Carinzia “Snow Food Travel”

Due valli dell’austriaca Carinzia dove la natura è intoccata e le tradizioni vive, sono la prima Slow food Travel Destination al mondo, con percorsi inediti e tappe presso piccoli produttori per ritrovare la vera anima imbiancata di neve.

Testo di Teresa Scacchi. Foto di Carinzia.at

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Da tre anni la “chiocciola impetuosa” di Slow Food ha lanciato un progetto che propone un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori che, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, si fanno narratori dei territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali.

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Lesachtal e Gailtal: l’ideale per lo Slow Food Travel

Carinzia.

Questo è Slow Food Travel, nato per avvicinare i viaggiatori alla conservazione della biodiversità alimentare e alla conoscenza di culture, identità, gastronomie. Le valli Gailtal e Lesachtal, situate nella parte ovest dell’Austria meridionale, sono state la prima destinazione al mondo ad aderire, dando vita nella primavera del 2016 a Slow Food Travel Alpe Adria, frutto di una collaborazione tra la Carinzia e Slow Food International.

Nelle valli, situate poco oltre il confine friulano, domina un paesaggio di pascoli alpini, boschi di conifere, cime innevate, gole calcaree profonde, laghi trasparenti, paesini quasi immutati nel tempo, malghe isolate circondate da campi fioriti in primavera e coltri immacolate d’inverno. Le produzioni qui ripetono e ricalcano antiche tradizioni, in cui tempo e sapienza contadina sono ingredienti fondamentali. Dunque il posto giusto per sperimentare il viaggiare lento, nel rispetto di rigorose linee guida e della filosofia Slow Food, attraverso la costruzione di alleanze e di esperienze che valorizzano al meglio il patrimonio gastronomico locale.

Buoni, puliti e giusti: i prodotti dei Presìdi Slow Food

Carinzia.

C’è da impegnarsi seriamente, perché secondo il protocollo stabilito, parte delle tappe del viaggio devono toccare i Presìdi Slow Food, consentendo di conoscere prodotti dell’Arca del Gusto, o proporre soggiorni presso comunità del cibo di Terra Madre. L’accoglienza deve possibilmente essere offerta direttamente dai produttori, osti e cuochi che si sono impegnati a valorizzare il proprio territorio offrendo prodotti “buoni, puliti e giusti”, e a fornire tutte le indicazioni necessarie per coinvolgere i viaggiatori in un soggiorno che lega il piacere per il cibo alla cultura e alla convivialità.

Ed è grazie a personaggi come Herwig Ertl, raffinato negoziante per passione, ora presidente di Slow Food Convivium Alpe Adria, che l’avventura ha perso avvio e slancio, aprendo concretamente la strada per un viaggio giusto, piacevole e consapevole nel mondo. Sono tante le esperienze possibili in queste valli, anche d’inverno, quando la neve rende il paesaggio ancor più dolce e le soste calde e piacevoli.

Lesachtal e Liesing

Carinzia.

Nella Lesachtal da secoli si coltivano secondo tradizione, a oltre 1000 metri di altitudine, il grano precoce e la segale invernale, che una volta macinati in casa o nei vecchi mulini vengono impiegati nella preparazione del pane diventato Presidio Slow food. Ma in questo piccolo mondo al confine fra Austria, Slovenia e Italia si possono gustare meraviglie dimenticate e anche sconosciute, come le erbe della valle, i succhi profumati di sambuco, la grappa di pino aromatizzata e tanto altro. Le tappe di questo viaggio hanno sempre la natura e la sapienza artigiana quale denominatore comune. Così nel percorso ad anello lungo il sentiero Brot & Morendenweg a Liesing ci si imbatte nelle malghe dove assaggiare il morende, un piatto di salumi e formaggi, miele, mele e l’immancabile grappa.

