7 minuti per andare in Arabia Saudita: il regno apre ai turisti

La nuova politica turistica del principe Moḥammad bin Salmān permetterà a un turista di ottenere un visto in soli 7 minuti. Così andare in Arabia Saudita diventa molto facile per il turista straniero.

Foto di Anonymous Traveller da Pixabay

Pochissimi giorni fa l’Arabia ha reso noto che sarà possibile visitare il Paese con un visto turistico, che si potrà ottenere anche online in soli 7 minuti. Quella turistica è una svolta che fa parte di un programma di riforme, “Saudi Vision 2030”, proposto dal principe Salmān che in questo modo spera di rendere l’Arabia più indipendente dal petrolio e più dedita al turismo. In questo modo diverranno visitabili luoghi e monumenti fino ad ora inaccessibili ai turisti occidentali e non musulmani. Le condizioni saranno più permissive: le donne non avranno più l’obbligo di indossare il velo, ma altri divieti rimarranno in vigore, come quello di consumare alcool.

L’Arabia cambia nell’immaginario dei turisti

L’immaginario dell’Arabia, da paese dedito al petrolio, inquinato e deserto, si sta trasformando, popolandosi di immagini incredibili, mostrate nel video di lancio di questa politica, che fanno sorgere la domanda: davvero questa è l’Arabia? Così i turisti potranno visitare Jeddah e il cratere del vulcano Al Wahbah, le rovine di Mada’in Salih e di Al-ʿUla, e il deserto della penisola arabica, probabilmente uno dei più belli del pianeta. E molte altre attrazioni, come mostra il video.

Non solo buone notizie

I turisti potranno visitare tutte le bellezze arabiche in tranquillità. Ma è una tranquillità relativa: oltre al fatto che rimarranno vigenti alcuni divieti, come quello di sputare, urinare, mettere musica durante l’orario di preghiera e scattare foto a terze persone senza aver chiesto loro il permesso, molti giornalisti fanno notare che questa apertura al turismo potrebbe essere solo un modo per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica da temi più delicati, come il ruolo che l’Arabia ha nella guerra in Yemen, la presenza di un numero elevato di condanne a morte verso i dissidenti, la mancanza di libertà di culto e di espressione.

Informazioni

visitsaudi.com

Twitter: @VisitSaudiNow

A cura di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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