Nei musei di Città del Messico, la coscienza messicana oscilla tra due poli lontani: la fedeltà a un passato remoto, quello delle origini precolombiane, e l’adesione a un passato ancora vicino, la rivoluzione popolare del 1910.

I musei rispecchiano questa coscienza, con inevitabili raccolte archeologiche da una parte e inaspettate, straordinarie collezioni d’arte moderna dall’altra. Volute per non dimenticare che fu proprio il linguaggio dei muralisti il mezzo di propaganda dei valori rivoluzionari e lo strumento di formazione per una forte identità nazionale. Ecco una selezione dei musei imperdibili a Città del Messico.
Museo de Arte Moderno
Il nucleo della raccolta è costituito da opere di artisti messicani di questo secolo, ai quali si sono aggiunti, con una progressiva serie di acquisizioni, autori americani ed europei. In questo museo si viene soprattutto per tre grandi protagonisti del “muralismo”, Diego Rivera, José Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros, che col loro potente, implacabile, monumentale realismo sociale hanno rivoluzionato in Messico e non solo, i modi e i messaggi dell’arte. Tra gli altri nomi da non perdere, Rufino Tamayo, Frida Kahlo (l’amata consorte di Diego Rivera) e Leonora Carrington, musa ispiratrice di Max Ernst. www.mam.inba.gob.mx
Museo Nacional de Antropologia
La scoperta del Messico precolombiano deve partire da qui, dove è esposta una delle più spettacolari collezioni archeologiche al mondo. Statue e statuine, maschere, vasi, ceramiche, plastici, oggetti in giada e terracotta documentano in ordine cronologico e geografico la civiltà del Paese attraverso tutte le culture che si sono avvicendate tra il periodo preclassico e l’azteco: olmechi, zapotechi, huaxtechi, toltechi, maya. Sono qui, tra le altre rarità, i reperti più antichi di tutta la Mesoamerica: un gruppo di utensili in pietra di oltre 10mila anni fa. Il pezzo più celebre (divenuto il simbolo stesso del museo) è invece la “Pietra del Sole”, lo stupefacente calendario azteco scolpito a bassorilievo su un monolito di 24 tonnellate. Situato nel bosco di Chapultepec (all’interno di Città del Messico), è il museo più importante del Messico. www.mna.inah.gob.mx
Museo Nacional de Arte
Situato nel centro storico di Città del Messico, è conosciuto come MUNAL. Il museo condensa in 24 ricche sezioni l’intero percorso dell’arte messicana del Cinquecento ai giorni nostri: dalla produzione preispanica a quella d’impronta creola del XVIII secolo, dai rappresentanti dell’Accademia di San Carlos (1781-1827), fino agli artisti rivoluzionari e post-rivoluzionari della prima metà del Novecento. www.munal.mx/en
Museo Nacional de Historia
Il museo si trova nel castello di Chapultepec, la cui costruzione iniziò nel 1785: qui la storia riprende dal punto in cui il Museo di Antropologia l’aveva conclusa. Ecco allora le vicende della conquista spagnola e gli appassionati capitoli dell’Indipendenza, della dittatura di Porfirio Diaz e della Rivoluzione del 1911-17. La visita si inoltra pure negli appartamenti che furono di Carlotta e Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico dal 1864 al 1867. www.mnh.inah.gob.mx
Museo del Palacio de Bellas Artes
Se dei “muralisti” il Museo di Arte Moderna conserva quasi esclusivamente opere da cavalletto, le ampie sale del “Palazzo delle Belle Arti” ne ospitano invece proprio i “murales”. Da quelli accusatori di Siqueiros (“Nascita del fascismo” e “Caino negli Stati Uniti”, chiara denuncia contro il razzismo) a quelli astratti di Tamayo. Di Rivera, il muralista più grande, c’è qui tra l’altro la copia di “L’uomo che controlla il suo universo”, un affresco eseguito per il Rockefeller Center di New York nel 1932 subito distrutto per le sue spietate accuse anticapitalistiche. Chi cerca invece “Sogno di un pomeriggio domenicale all’Alameda”, una delle opere più celebri e celebrate dell’artista, la troverà al “Mueso Mural Diego Rivera” costruito nel 1986 proprio per accogliere questo grande murale (sopravvissuto al crollo dell’Hotel Prado, di cui decorava la sala da pranzo), che è un pungente ritratto della storia e della società messicane. www.palacio.bellasartes.gob.mx
Museo Rufino Tamayo
Si tratta della collezione appartenuta al pittore Rufino Tamayo. E’ un panoramica sulle varie correnti dell’arte internazionale dal cubismo fino al concettuale. Sono presenti personaggio quali Picasso (con “Nudo su un divano”), Mirò, Bacon (“Due figure con una scimmia”), Warhol, Botero, Tapies, Matta e, con un’ampia selezione di opere, lo stesso Tamayo. L’edificio fu il primo grande museo in Messico costruito con fondi privati, con Tamayo che partecipò al suo design e che vinse il Premio Nacional de Arte nel 1982. www.museotamayo.org
Dove dormire
Hotel Geneve Mexico City –
Eleganza, strutture moderne e servizio eccellente sono le qualità di questo Hotel che ha oltre un secolo di vita. L’architettura della struttura e l’interno ricordano lo stile classico europeo. Passeggiando per l’albergo si possono ammirare oggetti d’antiquariato e opere d’arte che hanno fatto parte della storia di questo “Hotel museo”. Situato nel cuore della Zona Rossa, si trova a pochi passi da uno dei viali più belli del paese, il Paseo de la Reforma, quindi vicino ai centri commerciali, ristoranti, bar, musei, teatri e il distretto storico della città. Le camere sono arredate in stile classico con mobili realizzati a mano in legno di cedro rosso. Ottima e golosa la prima colazione, insomma un’ospitalità “tailor made”…
Dove mangiare
Si chiama Mercado Roma e unisce l’idea del mercato tradizionale locale con la cucina bio e gourmet. Gli spazi propongono cibi freschi e “home made” da consumare su tradizionali tavoli. www.mercadoroma.com
Caffé el Ristorante Sanbors “Los Azulejos” – www.sanborns.com.mx
Taqueria “El Califa” – www.elcalifa.com.mx
Info: www.visitmexico.com
Testo di Stefania Bortolotti | Riproduzione riservata Latitudeslife.com
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