Nelle Marche per celebrare un legume antico

Si semina tradizionalmente nel “giorno cento” dell’anno, ovvero all’inizio di aprile: un tempo, averla in dispensa costituiva una garanzia per l’imminente inverno perché ha un buon rapporto proteico, pochi grassi e molti amidi. E’ la cicerchia, la regina dei legumi poveri che dal 22 al 24 novembre a Serra de’ Conti – uno dei borghi più affascinanti e meglio conservati di tutte le Marche – tornerà ad accogliere una nutrita schiera di fedeli sudditi. Nello splendido centro storico saranno tre giorni all’insegna di un tuffo all’indietro nel passato senza nostalgie, ma per non dimenticare le radici di una cultura contadina che è ancora più viva che mai. Divenuta oggi “presidio Slow Food” ed elemento di identità delle terre del Verdicchio, fino a pochi anni fa la cicerchia era considerata un legume in via di estinzione: è stato il lungo e accurato lavoro di un gruppo di agricoltori del posto a permetterne la salvaguardia.
Cucina tipica e artigianato

Alla festa di Serra de’ Conti – inserita nel circuito “Gran Tour delle Marche” di Tipicità, della quale Fuoriporta cura la comunicazione – i visitatori resteranno sorpresi dalla versatilità della cicerchia in cucina e dal gusto che riesce a regalare a moltissime ricette: specialità da assaggiare nelle antiche cantine, nelle grotte, nelle locande e nelle osterie del centro storico, che proporranno piatti a base di cicerchia e non solo, con oltre cento ricette diverse. La manifestazione darà inoltre ampio spazio ai produttori agricoli e agli “Agricoltori Custodi” con le loro tipicità, tra cui la cipolla di Suasa, la favetta di Fratterosa, i legumi di Appignano e il pomodoro da Serbo; verrà inoltre assegnato il “Premio per la Biodiversità agroalimentare nelle Marche”, e come ogni anno ci saranno ospiti d’eccezione provenienti da un’altra regione: i presidi “Slow Food” del Friuli-Venezia Giulia presenteranno l’aglio di Resia, la cipolla di Cavasso e della Val Cosa, le erbe spontanee, il formaggio frantumato e il pane di mais. Con “L’officina dei mestieri” anche l’artigianato tradizionale si metterà in mostra, mentre il ricco programma di intrattenimenti vedrà protagonisti gruppi folkloristici e stornellatori che fanno da filo conduttore a nuove esperienze, come le street-band e gli artisti di strada.
Degustazioni tra Lazio e Romagna
Spostandosi nel Lazio, il cuore dell’olio tornerà a battere forte a Montelibretti, alle porte di Roma. Da ben 15 anni, il grazioso centro agricolo che sorge tra la valle del Tevere e quella del Fosso Carolano apre le porte per celebrare il prodotto di punta del territorio: l’oro verde che per gli abitanti della Sabina è più prezioso del famoso metallo. L’appuntamento con “Pane, Olio e…” è fissato per domenica 24 novembre, e proporrà degustazioni, visite all’oleificio sociale e un ricco mercato dei prodotti tipici e artigianali. Tra pittori che cattureranno in diretta gli scorci del borgo sulle loro tavolozze, nel ristorante allestito dalla Pro Loco ci sarà spazio anche per una sorta di evento nell’evento, la Sagra del frittello col broccolo e della salsiccia con la pitarta (il coriandolo), delizie locali esaltati ovviamente dall’olio extravergine di oliva. Risalendo infine la Penisola fino alla Romagna, il 24 novembre e l’1 dicembre a Sogliano al Rubicone (Forlì-Cesena) tornerà la Fiera del formaggio di fossa, un prodotto di eccellenza del territorio che affonda le sue radici in un passato lontano. Per tre domeniche consecutive – fino all’1 dicembre – la manifestazione proporrà questa delizia in tutte le sue innumerevoli varianti, da gustare insieme a numerose manifestazioni collaterali: spettacoli teatrali, musicali e ricreativi, convegni, concerti, degustazioni di vini e formaggi, con stand di prodotti tipici provenienti da diverse zone d’Italia; una strada sarà interamente dedicata ai bambini e al divertimento, con animazioni e giochi di una volta.
a cura di Fuoriporta |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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