Se andiamo a Liesing, impossibile non incrociare Wander Niki, proprietario dell’omonimo hotel e protagonista indiscusso della vita locale. Qui la comunità si impegna nei momenti di festa con la banda folcloristica: indossando i tradizionali costumi i musicisti sfilano in paese seminando colore, ritmo e allegria. La festa più importante è il 20 giugno, ma le occasioni non mancano durante l’anno. In centro paese interessante la visita al Museo dei violini di Johann Lexter. Curato da uno dei figli, ormai anziano, ospita più di 1000 pezzi tutti costruiti dal padre per passione, con il legno di abete locale, ispirati al più famoso Stradivari e mai venduti, solo prestati o regalati. C’è anche la ricostruzione del laboratorio dove Johann lavorava.

Poco oltre, a Maria Luggau, parte il percorso verso i cinque mulini ancora funzionanti e si può visitare la grande basilica. Una breve escursione a piedi lungo un gradevole sentiero conduce ai mulini Mühlenweg, dove viene lavorato e macinato proprio il grano della valle Lesachtal, mais, orzo e farro. Un’ottima guida è Brigitte Lugger, gentile signora proprietaria del negozio con prodotti locali. Brigitte affitta anche appartamenti per le vacanze in un contesto naturale dove a sorpresa, insieme ad altri animali più comuni, ci sono due lama regalati al figlio che si sono adattati benissimo al clima salubre della valle.

Il pane Presidio Slow Food, i ravioli e il papavero

Carinzia.

Cura costante del prodotto e continua ricerca delle migliori materie prime l’hanno reso una delle tappe imperdibili della Slow Food Travel Region. Ma la soffice fragranza del pane si deve soprattutto alle speciali farine: così oggi si può parlare del Gailtaler Weisser Landmais, mais bianco, naturalmente gluten-free e protetto da brevetto internazionale.

Una delle esperienze più originali si può fare fra le dolci colline di Niedergail, raggiungendo l’azienda Peintnerhof ‐ Auszeithof di Andrea Unterguggenberg, biocoltivatrice, e Georg Lexer, medico. Qui si coltiva il papavero da oppio, ricavandone principi attivi ad uso alimentare o rilassante. È una pianta antica un tempo utilizzata in queste zone per estrarre un dolcificante che ancora oggi si mette sulle golose frittelle di Natale.  Nella cucina Andrea prepara originali ravioli di patate senza ricotta, pasta di frumento e segale e erbe di campo.

A Dellach ci attende la pensione Gasthof Grünwald dove le sorelle Ingeborg e Gudrun Daberer propongono il Nudl, tipico golosissimo raviolo carinziano che qui si cucina con mille ripieni. Le ricette antiche della valle vengono però mantenute con rigore, compresa quella di “magro” del XV secolo citata e prediletta dal Patriarca di Aquileia. Fra le classiche, con il pieno di speck, trito di maiale o ricotta, erbe, patate. Esiste pure una versione dolce con il ripieno di marmellate. A condire strepitosamente il tutto, burro e formaggio di malga.

Buon cibo, ma anche buon bere

Lesachtal Brot, Carinzia.

Il buon cibo chiama buon bere. E qui si va sul sicuro. A Mauthen ha sede il birrificio artigianale più premiato d’Austria, che reca nel proprio brand l’antico toponimo del luogo: “Loncium”. I titolari Klaus Feistritzer e Alois Planner raccontano i segreti della loro produzione, compreso l’inizio, quasi per caso, utilizzando una pentola della nonna. Ma ora esportano in Canada, Usa, Germania e Italia e la loro birra è contesa dalle birrerie.

La rete delle produzioni locali

Lesachtal Muehlen, Carinzia.

