Sri Lanka, la rocca di Sigiriya, l’ottava meraviglia del mondo

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La fortezza di Sigiriya, nella parte centrale di Sri Lanka

E’ affascinante, imponente e pieno di magia come il Machu Pichu peruviano o Uluru in  Australia: Sigiriya è il monumento storico più significativo dello Sri Lanka. Molti tra gli abitanti di Sri Lanka e i turisti lo indicano come l’ottava meraviglia del mondo: infatti è un antico palazzo e complesso fortificato con una grandissima rilevanza archeologica. Il palazzo è situato nel cuore dell’isola, tra le città di Dambulla e Habarane, su un massiccio altopiano roccioso di granito, a 370 metri sopra il livello del mare e a cui si giunge percorrendo un migliaio di gradini. Vista da lontano la rocca è impressionante nella sua maestosità. Man mano che ci si avvicina, intriga, racconta la sua storia e lascia tutti senza fiato.

Un po’ di storia

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La scalinata che conduce in cima alla roccia di Sigiriya

Fino dal 3 ° secolo a.C. l’altopiano roccioso di Sigiriya esercitava la funzione di monastero. Il Mahavansaya, l’antica testimonianza storica dello Sri Lanka, parla del re Kasyapa, figlio del re Dhatusena, come colui che uccise il padre murandolo vivo e usurpandone poi il trono che apparteneva, secondo la linea di successione, al fratello, il principe Mugallan. Questi lasciò l’India per sottrarsi ai probabili tentativi di Kasyapa di attentare alla sua vita. Fuggì da Sri Lanka quindi, ma giurando vendetta. Il forzato esilio indiano fu l’occasione per formare un esercito con l’intenzione di tornare e riconquistare il trono che gli sarebbe spettato di diritto. Kasyapa, a conoscenza delle intenzioni del fratello spodestato e quindi impaurito si dice abbia costruito il suo palazzo sulla cima di Sigiriya come fortezza e palazzo del piacere. Mugallan infine rientrò in patria, giunse sul campo di battaglia alla testa delle sue truppe quando l’esercito di Kasyapa lo abbandonarono e lui si tolse la vita. Mugallan restituì la capitale ad Anuradhapura trasformando la rocca di Sigiriya in un complesso monastico. Le rovine furono scoperte nel 1907 dall’esploratore britannico John Still. L’ingresso principale si trova nella parte settentrionale della roccia. È stato progettato sotto forma di un enorme leone di pietra, i cui piedi sono sopravvissuti fino ad oggi, ma le parti superiori del corpo sono state distrutte.

Gli affreschi di Sigiriya

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Gli affreschi che raffigurano le Apsara,, le ninfe celestiali del re Kasyapa

Lungo il muro occidentale di Sigiriya, attraverso una scala a chiocciola, si accede a una galleria quasi interamente coperta da affreschi che raffigurano fanciulle discinte. L’identità delle donne raffigurate negli affreschi è sconosciuta gli archeologi ritengono siano le Apsara, o ninfe celestiali, più banalmente le concubine di Kasyapa. Questi dipinti, in stile classico e realista sono in parte ancora ben conservati e hanno colori brillanti, celebrano la bellezza femminile e hanno uno straordinario significato storico; tuttavia gli autori restano ignoti. Altri studi di archeologi locali sostengono che i dipinti non raffigurino affatto le ‘cortigiane’ del re, ma siano invece divinità femminili appartenenti al pantheon buddista. Si trovano su un’area lunga 140 metri e alta 40 metri. Ci sono riferimenti nei graffiti a 500 donne in questi dipinti. Tuttavia, la maggior parte è andata perduta per sempre. Altri affreschi, diversi da quelli sulla parete rocciosa, possono essere visti altrove, ad esempio sul soffitto del luogo chiamato “Cobra Hood Cave”.

Muro a Specchio
Una delle caratteristiche più sorprendenti di Sigiriya è il suo muro Specchio. Nei tempi antichi era lucidato così bene che il re poteva vedere il suo riflesso in esso. Il muro dello specchio è dipinto con iscrizioni e poesie scritte dai visitatori. Le iscrizioni più antiche sono datate all’ottavo secolo. Queste iscrizioni stanno a dimostrare che la rocca era meta di pellegrinaggio turistica più di mille anni fa. Gli edifici e i giardini di Sigiriya mostrano che i creatori di questo straordinario monumento architettonico usavano abilità tecniche e tecnologie uniche e creative. La costruzione di un tale monumento su una massiccia roccia a circa 200 metri più in alto dal paesaggio circostante richiedeva abilità architettoniche e ingegneristiche avanzate.

I Giardini Reali

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I giardini di Sigiriya sono rifugio per molti uccelli

I giardini ai piedi di Sigiriya sono tra i più antichi al mondo. Ci sono  giardini acquatici, giardini di grotte e macigni oltre a giardini terrazzati. Si trovano nella parte occidentale della roccia e sono caratterizzati da un complesso sistema idraulico, costituito da canali, chiuse, laghi, dighe, ponti, fontane, nonché pompe d’acqua sotterranee e di superficie. Nella stagione delle piogge, tutti i canali sono pieni d’acqua, che inizia a circolare attraverso l’intera area e sgorga nelle fontane che risalgono al V secolo. Il complesso è riconosciuto come uno dei migliori esempi di pianificazione urbana antica. Considerando l’unicità di Sigiriya, l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1982. www.explorevacations.lk

Testo di Graziella Leporati|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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