Sciare è un piacere, ma a volte lo skipass costa così tanto da far girare la testa. Vi proponiamo qualche soluzione per spendere meno.
Tra le Alpi e gli Appennini l’Italia ospita 292 comprensori sciistici, con più di 5800 km di piste e quasi 1800 impianti di risalita. Il comprensorio sciistico più grande conta 400 km di piste (è il “Via Lattea”, in Val Susa), mentre quello più alto tocca i 3899 m, sopra Cervinia.
Già questi numeri fanno capire quante possibilità ci siano per gli sciatori della nostra penisola. E proprio in questi giorni le cime stanno iniziando ad innevarsi, e aprono i primi impianti di risalita.
C’è un problema: gli skipass costano sempre tanto, a volte arrivano a più di 60 € per un giorno, in alta stagione. E allora come risparmiare? E dove andare? Noi abbiamo qualche consiglio.
Scegliere il periodo giusto
Per molti comprensori sciistici, soprattutto quelli più ampi (e più costosi), c’è una differenza sostanziale di prezzo tra l’alta e la bassa stagione. Cioè? Durante alcuni periodi della stagione invernale gli skipass costano molto meno. In particolare i periodi in cui lo skipass è più caro sono quelli delle vacanze natalizie (dal 21 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020) e quelli in cui i turisti scelgono spesso la settimana bianca, cioè dall’inizio di febbraio agli ultimi giorni di marzo. Invece il periodo più economico in assoluto è la “pre-stagione”, ossia quello che va dall’apertura degli impianti (solitamente tra la fine di novembre e l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata) fino al 20 dicembre. In questo periodo solitamente molte piste sono ancora chiuse a causa della scarsità della neve; ma con i rovesci di questi giorni c’è da ben sperare.
Un altro periodo non troppo costoso è quello che segue le vacanze natalizie, dunque dal 7 al 31 gennaio. Anche Pasqua è considerata alta stagione, mentre dopo il prezzo scende nuovamente: però è probabile che la neve inizi a scarseggiare.
Ad esempio: un biglietto giornaliero per adulti nel comprensorio sciistico di Livigno costerà solo 27 € dal 30 novembre al 20 dicembre 2019 e dal 13 aprile al 3 maggio 2020. Costerà invece ben 50 € dal 28 dicembre al 6 gennaio e dal 1° febbraio al 27 marzo, oltre che nei giorni di Pasqua. Negli altri periodi della stagione costerà dai 43 ai 47 €.
Scegliere i comprensori più periferici
Questo suggerimento vale soprattutto per gli sciatori alle prime armi, che si accontentano di un numero limitato di piste e di impianti di risalita: i comprensori più piccoli sono anche i meno costosi, e quasi sempre i meno affollati. Questo significa grande risparmio anche nelle strutture alberghiere nelle vicinanze dei comprensori. Queste aree sono molto meno conosciute, eppure se ne trovano in tutto l’arco alpino e su tutta la dorsale appenninica.
Esistono comprensori formati da solo una o due piste ed un impianto, in cui uno skipass può costare anche solo 5 €.
Per chi non rinuncia alla qualità delle piste
Il sito skiresort.it consiglia i migliori comprensori sciistici in Italia per rapporto qualità-prezzo. La qualità dei comprensori si basa su tantissimi fattori, tra cui i km di pista del comprensorio, la qualità e la quantità degli impianti di risalita, l’innevamento artificiale, l’accesso automobilistico, le mappe e la segnaletica, l’ecologia del comprensorio, la cortesia del personale, la quantità e qualità di rifugi e ristoranti in quota, le attrazioni after-ski, l’offerta di alloggio direttamente sulle piste, l’accoglienza per famiglie e bambini, e per principianti, l’accoglienza per sciatori esperti e freerider, la presenza di snowpark e piste per sci di fondo. Dunque è una rappresentazione di quasi ogni aspetto del comprensorio sciistico.
Questi sono i comprensori in cui ogni fattore si mescola con un buon prezzo dello skipass:
Nel cuneese si trova Sampeyre, un piccolo comune della Valle Varaita. A pochi metri dall’abitato, quindi facilmente raggiungibile, si trova la seggiovia Sampeyre: uno dei 4 impianti di questo piccolo comprensorio, che comunque può contare su circa 15 km di piste. Uno skipass giornaliero per adulti costa solo 19 €. La valutazione su skiresort.it è di quasi 3 stelle su 5.
Costa 20 € uno skipass giornaliero al Campo Stella, esattamente nel centro della penisola, nell’alto Lazio reatino. L’area conta 14 km di piste con due impianti più un tappeto per il campo scuola. È comodissimo per chi abita in centro Italia, e si guadagna quasi 3 stelle su skiresort.it.
Stesso punteggio anche per Pian Mune’, sopra al comune di Paesana, bagnata da un piccolo torrente: è il Po, che nasce meno di 20 km più a monte. Il comprensorio offre 16 km di piste e 2 impianti di risalita, più 2 tapis roulant. Lo skipass costa solo 20 €, ma sono numerosi gli sconti per le famiglie. E il panorama spazia dalla catena del Monviso alla Pianura Padana.
Salendo con la valutazione è inevitabile che cresca anche il costo dello skipass, ma mantenendo comunque un ottimo rapporto qualità-prezzo: è il caso di Mondolé ski; siamo sempre in provincia di Cuneo, ma più a sud. Questo comprensorio è il più esteso di tutta la provincia, e i numeri parlano chiaro: più di 100 km di piste, 24 impianti di risalita, e uno skipass che costa 34 €, ma che scende a 25 € in bassa stagione e con le promozioni.
In Trentino si trova Pejo, un comune termale sito nell’omonima valle, che conta su un comprensorio sciistico piccolo ma davvero efficiente: 20 km di pista serviti da 7 impianti di risalita, immersi nel Parco Nazionale dello Stelvio, che gli fanno guadagnare un punteggio di quasi 4 stelle su 5. Tutto al costo di 35 € in bassa stagione e 41 in alta (tra Natale e Capodanno).
Eccelle nel rapporto qualità-prezzo anche Livigno, che, grazie all’altitudine a cui arrivano gli impianti, spesso permette di sciare anche a primavera inoltrata. 32 impianti servono 115 km di piste, per 50 € di skipass in alta stagione, ma solo 27 € in pre-stagione e dopo Pasqua.
Il miglior rapporto tra prezzo e km di piste
Chi ha la possibilità di spendere di più per sciare su un comprensorio praticamente infinito, può scegliere Dolomiti Superski: probabilmente l’area sciistica più famosa d’Italia, e tra le più grandi del mondo: 1200 km di piste suddivise in 12 zone sciistiche. Uno skipass in alta stagione costa 62 € (comunque non è il più caro d’Italia, e fuori dal nostro Stato se ne trovano di molto più costosi), ma è il prezzo da pagare per poter prendere qualsiasi impianto tra i 450 a disposizione situati tra le province di Trento, Bolzano e Belluno. E il prezzo scende a 50 € in pre-stagione: se nevica a novembre, bisogna approfittarne!
Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com