Un viaggio in fuoristrada attraverso due paesi Spagna e Portogallo dal grande patrimonio storico e culturale, immersi in un territorio ammantato da un’atmosfera romantica e a tratti struggente. Tra città moderne e piccoli centri urbani dove si respirano ancora le suggestioni del passato. Testo di Gabriele Laganà foto di Pierluigi Creziato
Immaginate di trovarvi a Barcellona: palpitante capitale della Catalogna ricca di patrimoni artistici, parchi e spazi aperti. È una delle città più affascinanti d’Europa e con poco tempo a disposizione è probabile che non saprete dove cominciare la visita! Una piccola guida può iniziare con questi consigli: partite poco fuori dal centro, dal Parco Güell, tra le aree verdi più famose della città, situata sul versante meridionale del Monte Carmelo. Ideato come complesso urbanistico, fu progettato dall’architetto Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano. A Barcellona poi è d’obbligo fare una ‘vasca’ lungo la Rambla, il lungo viale che collega Plaça de Catalunya con il porto antico; è uno dei luoghi più emblematici della città, frequentato tutto l’anno da turisti e locali. Se la passeggiata vi ha messo appetito siete nel posto giusto, dirigetevi verso La Bouqueria, il mercato antico di Barcellona, il posto perfetto dove acquistare specialità tipiche capaci di soddisfare anche i palati più esigenti, su tutte il famoso prosciutto iberico. Prima di lasciare la città bisogna ancora trovare il tempo per una visita alla Sagrada Familia, grande basilica cattolica e uno dei monumenti più visitati della capitale catalana.
A questo punto sarete pronti per ripartire: di nuovo in auto si abbandona l’asfalto per fare rotta verso l’interno del Paese, proseguendo il viaggio su piste di montagna circondate da boschi. Lungo la strada si passa a Teruel, in Aragona, città Patrimonio dell’umanità Unesco per l’architettura Mudéjar dei suoi monumenti che donano alla località un singolare aspetto orientale. Tra questi spiccano le torri di San Martín e San Salvador che, con il loro rivestimento in ceramiche, ricordano gli antichi minareti. Di nuovo in marcia per raggiungere Murcia, località celebre per la gastronomia e la produzione di vino.
Murcia è un’importante sede universitaria e la presenza di molti giovani studenti che frequentano l’Erasmus, rende la vita notturna particolarmente vivace. Qualche km più a sud e si entra nella terra culla delle tradizioni e delle principali feste spagnole: l’Andalusia. Pian piano vi lascerete alle spalle i dolci paesaggi mediterranei con i fuoristrada che si inerpicano lungo vie situate ad altitudini sempre maggiori. Gli occhi saranno catturati dalla bellezza quasi mistica della Sierra de Filabre e dall’imponenza della Sierra Nevada, una catena montuosa con gole, burroni, fiumi, laghi e valli e che comprende il picco più elevato della penisola iberica, il monte Mulhacén. Nel 1986 la Sierra Nevada è stata dichiarata riserva della biosfera dall’UNESCO; grazie al suo grande valore paesaggistico e botanico, gran parte del suo territorio è stato incluso nel “Parco nazionale della Sierra Nevada”.
Il viaggio prosegue verso ovest attraverso la Sierra Tejada, con le sue colline coperte da mandorli e ulivi, in direzione di Granada. La città nota per le sue moschee e i palazzi moreschi è senz’altro uno dei momenti più interessanti del viaggio, infine visiterete la splendida Alhambra, una fortezza araba costruita su una piccola collinetta che presenta mura esterna colorate da una particolare tonalità rossa.
Alternando tratti asfaltati ad altri off road, attraverserete i tipici villaggi andalusi e con le antiche architetture di epoche preistoriche e conformazioni bizzarre del territorio. Suggestiva è la possibilità di campeggiare vicino al famosissimo Camino del Rey, un percorso di 8 km costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, vicino a Alora. Le lunghe rampe larghe appena un metro e sospese fino a 100 m di altezza sul fiume, su pareti praticamente verticali, lo rendono uno dei sentieri più pericolosi del mondo. La zona è popolata da una grande quantità di specie vegetali e animali come il capovaccaio, il grifone e l’aquila reale, ma anche stambecchi, volpi e ghiri.
Ancora un ultimo strappo attraverso la Sierra de Tolox fino a Moron de la Frontera ed eccovi a Siviglia. La città è il centro artistico, culturale, finanziario, economico e sociale della Spagna meridionale, di straordinario interesse turistico, grazie ai suoi monumenti, le piazze, i giardini e alla fervente vita notturna. Da non perdere una visita alla Giralda, la Cattedrale, l’Alcázar e l’Archivio delle Indie dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987.
L’avventura in auto continua puntando verso ovest: di fronte a voi strade polverose che conducono verso la frontiera meridionale con il Portogallo. Da qui la prima regione che si attraversa è l’Algarve, un territorio di grande fascino con una natura a tratti selvaggia ed incontaminata. Il luogo perfetto dove fermarsi e rilassarsi nella tranquillità più assoluta. In Algarve infatti esistono angoli di paradiso poco frequentati anche nei mesi estivi. Salendo verso nord preparatevi a fare il vostro ingresso a Lisbona, senza dubbio una delle capitali più affascinanti d’Europa, che sta vivendo un momento di grande sviluppo, con progetti urbanistici che stanno cambiando il suo volto, ma che nell’immaginario collettivo resta la culla del fado, la musica con quella tipica nota di languida nostalgia che esce da molti locali del Barrio Alto.
