Le spiagge del Veneto sono pronte ad accogliere i villeggianti italiani e stranieri, sicure del prestigio che deriva da un riconoscimento che, anno dopo anno, certifica la serietà e l’impegno delle amministrazioni pubbliche e delle realtà turistiche della zona
L’Italia è bagnata da molti mari e abitata da gente che (ça va sans dire) ama molto il contatto con le acque di questi mari. Non solo italiani; anche tantissimi stranieri varcano le Alpi e, in genere, approdano sul mare più vicino e più attrezzato: l’Alto Adriatico. Forse non tutti sanno che questo mare- in un certo senso “interno” perché chiuso fra due terre (Italia e coste balcaniche) – è tutto meno che un mare dalle acque ferme, con poco movimento. Pur essendo poco profondo nella parte settentrionale, è provvisto di correnti marine che circolano sulle acque in senso antiorario: provengono da sud, risalgono la costa dalmata ad oriente, accarezzano e quasi avvolgono i grandi golfi di Trieste e Venezia, quindi scendono nuovamente verso meridione e prima di incontrare il grande delta del Po, raggiungono una costa impreziosita da bellissime spiagge, orgogliose a loro volta della vicinanza con la loro naturale regina:Venezia. Queste sono le spiagge delle famose Bandiere Blu, un riconoscimento internazionale istituito nel 1987 in occasione dell’Anno Europeo dell’Ambiente. Da tempo le Bandiere Blu vengono assegnate tutti gli anni; la manifestazione è sostenuta da innumerevoli organismi internazionali che hanno a cuore l’educazione ambientale e quella dello sviluppo sostenibile. Tutte le località rivierasche del Veneto partecipano alla “gara” delle Bandiere Blu e minima è la differenza sostanziale tra le spiagge insignite del riconoscimento e quelle che l’hanno fallito per poco: il momentaneo insuccesso – che di solito prevede la necessità di “migliorare” alcuni dei parametri richiesti – sarà il propellente per apportare le correzioni utili a farsi trovar pronti per nuovi futuri esami. In questo modo, ne beneficiano tutti: vincitori e sconfitti.
Una Bandiera (Blu) sventolata con orgoglio
Le spiagge Bandiere Blu del Veneto non hanno bisogno di eccessive presentazioni, essendo tutte famose. La Fee (Foundation for Environmental Education) per il 2019 ha privilegiato questi luoghi: sette nel litorale veneziano (Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino-Treporti, Lido di Venezia e Sottomarina) e una in provincia di Rovigo (Rosolina). Per arrivare all’ambito riconoscimento, ogni amministrazione ha dovuto impegnarsi severamente, perché severe sono le norme che ne regolano l’assegnazione.
Anzitutto la qualità della costa. Il Comune interessato deve disporre di un piano ambientale che preveda lo sviluppo, nelle sue varie forme ed esigenze, dell’intero tratto costiero interessato.
Quindi la qualità delle acque, che debbono essere analizzate e – su richiesta – si deve esser pronti a fornire i dati di tali analisi alle autorità di controllo; la balneazione deve esser resa possibile dalla mancanza di scarichi fognari e industriali in prossimità delle spiagge e non meno importante è l’aspetto visivo sia delle acque che degli arenili: niente tracce evidenti di inquinamento dovuto a poca pulizia, presenza di chiazze oleose, eccetera. In fondo, anche l’occhio vuole la sua parte.
Seguono i parametri relativi ai servizi e alle misure di sicurezza. Le spiagge devono avere un facile accesso e presentarsi pulite; è opportuno che nelle vicinanze sia facilmente reperibile un telefono pubblico, anche se oggi i telefonini li hanno quasi tutti; forse è più importante che il decoro venga garantito dalla presenza di un buon numero di contenitori per rifiuti e da servizi di spiaggia efficienti, tipo fontanelle di acqua potabile e servizi igienici. Di solito se ne occupano i bagnini, ma anche le imbarcazioni di salvataggio debbono avere a bordo dei salvagente. Infine, se in spiaggia è lecito riposarsi e passeggiare, non debbono svolgersi attività (soprattutto sportive) che costituiscano pericolo per i bagnanti. Va da sé che non è poi il caso di portare in spiaggia cani o altri animali.
Quarto parametro, quello relativo alla educazione ambientale. I Comuni interessati debbono favorire iniziative ambientali interessanti (raduni, manifestazioni ecc.) tali da coinvolgere residenti e turisti. Relativamente alle spiagge, sono necessari accessi facilitati per le persone disabili e deve esistere un ragionevole equilibrio tra le attività balneari e il doveroso rispetto per la natura. Quello che è da evitare in assoluto è l’accesso di autovetture sulle spiagge e consentire inoltre forme di campeggio non autorizzate. Qualcosa potrebbe non andare per il giusto verso, nel corso della stagione dei bagni? I Comuni debbono poter disporre di un piano d’azione che possa fronteggiare una eventuale emergenza ambientale. Interessante, per completare il quadro delle iniziative atte a migliorare la ricettività turistica della zona, è sapere che da alcuni anni la FEE premia anche gli approdi turistici, anch’essi con severe norme da rispettare; per il 2019 sono stati riconosciuti Bandiere Blu i seguenti approdi: la Venezia Certosa Marina di Venezia, la Darsena Le Saline di Chioggia, il Porto Turistico di Jesolo, la Marina del Cavallino a Cavallino-Treporti, la Darsena dell’Orologio a Caorle, la Marina di Albarella, in provincia di Rovigo.
Non solo Mare. C’è molto altro da vedere

