Sulla riva ovest del fiume Saigon

Cho Lon - volti 2

A Cho Lon, nella vecchia Chinatown, di cinesi ormai se ne vedono pochi. Negli ultimi anni tanti se ne sono andati a vivere in città. Pur essendo un quartiere esteso lungo Ho Chi Minh City (la vecchia Saigon), Cho Lon ha conservato, almeno sui documenti ufficiali, una propria denominazione, ‘Cho Lon-Saigon’, fino al 1956, un anno dopo l’indipendenza del Vietnam dalla Francia. Il centro città dista all’incirca undici chilometri. Le vie sono larghe, e in ognuna ci sono attività ed esercizi commerciali dello stesso genere. C’è la via delle officine, dei falegnami, dei fabbri. La strada dei fiori e la via delle spezie. La zona, sulla riva occidentale del fiume Saigon, è un grande sobborgo a vocazione commerciale, a tratti vetusto, di una città che oggi conta complessivamente circa 8 milioni di abitanti.

Da queste parti molti provengono dalla vicina Cambogia, a qualche ora di bus. I Khmer hanno abitato la zona già dall’antichità, prima dell’arrivo dei vietnamiti, mentre i primi cinesi sono arrivati nella seconda metà del ‘700. L’architettura classica cinese è ben espressa nel quartiere da decine di antiche pagode e templi.

Cho Lon

La gente che s’incontra per strada è ospitale, e volentieri si concede agli obiettivi dei turisti stranieri. Durante la guerra del Vietnam gli americani mantennero a Cho Lon un fiorente mercato nero. Il commercio è da sempre una delle caratteristiche di questo posto, e forse ha modellato col tempo anche il carattere ‘aperto’ dei suoi abitanti. Uno dei luoghi più conosciuti è il Bình Tây Market, visitato ogni giorno anche da diversi turisti stranieri. Si tratta del più grande mercato all’ingrosso della città, punto di riferimento per tutto il Sud del Vietnam per la vendita di prodotti agricoli. I commercianti, qui in gran parte cinesi, hanno i banchi dislocati su più livelli all’interno di un edificio con un grande giardino interno, costruito dai francesi nel 1880, successivamente andato distrutto, e poi ricostruito da un uomo d’affari cinese a cui è dedicato l’altarino, i leoni e i draghi in bronzo, al centro della struttura. E’ il posto adatto per chi ha voglia di visitare un grande mercato (in vietnamese Cho Lon) con tutta calma. Non c’è l’ansia  dei grandi market al dettaglio del centro, e i turisti possono girare senza passare per dei bancomat che camminano.

Bình Tây Market

Il reparto più variopinto, ricco, e abbondante, è quello dei cereali e dei legumi secchi; tantissime le varietà di riso. Al reparto della ristorazione si trovano specialità provenienti da tutto il sud est asiatico. La struttura comincia a svuotarsi intorno alle 14. Questa è l’ora del pranzo anche di chi lavora ai banchi. Pranzo che in tanti si portano da casa. C’è il tempo per un breve riposo tra gli spazi angusti che ci si riesce a ricavare tra sacchi e mercanzie varie, o per leggere il giornale. Per il manicure, o per il taglio dei capelli. Le attività riprendono verso le 16 e proseguono fino a sera. Il mercato al dettaglio, quello di prodotti ittici e agricoli, continua all’esterno del Bình Tây Market, nelle stradine adiacenti, in parte asfaltate, con migliaia di persone, merci, motorini in circolazione. Qui non ci sono i grattacieli del centro, gli edifici eleganti, o le case colonnate dipinte color senape, se non malandate e annerite dallo smog. Ma la dinamicità è la stessa. Anche a quaranta gradi e con un’umidità che sfianca, il via vai di gente che lavora o è in movimento non conosce sosta. Se non dopo il tramonto o, per l’appunto, durante la ‘controra’.

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Testo e foto di Francesco Parrella |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com