Sagra dell’Olivo, Canino celebra il suo olio
Degustare e scoprire l’oro verde di un intero territorio in ogni sua sfaccettatura, approfondendo al contempo la conoscenza di un centro legato a doppio filo al suo prodotto di punta. L’occasione la darà – dal 5 all’8 dicembre – la Sagra dell’Olivo, che a Canino rappresenta la festa per eccellenza dell’anno: e non potrebbe essere altrimenti, perché quello che si produce da tempo immemorabile nel paese in provincia di Viterbo è fra i più pregiati d’Italia. Ad attendere i visitatori saranno 4 imperdibili giornate che esalteranno un prodotto che affonda le proprie radici in tradizioni culturali millenarie, in antiche ricette tramandate di padre in figlio e in un’economia che si basa ancora in gran parte sulla spremitura delle olive. Sarà possibile degustare l’olio novello, oltre che nei ristoranti tradizionali, anche nei tipici cantinoni aperti per l’occasione e nello stand della bruschetta, conoscerne da vicino il processo di produzione con le visite guidate all’interno dei frantoi, acquistarlo presso gli stand degli oleifici e gustarlo sulla bruschetta più grande del mondo; e non mancheranno le dimostrazioni di raccolta delle olive, gli assaggi guidati dell’olio nuovo e le degustazioni. Il tutto sarà contornato da tanti eventi e intrattenimenti adatti ai visitatori di ogni età: mercatini artigianali e food, spettacoli itineranti, giochi medievali, mostre e la sfilata dei cortei storici.
Carpenedolo festeggia il suo il torrone

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay
Intanto in altri due borghi d’Italia è già tempo di Natale. A partire da una dolcissima festa dedicata a uno dei prodotti più amati di questo periodo, che fonde sapientemente sapori, arte e cultura: la Fiera del torrone di Carpendolo. In programma il 7 e l’8 dicembre nel paese in provincia di Brescia, l’evento affonda le sue radici in una tradizione risalente alla seconda metà del settecento, quando da Cremona arrivavano nel paese della Bassa gli ambulanti per vendere le loro prelibatezze. E così anche quest’anno nelle vie del centro storico troveranno posto bancarelle e casette di dolciumi, con torroni confezionati in tutte le regioni d’Italia, insieme a caldarroste, vin brulé, specialità agroalimentari, articoli dell’artigianato, hobbistica e manufatti tipici del Natale. In contemporanea, andrà in scena anche la festa religiosa dedicata alla patrona Madonna del Castello, a cui è dedicato un santuario risalente al XVII secolo, che merita una visita al pari della Pieve romanica di Santa Maria in Carpino.
E’ tempo di mandorlato a Cologna Veneta

Foto di ikon da Pixabay
Un altro dolce che fa rima con il Natale, il mandorlato, sarà protagonista l’8 dicembre a Cologna Veneta. Nella piazza principale della cittadina in provincia di Verona – nella quale spiccano il castello scaligero, la torre civica, il palazzo pretorio e il Museo lapidario – sarà possibile degustare e acquistare il mandorlato e le squisite tipicità della zona nei banchetti allestiti per l’occasione. Un ruolo di primo piano l’avrà anche l’altra specialità locale, il radicchio, che sarà al centro di ricette e convegni a tema, e non mancheranno mostre d’arte e intrattenimenti musicali e folcloristici. Se è nota a tutti la data della prima edizione della Festa del mandorlato, storia e leggenda spesso si rincorrono quando si cerca di individuare una data di “scoperta” di questa specialità; le origini si stimano intorno al 1840, quando uno speziale ebbe la felice intuizione: amalgamare insieme il miele con albume d’uovo, lo zucchero e le mandorle sbucciate.
a cura di Fuoriporta |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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