
Passeggiate per il centro storico e trekking tra i vitigni. Ecco come scoprire Asti e l’astigiano, terra del buon vino e dell’arte.
Prendete una cartina e tracciate delle linee collegando Milano, Genova e Torino. In quel triangolo che viene fuori si trova l’astigiano: incastonato come una pietra nel bel mezzo del Piemonte, racchiude gelosamente un patrimonio paesaggistico tutto da scoprire. Qui, le colline delle Langhe e del Roero disegnano curve eleganti all’orizzonte e, nella provincia, il Monferrato “stordisce” con il suo insistente alternarsi di vigneti e aree boschive, castelli e borghi arroccati, santuari e pievi romaniche.
Asti è il capoluogo di questa zona antica. La Città delle Cento Torri ospita ogni anno lo storico Palio, è casa di manifestazioni musicali e teatrali e, come se non bastasse, vanta di essere una dei luoghi d’arte più interessanti della regione. Palazzi nobiliari, chiese barocche e cattedrali gotiche troneggiano per le vie del centro e nelle piazze di altri tempi. E se c’è un modo per conoscerla al meglio è a piedi. Solo passeggiando ci si può imbattere nella sua autenticità e avere il privilegio di gustarne la storia.
Piazza Alfieri
Di forma triangolare, racchiusa tra porticati, Piazza Alfieri è uno dei migliori esempi di architettura ottocentesca, al cui centro sorge il monumento dedicato a Vittorio Alfieri. Qui, è proprio dove viene messo in scena il Palio.
Piazza San Secondo
Cuore del centro storico e in origine sede del mercato, questa è la piazza dell’omonima chiesa di San Secondo, santo patrono della città. Tra gli edifici più importanti che vi si affacciano ci sono la Chiesa Collegiata e il Palazzo Podestà.
Chiesa Collegiata di San Secondo
In stile gotico ed eretta con ogni probabilità attorno al XIII secolo, la chiesa di San Secondo è una delle più antiche di Asti, costruita – come racconta la tradizione – sul luogo del martirio e della sepoltura del patrono. La cappella di San Secondo è un gioiello di barocco piemontese ed ospita la mostra permanente delle bandiere e dei Palii antichi.
Museo del Palio
Se vi interessa conoscere più da vicino la storia di questa festa con radici medievali il Museo ne illustra le tappe più significative. Oltre a documenti, ci si imbatte in manifesti, locandine e drappi d’epoca; il tutto condito da postazioni multimediali.
Torre Troyana o dell’orologio
Quarantaquattro metri di altezza e quasi sei per lato: in origine la Torre scandiva le ore e segnava l’apertura delle scuole e la chiusure delle botteghe. Ad oggi, è inserita fra le strutture che compongono il mosaico dei Castelli Aperti del Basso Piemonte.
Piazza Statuto
Uno degli angoli caratteristici di Asti. La Piazza è sorta sulle macerie delle case dei Guttuari, noti bancari e nobili, che, dopo anni di lotte cittadine, furono cacciati dalla città nei primi del 1300. La Torre dei Guttari è l’unico edificio rimasto.
Museo del Risorgimento
Qui sono conservati reperti databili tra il 1797 (proclamazione della Repubblica Astese) e il 1870 (Roma capitale del Regno d’Italia) e ritratti dei protagonisti del Risorgimento, da Cavour a Garibaldi: un viaggio nel tempo alla scoperta del capoluogo del’astigiano.
Cripta e Museo di Sant’Anastasio
Nel rione cattedrale, non lontano dalla chiesa di Santa Maria Assunta, sorge il complesso religioso altomedievale di Sant’Anastasio: il Museo dedicato e la cripta sono un tripudio di testimonianze archeologiche.
Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo
Principale luogo di culto della città, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e san Gottardo in stile gotico piemontese, con i suoi ottantadue metri di lunghezza e ventiquattro di altezza e larghezza, è una delle più grandi e impattanti dell’intero Piemonte.