A questo punto è necessario lasciare il 4×4 e esplorare a piedi i quartiere centrali di Baixa ed Alfama. Il primo racchiude piazze e viali fiancheggiati da grandi edifici barocchi. I principali punti di interesse del quartiere sono: la Praça do Comércio, la piazza più emblematica di Lisbona,l’Arco da Rua Augusta, l’affollata via dello shopping di Rua Augusta con i suoi caffè all’aperto, l’Elevador de Santa Justa, un ascensore in stile neogotico. Poi ancora l’Alfama, il quartiere più antico della città, è formato da un labirinto di vie acciottolate e vicoli che si snodano dall’estuario del Tago fino al castello. Qui si possono ammirare la Cattedrale Sé de Lisboa, il Castelo de Sao Jorge e la Igreja de Santo António. Da non perdere una corsa sul tram numero 28 che attraversa il quartiere e una visita al Portas do Sol, un punto panoramico dal quale godere di magnifici scorci su Alfama.
Dalla capitale portoghese si rientra in territorio spagnolo. Meta da raggiungere è la Sierra de Gregos, un parco nel quale troviamo l’Almanazor che con i suoi 2600 metri circa è la vetta più alta della catena montuosa del Sistema Centrale.L’avventura, poi, continua in direzione di Pamplona, città situata ai piedi dei Pirenei e prezioso punto di riferimento per i pellegrini che percorrono il cammino di Santiago.
Ancora qualche km di strada e si giunge nel Deserto della Bardenas Reales, luogo quasi irreale caratterizzato da colline erose dalla potenza del vento, una vegetazione stentata e spettacolari canyon. Il terreno a base di argilla, gesso e arenaria è stato modellato dalla forza degli agenti atmosferici che hanno creato un paesaggio popolato da dirupi, altopiani e colli solitari.
La natura è la grande protagonista anche della parte finale del tour. I fuoristrada, infatti, macineranno gli ultimi km per raggiungere la Sierra del Cadì, formata da vulcani e dalla maestosa Pedraforca. Nelle vicinanze meritano una visita il Castello di Requesens con i suoi magnifici arazzi e mobili del XVI secolo, Fantova Castillo con la sua necropoli medievale e Alquezar un piccolo borgo la cui chiesa venne dichiarata Monumento Nazionale nel 1931. L’avventura volge al termine, dopo aver lasciato la zona di Saragozza, è già il tempo dei saluti.. Di sicuro, però, le emozioni vissute lungo la strada resteranno scolpite per sempre nei vostri cuori di viaggiatori.
Riproduzione riservata © Latitudeslife.com |Testo di Gabriele Laganà foto di Pierluigi Creziato www.mondeggiando.org
INFORMAZIONI UTILI
Info: per informazioni visitare il sito www.desartica.com, troverete il Tour nella sezione VIAGGI 4×4.
Come arrivare: è possibile raggiungere Spagna e Portogallo via terra oppure con traghetti da Genova o da Civitavecchia.
Quando andare: la stagione estiva è la migliore per un viaggio di questo tipo. Il Tour proposto ha durata 20 giorni e 19 notti e si svolgerà dal 4 al 23 agosto. Il periodo più indicato dell’anno per visitare Spagna e Portogallo è, infatti, quello che va da aprile a settembre. Nei mesi di luglio ed agosto le temperature potrebbero superare, a causa delle correnti dell’Africa, anche i 35 gradi.
Dove dormire: bivacchi, campeggi, hotel (facoltativo).
Dove mangiare: colazione e cena verranno forniti dall’organizzazione. Nell’itinerario toccheremo regioni con una cucina molto variegata. Potrete gustare piatti tipici come le famosissime Tapas, la paella, oltre a diversi piatti di carne. In Portogallo il re della tavola è il pesce (sardine e baccalà); troverete inoltre una grande varietà di pietanze a base di riso, verdure e legumi.
Fuso orario: Portogallo UTC+0 insieme a Irlanda e Regno Unito, Spagna UTC+1 insieme a Italia, Francia, Polonia, Norvegia e tutti i Paesi dell’Europa centrale.
Documenti: per i cittadini UE occorre solamente un documento d’identità valido per l’espatrio.
Lingua: spagnolo e portoghese sono le lingue ufficiali.
Religione: la religione principale in entrambi i Paesi è quella cattolica con percentuali che superano l’85% della popolazione.
Elettricità: corrente a 230V con prese elettriche a 2 poli di tipo C e F.
Telefono: In base alle recenti normative, non essendo più in funzione il roaming, è possibile utilizzare anche all’estero le tariffe della propria offerta attiva in Italia.
Abbigliamento: è consigliato portare con sé lo stretto necessario. Sconsigliamo abiti costosi e/o delicati. La soluzione migliore è quella di vestirsi a strati.Nell’equipaggiamento personale non potrà mancare l’orologio digitale per la sveglia, un cappelloe un paio di occhiali per ripararsi dal sole.
Attrezzature: tenda, sacchi a pelo, cuscini; una torcia (consigliamo quelle a Led che durano di più); un paio di sedie pieghevoli; un marsupio dotato di tasche per i piccoli oggetti; tutto il necessario per il pranzo al sacco; repellente per zanzare; una cassetta del Pronto Soccorso (piccola e non ingombrante che deve contenere farmaci di facile assunzione, un piccolo set chirurgico per pulire ed eliminare materiale sporco dalle ferite, cerotti, ghiaccio instantaneo, termometro, compresse e garze sterili, bende elastiche).
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