Sale San Giovanni: la Piccola Provenza del Piemonte

Campi di lavanda nelle colline di Sale San Giovanni foto Pixabay

Centosettantuno abitanti e tanta voglia di fare bene, insieme: ecco cosa colpisce di Sale San Giovanni, in provincia di Cuneo ad un attimo dall’entroterra del Savonese. Appoggiato sulle delicate colline dell’Alta Langa, questo grazioso comune ti accoglie con il sorriso e la disponibilità degli addetti dell’Ufficio del Turismo ubicato nelle stradine del borgo, e riesce a offrire esperienze di viaggio sorprendenti, e fruibili da ogni tipo di visitatore.

Sale San Giovanni è innanzitutto la piccola Provenza del Piemonte: i suoi campi di lavanda, in piena fioritura fino alla fine di luglio, profumano l’aria e sollevano il respiro, e sono un’esplosione di celeste e azzurro. È possibile raggiungerli in macchina, ma anche a piedi seguendo tre percorsi panoramici di diversa difficoltà e durata. Intorno alla lavanda, ma anche alle piante officinali, ruota una serie di eventi programmati per le prossime settimane estive: sono previste non solo visite guidate a cura di tecnici agrari e erboristi, ma ad inizio luglio si può anche assistere e partecipare al primo taglio della lavanda,quando il paese invita i viaggiatori a provare l’esperienza d’essere coltivatori, falcetto alla mano. Un’altra interessante iniziativa dedicata alla biodiversità del territorio prevede sessioni di yoga al tramonto, nei pressi dei campi di lavanda.

Sale San Giovanni è però molto di più: il comune offre l’accesso a coltivazioni biologiche e biodinamiche di cereali antichi come l’Enkir, detto anche farro monococco, il più antico cereale coltivato che, con il suo basso impatto ambientale non necessita di alcun tipo di concimazione ed è naturalmente resistente a patogeni e parassiti. Povero di glutine, viene coltivato secondo il metodo biologico prestando un’accurata attenzione alla rotazione agricola dei terreni . A Sale San Giovanni è possibile partecipare a visite guidate ai campi sperimentali di questo prezioso alimento: sono tenute dalla Coldiretti e includono anche la possibilità di partecipare a corsi di panificazione.

Non finisce qui: Sale San Giovanni è anche la casa dell’Arboreto Prandi , un complesso di 12 ettari caratterizzato da un ricco patrimonio di specie arboree, arbustive ed erbacee di notevole interesse botanico e paesaggistico, sia locali sia provenienti da varie parti del mondo. L’Arboreto è ammirabile in autonomia oppure prendendo parte alle visite guidate previste per le prime settimane di luglio. Si tratta di un’area di una bellezza sconcertante, non solo per la varietà delle specie arboree, ma anche per la dimensione delle piante che abitano questo declivio. Colpisce inoltre la ricchezza di attività formative e didattiche seguite dall’Arboreto Prandi: i corsi offerti passano dal riconoscimento delle erbe spontanee e il loro utilizzo, alla coltivazione delle piante con tecniche di agricoltura biodinamica, per arrivare a percorsi sull’apicoltura teorica e pratica e molto altro.

Ultima ma assolutamente non meno importante, è la parte storico-artistica di Sale San Giovanni: il territorio del comune, infatti, è costellato da tre strutture religiose di altissimo valore: si parte dalla Pieve di San Giovanni Battista costruita nei primi decenni dell’Anno Mille, per arrivare alla Cappella di Sant’Anastasia, edificata dai monaci benedettini del priorato di San Benedetto Belbo intorno al 1050, e poi ancora alla Cappella quattrocentesca di San Sebastiano. Aperte al pubblico, nelle prossime settimane queste capsule del tempo verranno raccontate dai preparatissimi Volontari per l’Artea chi arriverà in questa incantevole e volenterosa zona dell’Alta Langa.

Testo di Vanessa Marenco  |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com