Nei tracciati di Slow Food Travel in qualche modo tutto si collega e si compenetra, proprio perché le produzioni locali sono l’intelaiatura su cui gravita l’anima del territorio. Così Hubert Zankl è uno dei fornitori del buon formaggio di malga che serve a preparare i Nudl di cui sopra. La sua fattoria è nelle alture di St. Daniel a Stollwitz sempre nella Gailtal. Non è solo un caseificio, ma anche un agriturismo per famiglie. Nella piccola stalla le mucche si autogestiscono: appena sentono Hubert rimestare il fieno rientrano dal recinto esterno una ad una, e raggiungono il proprio posto per ricevere la razione. Hubert stagiona tre tipi di formaggio: il Bergkase, di montagna dalla pasta compatta, rustico e schietto; l’originale Hofkase dalla muffa rossiccia; il cremoso Camemberg.

Grande successo riscuotono i golosi seminari sullo speck all’hotel ristorante Biedermeier schlössl Lerchenhof a Hermagor. Nella macelleria e affumicatoio della casa viene mostrato come nasce il pregiato e tipico speck secondo il metodo tradizionale, e volendo lo si può preparare per riceverlo poi a casa a fine stagionatura.

Un lago da bere

Weissensee, Carinzia.

Per finire una vera perla naturalistica è il Lago Weissensee, adagiato su un altipiano a 930 metri di quota, raggiungibile con una passeggiata attraverso percorsi di massimo 10 km e un dislivello che non supera i 300 metri. L’aria è frizzante, le montagne dominano prati e boschi e questo specchio d’acqua purissima, addirittura potabile, con ben 22 specie di pesci. D’estate si può girare in battello elettrico, d’inverno è l’ideale con le ciaspole, oppure per i pattini. Perché con il freddo il lago si trasforma in un paradiso di ghiaccio. L’intera superficie è una bellissima pista di pattinaggio all’aperto, tanto che tra gennaio e febbraio 2020 vi si svolgerà il “Tour delle 11 città olandesi”, una gara nata sui canali d’Olanda e successivamente trasferitasi in Carinzia, dove attira ogni anno più di 5000 pattinatori provenienti dai Paesi Bassi.

Possiamo definirlo “Snow” food travel, e nella stagione della neve la regione s’ammanta di un’atmosfera particolare: il Natale e le feste s’accendono di mille luci. La vacanza in montagna, con tante possibilità di sport e divertimento, racconta anche una storia antica che arricchisce e affascina. L’importante in queste valli è prendersi il tempo giusto, e mantenere un atteggiamento aperto e curioso: il modo migliore per sperimentare natura pura e i gusti genuini di una volta.

Informazioni

Come arrivare: la Carinzia è facilmente raggiungibile in poche ore di auto dal confine italiano. Si può arrivare a Venezia Mestre in treno o aereo e noleggiare un’auto.

Dove dormire e mangiare: strutture partner del consorzio Slow Food Travel Alpe Adria Karniten:

AlpenHotel Zum Wanderniki – Liesing; Agriturismo Peintnerhof – Liesing; Agriturismo e Hotel Hansbauerhof – Ratterdorf, Jenig; Gasthof Grunwald – St. Daniel – Dellach; Hotel Schloss Lerchendof – Hermagor; Bio-Hotel Gralhof–Neusach  Weissensee.

Dalla stagione invernale 2018 è disponibile la “WinterKärnten Card”. Nella carta sono comprese le escursioni con le ciaspole, le entrate nei musei carinziani, le funivie e tanto altro. WinterKärnten Card è in vendita a partire da 29 euro. Per ulteriori informazioni: www.kaerntencard.at

Link utili: carinzia.at

weissensee.com

lesachtal.com/it

AlpenHotel Zum Wanderniki: www.wanderniki.at

Agriturismo Peintnerhof: www.peintnerhof.at

Agriturismo e Hotel Hansbauerhof: www.hansbauerhof.at

Gasthof Grunwald: www.gruenwald.dellach.at

Hotel Schloss Lerchendof: www.lerchenhof.at

Bio-Hotel Gralhof: www.gralhof.at/en

Testo di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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