Palazzo Mazzetti, Museo Civico e Complesso del Battistero di San Pietro
L’edificio nobiliare del ‘700, Palazzo Mazzetti, ospita una mostra permanente di arte moderna; nel museo, dotato di impianti multimediali, si susseguono esposizioni temporanee dedicate a tematiche e artisti di diversa tipologia. Il biglietto per il Palazzo comprende anche quello per il Complesso di San Pietro con la sua chiesa quadrata, l’adiacente Rotonda e la sua torre.
Quella della camminata è diventata una vera e propria filosofia per l’intero astigiano che, non a caso, da qualche anno a questa parte, si è posto l’obiettivo di incentivare il turismo sostenibile, mettendo a disposizione degli esploratori dei percorsi ad hoc. In questo modo il piacere di conoscere la terra si abbraccia ad una sorta di dimensione spirituale. Camminare non significa soltanto portarsi da un punto ad un altro, ma aprirsi al mondo, compiendo un viaggio in se’ stessi.
Ecco allora un trekking imperdibile per scoprire questo pezzo d’Italia.
Trekking da Castelnuovo Don Bosco ad Albugnano
Il tratto tra Castelnuovo Don Bosco e Albugnano è un inno alla tranquillità. Pace e silenzio dominano indisturbati, avvolgendo l’area in una bolla e proteggendola dal caos cittadino. I sentieri si insinuano tra vitigni: questa è, infatti, una delle più famose regioni vinicole italiane che ha dato i natali a grandi uomini passati alla storia per le loro gesta e per il loro impegno sociale. Ed eccoci, quindi, sulle colline di San Giovanni Bosco fondatore dell’ordine dei Salesiani, di San Giuseppe Cafasso, di San Domenico Savio, del Cardinal Massaja di Maria Mazzarello, Margherita Occhiena, Giuseppe Allamano, Giuseppe Marello e Luigi Variara. In qualche ora si raggiunge Albugnano e qui una tappa all’abbazia di Vezzolano è d’obbligo. Nascosta tra le colline del Monferrato, la chiesa affonda le radici in tempi lontani: leggende ne fanno risalire la fondazione a Carlo Magno, mentre certe storiografie ai longobardi. In stile tra il romanico e il gotico, l’abbazia gioca con la bicromia a fasce alternate tra la pietra arenaria e il mattone. Un gioiellino del piccolo comune.
Se siete in zona approfittatene per visitare altri due borghi. Il primo è Moncalvo: di origine romana, Moncalvo è la capitale enogastronomica del Monferrato ed ospita una delle fiere dedicate al Tartufo più importanti del Piemonte. Da qui spingetevi fino a Montemagno, un borgo pittoresco fatto di vicoli e di un’identità estremamente accentuata. Inserito nel circuito dei Castelli Aperti del Basso Piemonte, è una delle chicche dell’astigiano.
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Informazioni utili
Come arrivare
In macchina
Asti è raggiungibile con l’autostrada A21 Torino – Piacenza, uscite Asti Est, Asti Ovest e Villanova. Per chi proviene da Milano, si percorre la A7 fino a Tortona, quindi ci si immette sulla A21 in direzione Asti-Torino. Per chi arriva da Genova, si può prendere la A26 da Voltri fino ad Alessandria e quindi la A21. Arrivando da Cuneo o Alba, è aperto il tratto dell’autostrada A33.
Dal sud: si consiglia di arrivare a Bologna, prendere l’A1 fino a Piacenza, l’A21 verso Torino e uscire ad Asti Est.
In treno
Stazione di Asti. Linee Torino-Genova e Torino-Piacenza-Bologna
In aereo
Aeroporti più vicini: aeroporto di Genova (110 km); aeroporto di Milano Malplensa e Milano Linate (130 km)
Dove dormire: Hotel Aleramo, Via Emanuele Filiberto, 13, 14100 Asti AT
Ufficio Informazioni AstiTurismo – ATL
Piazza Alfieri 34, 14100 Asti Tel +39 0141 530357
Orari di apertura: da lunedì a sabato 9-13/14-18
domenica e festivi: 9-13/13.30-17.30
Testo di Francesca Romana Sassone, foto di Gisella Motta|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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