Da nord a sud ancora una volta seguendo l’ordine della Bandiere Blu. Non solo spiaggia, non solo mare; ci sono molti motivi d’interesse paesaggistico anche nei luoghi vicini, nell’entroterra. A Bibione c’è lo spettacolo dell’ampio arenile di circa otto chilometri che tocca i tre nuclei della cittadina: Bibione Spiaggia, Lido del Sole e Bibione Pineta; quindi le pinete prossime alla laguna che ospita cigni, aironi cinerini, garzette, cavalieri d’Italia. La Valle Grande e la foce del Tagliamento, sono altre mete per brevi ma interessanti escursioni. Per gli appassionati c’è una lunga pista ciclabile lungo la spiaggia fino al faro e la Spiaggia di Pluto attrezzata per i cani e naturalmente le Terme un vero paradiso per il relax. Tutto certificato EMAS ente che certifica la corretta gestione ambientale e garantisce uno sviluppo economico sostenibile.

La spiaggia di Caorle è l’ideale per una tranquilla vacanza, ma anche il nucleo cittadino è interessante. Di particolare interesse il superbo campanile cilindrico del duomo in stile romanico datato 1083 e il porto peschereccio all’interno del centro storico ora zona pedonale. Nei dintorni, ottima l’idea di praticare il birdwatching nella vicina Oasi Brussa e percorrendo la laguna, nella quale sopravvivono i famosi “casoni”, un tempo usati nel periodo della pesca e oggi diventati la meta di ciclisti e runners. In spaiggia tante attività che coinvolgono anche i più piccoli con scuola di vela e regate.
Eraclea Mare, detta “Perla verde dell’Adriatico” per il verde che la circonda, offre la possibilità di gite e passeggiate nella pineta, nelle dune che la separano dal mare aperto; anche Eraclea è dotata di una riserva naturale (Laguna del Mort) interessante per l’avifauna che l’abita.

È la volta di Jesolo, che vanta uno dei litorali più frequentati d’Italia con i suoi quindici chilometri di sabbia ambrata e spiagge VIP conosciute a livello internazionale. Sono tre i centri turistici (Centro, Faro e Pineta) che soddisfano le aspettative dei visitatori: bagni, vita di spiaggia, attività sportive. C’è tutto, a Jesolo; anche la Via Bafile, che di sera diventa un’oasi nella quale lo shopping d’ogni tipo è possibile (boutique, botteghe artigianali ecc.). Jesolo è anche all’avanguardia per l’inclusività con la Nemo beach che ha 56 piazzole gratuite per disabili e percorsi di accesso facilitato. Anche qui spiaggia dedicata agli amici a quattrozampe con strutture dedicate alla Baubau Beach. Per una giornata particolare all’insegna del puro divertimento c’è il Parco aquatico caribe Bay che si definisce un’isola caraibica nel cuore di Jesolo
Sempre più giù: ecco Cavallino-Tre Porti, dotata di campeggi, villaggi vacanza, con paesaggi di laguna che si fondono col mare; l’ideale per vacanze con bambini. Interessanti possono essere le escursioni in barca sino alla foce del fiume Sile, tra darsene e “peòcere”, i tipici vivai di cozze.
E si arriva, finalmente, nella spiaggia Belle Epoque un tempo frequentata da regnanti, artisti, celebrità di estrazione varia; personaggi che hanno fatto la fortune del Lido di Venezia, famoso anche per l’annuale Mostra Internazionale del Cinema. Oltre ad una spiaggia incredibilmente bella, il Lido offre ai visitatori le bellezze raccolte del borgo di Malamocco e dell’antico monastero di San Nicolò.

A Sottomarina di Chioggia l’attrattiva principale è la vastissima spiaggia e la possibilità di vacanze distensive. Ma anche i fondali poco al largo di Sottomarina sono interessanti: qui si possono ammirare le “tegnùe”, specie di scogliere naturali che hanno avuto vita da diversi organismi quali le alghe rosse calcaree, popolati inoltre da spugne, crostacei e gronghi.Da non dimenticare che Sottomarina è la spiaggia di Chioggia e la città è un mondo a se da visitare e vivere. Uno sopra tutti l’orologio più antico al mondo che campeggia sulla torre campanaria.

Ultima Bandiera Blu: Rosolina Mare, località che gode in eguale misura dell’influenza marina e fluviale, essendo prossima al delta del Po. Nelle lagune della zona ci sono allevamenti di alcune specie ittiche e si possono visitare i famosi “casoni”, oltre al Giardino Litoraneo Botanico di Porto Caleri. A breve distanza da Rosolina c’è l’isola di Albarella, con il suo porto e i campi da golf.
Informazioni sul Sito dedicato al turismo della Regione Veneto
Testo di Federico Formignani Foto di Eugenio Bersani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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