In primo piano l’attenzione all’ambiente e alla natura. Che sia il primo viaggio con il primo figlio, o il quinto con il quinto bimbo, viaggiare con i bambini è sempre un’avventura. Da cosa mettere in valigia a come arrivarci, ecco alcuni appuntamenti da segnare in agenda per l’estate 2019.
Il Giardino dei Tarocchi
Stupendo e affascinante, è un parco artistico situato in località Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, frazione comunale di Capalbio (GR), ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Per volontà dell’artista, nel Giardino dei Tarocchi non si eseguono visite guidate per lasciare l’interpretazione dei visitatori. Seguendo l’ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo, Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979. Un luogo magico in cui perdersi e divertirsi, identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate, per più di diciassette anni, affiancata, oltre che da diversi operai specializzati, da un’équipe di nomi famosi dell’arte contemporanea. Il Giardino dei Tarocchi ha due chiavi di lettura: gli adulti possono percepirne il significato simbolico e visionario, il senso di inquietudine e fascinazione, ma anche il messaggio spirituale che Niki de Saint Phalle ha voluto affidargli. I bambini invece, che rimangono letteralmente stregati da questi ambienti interamente coperti di specchi e colori dalle forme inusuali, avvertono di più l’elemento giocoso e magico, si sentono come se si trovassero in un paesaggio delle favole.
L’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi
L’Abbazia di San Galgano accoglie e stupisce in modo davvero incredibile: una delle caratteristiche più insolite è proprio la mancanza del tetto, cosicché si può entrare e restare col naso all’insù ad ammirare le mura che sembrano voler toccare il cielo. Costruita intorno al 1200 proprio in onore di Galgano, divenuto santo dopo la morte, l’abbazia visse un periodo di grande ricchezza ma già nel secolo successivo iniziò una lenta e inarrestabile decadenza, a tal punto che l’abate commendatario fece rimuovere per poi vendere la preziosa copertura di piombo del tetto, che poco dopo crollò. Gli infissi e gli arredi furono saccheggiati e il luogo fu quasi del tutto abbandonato; solo verso la fine dell’Ottocento si cominciò a pensare a un restauro. Ma senza alcuna ricostruzione, si scelse di consolidare quel che restava del monastero, e fu probabilmente la scelta migliore visto che parte del suo fascino oggi si deve proprio al suo stile incompiuto e all’atmosfera decadente che cattura piccoli e grandi visitatori. Poco distante si giunge all’Eremo di Montesiepi, una piccola chiesa circolare edificata proprio dove si narra che Galgano la piantò nella roccia. Ed eccola qui, protetta da una teca di plexiglass davanti alla quale i bambini restano tutti, inevitabilmente, a bocca aperta e con gli occhi sgranati. La spada di Galgano venne confitta nella roccia, dopo una vita di dissolutezze, come potente gesto di conversione, mentre il predestinato re Artù la estrasse per combattere e instaurare un regno di giustizia. E chissà che questa storia non abbia davvero ispirato le leggende di Re Artù!
Gli stretti di Giaredo
Gli stretti di Giaredo sono delle meravigliose forre fluviali ubicate nei comuni di Pontremoli e Zeri, in Alta Lunigiana. Al confine tra il Comune di Pontremoli e quello di Zeri, sono degli spettacolari canyon scavati nella roccia dalle acque vorticose del torrente Gordana. Un luogo ancora lontano dal turismo di massa e incontaminato in cui la pietra, l’acqua, la luce, la natura creano un insieme davvero unico e suggestivo. Semplicemente divertente e al contatto con la natura, una gita in questi luoghi permette di risalire gli stretti camminando e nuotando fino alla diga soprastante. La difficoltà del percorso varia a seconda della quantità d’acqua presente: solitamente questa escursione è consigliata a grandi e piccini in buona salute che sappiano nuotare e, comunque, nella stagione estiva. Agli occhi uno spettacolo stupendo, fatto da tipologie di roccia differenti di diversi colori. Lo stretto continua per 2 km tra salti d’acqua, attraversamenti di pozze di acqua limpidissima, muschi e pareti alte anche 50 metri. Sono 2 km che vale la pena percorrere anche se duri a causa del freddo, fino ad arrivare alla diga di Noce di Zeri. Impossibile parlare di tutto ciò che di bello c’è in questo ambiente, è talmente variabile nel tempo e nello spazio. Giochi di luce, pozze e colori possono variare di ora in ora e di stagione in stagione. Il luogo è davvero spettacolare.

Elba isola dei bambini
Per tutto il mese di giugno, l’Isola d’Elba diventa l’isola dei bambini, un posto magico tra attività, giochi, favole e spettacoli per i più piccoli. Tutti gli eventi sono pensati per il divertimento dei più piccini e per far vivere loro delle esperienze uniche mentre imparano giocando attraverso lo sport nella natura (vela, subacquea, snorkeling, kajak, bike, percorsi naturalistici), laboratori didattici e attività istruttive per conoscere le tradizioni e la storia dell’Isola d’Elba: alla scoperta dei fiori, degli animali, dei minerali e delle miniere. E ancora spettacoli, animazione ed eventi musicali attraverso cui i più piccoli possono rivivere le fiabe classiche e incontrare i personaggi del mondo magico della fantasia.
A chiudere il programma di due settimane il paese di Sant’Ilario, dove è stata organizzata la prima edizione. Sant’Ilario si trasforma e diviene un teatro all’aperto a dimensione di bambino per giochi, laboratori e spettacoli distribuiti nelle ultime giornate del festival elbano. Di giorno escursioni in compagnia dei somari, laboratori per il riciclo di materiale di recupero e tante altre attività, mentre la sera in diversi parti del paese prendono il via spettacoli teatrali, clowneristici e musicali assolutamente imperdibili.
Testo e foto di Stefania Bacchini|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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