, Sabrina l’ha trasformata in un hotel di charme con  12 stanze e una suite, un ristorante gourmet, un meraviglioso orto pensile dove accomodarsi per  l’aperitivo, una piscina per gli ospiti dell’hotel con grotta annessa dedicata a massaggi e docce emozionali, una piccola e bella Spa.

Ariosa e articolata la parte destinata a eventi e matrimoni con un grazioso giardino, dehors sotto il portico, salone con camino, e altre sale comuni dove è sempre possibile appartarsi per leggere, lavorare, rilassarsi. Dunque anche un ottimo punto di ritrovo per riunioni d’affari, oltre che, ça va sans dire, fughe romantiche, e momenti detox da connessioni, per il corpo e lo spirito. Forse gli interventi architettonici sovrapposti nel tempo possono risultare un poco contrastanti, ma l’insieme è molto piacevole e trasmette l’idea di luogo protetto e accogliente.

Nei corridoi che portano alle camere alle pareti ci sono documentazioni originali riguardanti la battaglia di El Alamein, a cui Paolo Caccia Dominioni, insignito di molteplici onorificenze militari e per la lotta partigiana, partecipò in qualità di ufficiale, per poi a fine conflitto progettare e costruire Quota 33, il sacrario alla memoria dei caduti. Un pezzo di storia legato alla tenuta che volontariamente è stato mantenuto e reso fruibile agli ospiti.

Le 12 camere e la suite sono arredate con gusto, e ogni dettaglio è stato curato nei particolari, dal recupero del disegno originale dei soffitti affrescati, ai mobili che ben si inseriscono nel contesto, alla biancheria dei letti, ai raffinati prodotti courtesy di Prjia offerti nei pratici dispenser per una gestione più sostenibile dell’ambiente. La suite ha una Private Spa con sauna, per una coccola in più.

Il ristorante Q 33 (l’ispirazione per il nome è chiara) si trova in una bellissima sala decorata, e la cucina è affidata allo chef Maurizio D’Andretta. Maurizio propone piatti della tradizione locale con il riso spesso protagonista, ma esaltato da rivisitazioni ardite e sofisticate intriganti e piacevoli. Chef e brigata dimostrano un’abilità rimarchevole nell’assemblare ricette che si svelano man mano, in un volano di sapori. Buona carta dei vini, con un deciso predominio del territorio sciorinando i Boca, Ghemme, Fara, la croatina, e l’uva rara in purezza.

Una cena al Q33 è un’esperienza che si ricorda:  non solo cucina di qualità, anche servizio impeccabile a cura dello storico chef di sala, competente, simpatico e mai invadente.

Due chiacchere con la proprietaria rivelano tutta la passione  profusa in questo posto, un gioiello nascosto, molto apprezzato dagli stranieri che ne riconoscono, fra le tante attrattive, anche le peculiarità logistiche: la vicinanza all’aeroporto di Malpensa, a circa 30 minuti, ai laghi Maggiore e D’Orta, alle Alpi, e a due passi dalle colline vitate dell’Alto Piemonte, che poco o nulla hanno da invidiare a vigneti più blasonati. In primavera poi, per chi non lo conoscesse, si può godere gratis lo spettacolo unico del mare a quadretti: le risaie allagate con l’immagine riflessa del Monte Rosa innevato. E last but not least, il resort è un ottimo punto per seguire i percorsi antonelliani di Novara e dintorni.

Per favorire la scoperta slow del territorio l’hotel fornisce biciclette con pedalata assistita e guide informative.

Il Tenimento al Castello persegue la filosofia di un’accoglienza olistica, ben rappresentata dalle proposte estive relax, benessere, gourmet. Dall’aperitivo al massaggio, alle soste in piscina, dalla cena con prodotti del territorio fino ad arrivare al soggiorno nelle belle camere. Un ventaglio di possibilità per il tempo che ciascuno desidera, ideali anche solo per concludere una giornata di lavoro o di shopping (a 5 minuti c’è Vicolungo Outlets). Così ci si può “accontentare” di un aperitivo con tante delizie fra le frescure dell’orto, dove nelle belle vasche di ferro battuto artigianali, fiori, piante, erbe aromatiche ed ortaggi curatissimi sono a disposizione dello chef. Oppure pescare nell’ampio carnet offerto dal resort e comporre un pacchetto personalizzato, che può sfociare ad esempio nella cena Tasting menu Piemonte con una selezione di piatti regionali che spaziano dalla tartare di Fassona al riso Carnaroli con Gorgonzola, fino ad arrivare al tapulone, per poi concludere con un dolce Bonet.

Per chi vuole concedersi una pausa rilassante un po’ più lunga, l’intrigante suggestione di un pernottamento in Private SPA, la suite con sauna in camera: un’esperienza di total heath care e relax. Oppure i pacchetti wellness day e wellness weekend.

Suggestivo, accogliente, elegante ma familiare come una maison provenzale, il Tenimento al Castello viene spesso richiesto per convolare a nozze, con la possibilità di celebrare all’interno della tenuta.

Per informazioni: www.alcastello.it

Testo di Teresa Scacchi foto Gianfranco Podestà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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